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L’Europa ha dato ragione al più … forte, almeno dal punto di vista della politica estera, la Francia: lo ha fatto in modo spudorato e vergognosamente infischiandosene del trattato di Schencher e delle belle parole lanciate in passato verso la collaborazione tra Stati per il problema dell’emigrazione: così in Italia e in Francia è cresciuto un sentimento anti-europeo, che per la prima volta rischia di minare l’Unione.
Per di più i nostri cari ragazzi dei no-global se la sono presa con la Francia e non contro il nostro governo, che non è stato accusato di essere razzista, in questo frangente almeno.
Che fine faranno i tunisini arrivati?
Fra sei mesi scadranno i permessi di soggiorno e coloro che non avranno trovato un lavoro fisso, stabile, una casa, rischiano di finire tra i clandestini, tra la folla di coloro che non hanno diritti, non esistono e così possono pure morire, sparire o altro ancora, ma nessuno se ne accorgerà.
Intanto la politica verso l’emigrazione è chiara, in Italia e in Europa: l’importante che costoro abbiano un lavoro e che producano, per ridurre il costo del lavoro e quello da spendere sulla sicurezza dei lavoratori: per questo sono bene accolti, poi verranno espulsi tranquillamente, in piccoli gruppi e rispediti a casa loro.
I 20 mila arrivati sono serviti per distrarre l’opinione pubblica, spaventandola con questi disperati, per non far loro pensare ad altri problemi, come questioni politiche e sociali, ambientali.