Perché ci sono tanti imbecilli nei posti di comando?

Per spiegare la situazione italiana bisogna ricordarsi cosa fu la Guerra Fredda, ovvero un conflitto tra due sistemi economici, quello sovietico, Statalista e quello liberista statunitense.
Fu una guerra vera, su diversi fronti, in Corea, nel Vietnam, nell'America Latina, con tutte le guerre e guerriglie locali con sempre un appoggio occidentale e uno sovietico per la controparte.
Soprattutto, da noi in particolare, lo scontro fu tra giochi sporchi, finanziamenti e spionaggio, corruzione e strategie filo mafiose, clientelari e terrorismo politico. 
Il muro di Berlino crollò nel 1989, il mondo mutò da allora e si tornò alle situazioni precedenti alla nascita dell'Unione Sovietica, con nazioni e poteri sovranazionali che si misero in competizione.
La guerra in Ucraina e quella a Gaza seguono questa logica, che vi ricorda gli scontri che precedettero, nel modo di svilupparsi delle situazioni, la Prima Guerra Mondiale.
La Terza Guerra Mondiale non scoppia perché sarebbe nucleare, con la fine di tutti noi, della nostra specie, quindi i conflitti restano locali, ma rischiano di allargarci e coinvolgerci.
Cosa hanno a che fare i dementi che parlano e straparlano, che scrivono idiozie sui giornali, in parte finanziati dallo Stato, in parte con soldi sempre spesi per favorire intrallazzi e affari sporchi? 
Perché abbiamo dei professori, dei dirigenti scolastici che paiono dei perfetti dementi?
Perché abbiamo chi favorisce il pestaggio degli avversari politici, dall'alto della sua posizione politica e istituzionale?
Perché il dato docente universitario può dire idiozie terribili, con un aperto modo di esprimersi che porta al favoreggiamento morale, ma nessun magistrato lo processerà.
Questo avviene perché così si controlla l'apparato pubblico e parastatale, si può far passare tutto lo schifo che si vuole e i maiali, che non si mostrano in pubblico, ingrassano, con tutti i traffici che vogliono e con la magistratura addomesticata, con la stampa servizievole, con il popolo bue sempre con la testa abbassata. 
Questo povero Paese è in pugno a una banda di farabutti ed ha bisogno degli scemi del villaggio per detenere il potere, la corruzione è palese e troppi concorsi sono vinti da perfetti cretini, che non sanno fare nulla.
Così controllano e ci controllano, ma questo è anche un castello di sabbia, prima o poi una tempesta spazzerà via tutto e l'Italia manderà a pulire le strade costoro.

La cannabis è gli schifosi che la proteggono.

Mi ricordo molto bene troppi ragazzi che si sono perduti dietro agli spinelli.
È vero che abbiamo anche l'abuso dell'alcool, con diverse conseguenze tragiche, ma un fatto è certo, la cannabis è stata introdotta per rendere stupidi i giovani più scomodi, da quelli ribelli a quelli disadattati.
Ora proporre ancora questa schifezza libera dimostra che dietro allo sterco politico, di tanti fanfaroni, abbiamo il marcio di esseri biechi.
Io non sono mai stato complottista, ma la cultura che esce da tutto questo è evidente, qui abbiamo un ceto medio demente, che vuole stare nella sua tranquillità e lascia che il figlio difficile o quello del vicino, rompiscatole, stiano calmi, in cantina a farsi qualche spinello.
Sì, pare sentire dire, "che si facciano e non rompano le palle."
Poi, chi ha conosciuto questi ragazzi lo sa, molti tra loro passano ad altro, la cannabis non basterà più e si faranno anche con altre sostanze, sempre più letali.
Sì, gli antiproibizionisti cosa vogliono?
Dare tanto veleno a chi è socialmente difficile.
Poi un fatto è certo, meno porcheria si trova in giro e più costerà, più costa e sarà difficile diffondere i veleni, come la cannabis.
Non basta combattere la droga in sé stessa, bisogna lottare contro i farabutti che la propinano e la fanno passare per innocua.