La
paura dell’uomo nero, il cattivo delle favole infantili, rimane
nelle menti di molti, poi c’è il timore di ciò che è diverso, ma
alla fine si scopre che l’assassino è la persona accanto, di cui
ci si era fidati.
Il
mostro e l’orco sconosciuto però esiste: può essere un
psicopatico, anzi un quasi pazzo, perché i folli spesso sono tenuti
sotto controllo e sedati.
L’assassino
è una persona quasi normale, talvolta affabile, pare addirittura una
buona persona, che si avvicina alla sua vittima con pulsione malsane,
mal celate, con frustrazioni e rabbia contro il mondo.
Così
è proprio nel vicino, nel collega, nel parente che arrivano i
maggiori pericoli verso le donne, le ragazze: è il “lupo” che si
incontra nell’attraversare il bosco e conosce ….. la “nonna”,
è l’amico che dà un passaggio, per … proteggere.