La famiglia tradizionale deve tornare il centro degli affetti e del rapporto tra persone.
I padri devono prendersi il loro fardello: spendere diverse ore della settimana, meglio della giornata, per stare accanto a questi bambini spesso viziati, mai maturi.
Invece i papà fuggono dai loro impegni, spesso per questa mancanza le famiglie si sfaldano, i genitori si separano e nascono le cosiddette nuove famiglie, che sono la fusione di altre famiglie frantumate, con patrigni e matrigne, sorellastre, fratellastri ed altro ancora.
Se prima le persone litigavano ora si odiano e i guai crescono, alla fine l'odio prevale e se ci si mette pure la droga ad amplificare le emozioni: i risultati sono evidenti sotto gli occhi di tutti.
Quindi non era la famiglia la causa di tutti i guai, come si recitava negli anni Sessanta e Settanta: dentro le mura domestiche capitava di tutto e di più e il male, per certi strizza cervelli, era tutto lì, dentro le mura domestiche.
Mi dispiace, ma le cose sono cambiate e peggiorate: non era la famiglia in se stessa ad essere la causa di tutti i problemi, ma i membri immaturi, deboli, stupidi che non sopportavano quattro regole, né avevano un minimo di buon senso e responsabilità.
Oggi si rivedono le stesse situazioni peggiorate, amplificate in queste non famiglie, tra convivenze di ogni tipo e genere.
Forse era preferibile curare le persone e non buttare nella pattumiera la famiglia, che aveva ancora molte cose buone da dare alle persone, alla nostra società.