1 dic 2010

Il suo corpo è stato trovato sotto la rupe di Orvieto e subito sono arrivate, sui periodici, le illazioni sulla sua eventuale omosessualità, che qualcuno voleva a tutti costi appioppare al povero suicida: è giusto tacere e rispettare il morto e la famiglia, evitando le solite polemiche giornalistiche.

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Con una lettera di addio , il diacono Luca Seidita ha chiesto preghiere e ha giustificato il suo gesto con il fatto di non poter diventare sacerdote.

Il suo corpo è stato trovato sotto la rupe di Orvieto e subito sono arrivate, sui periodici, le illazioni sulla sua eventuale omosessualità, che qualcuno voleva a tutti costi appioppare al povero suicida: è giusto tacere e rispettare il morto e la famiglia, evitando le solite polemiche giornalistiche.

Rispettiamo almeno i morti e non facciamo dello sciacallaggio meschino, per due copie di giornale in più: un po’ di decoro cari pennivendoli, almeno in questo caso, non fa male.

C’è decenza e indecenza, vedete voi come agire.