Wikipedia
si ribella contro la legge bavaglio, che limiterà in modo
vergognoso Internet in Italia e costringerà non solo l’enciclopedia
della rete a chiudere, ma tantissimi altri siti liberi e
indipendenti.
Il caso
è assurdo e costringerebbe ogni blogger a trasgredire la legge o
subire ammende pesantissime, sino a 12mila euro: se un nazista
volesse esprimere il suoi sentimenti filo nazionalsocialisti, magari
esaltando l’olocausto, se un mafiose volesse esaltare le
organizzazioni criminali il povero responsabile del sito, del blog
rischierebbe l’ammenda per aver rifiutato di pubblicare tale
smentita contro articoli anti mafia o anti razzisti.
Così,
oltre a dover diffondere opinioni ripugnanti commetterebbe un reato,
istigazione a delinquere, obbligato da questa assurda norma
incostituzionale: nessuno può costringermi a pubblicare qualsiasi
cosa su un sito internet, oppure su un blog.
Questa
norme obbligherebbe i responsabili del sito a commettere reati
penali, perché nessuna autorità vaglierebbe se la replica è
legittima oppure no.
Si nega
la proprietà sui siti e i blog, si nega la titolarità: in pratica
diverrebbero luoghi pubblici dove scrivere ogni schifezza, da parte
di utenti squinternati, per esempio.
La
nostra libertà di blogger viene negata in modo vergognoso, i nostri
diritti umani sono castrati da questa pazzesca legge ed è giusto
chiedere un risarcimento allo Stato Italiano: il fatto è di una tale
gravità che sarebbe legittimo richiedere un risarcimento
direttamente ai deputati che voteranno tale legge, perché costoro ci
stanno derubando di un diritto sancito non solo nella costituzione
italiana, ma dalle norme internazionali.