Importantissimi
sono i controlli sugli appalti pubblici, da dove arrivano le
principali truffe e la gran parte della corruzione.
Quindi
non solo tagli, ma lotta agli sprechi, nel vero senso della parola e
non solo sacrifici: i ticket sulla sanità, l’innalzamento dell’età
pensionabile, i tagli alla scuola e alla ricerca non fanno bene al
Paese.
La
risposta giusta è razionalizzazione, del personale, delle risorse
economiche, togliendo tutte le linee d’ombra.
Per
far questo occorre intelligenza e coraggio politico: deve esistere un
controllo sulla qualità dei lavori pubblici e dei servizi, a quel
punto anche con pochi soldi lo Stato funzionerebbe e si
risparmierebbe, evitando il tracollo finanziario.
Un
fatto è certo, questa è l’unica strada per l’Italia: o si
impara a rispettare i beni pubblici, capendo che i debiti dello Stato
sono nostri debiti, o finiremo nel baratro della Grecia o peggio.
A
quel punto si rischierebbe di non poter avere i farmaci, perché le
grandi società farmacologiche vogliono essere pagate in dollari o in
euro, non in moneta svalutata.
Tutto
sarebbe messo in discussione, dalle pensioni alla scuola per tutti,
ma in particolare la sanità pubblica svanirebbe.