2 ago 2011

Uomini assassini- Melania Rea, Sarah Scazzi, Elisa Claps, Yara Gambirasio


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Mariti violenti, amanti prepotenti, uomini possessivi sono frutto di una cultura che non vuole morire: è la concezione che un uomo non vale se è abbandonato.
Significa che la sua virilità non conta nulla, anche quella fisica: la concezione quindi che un uomo è tale solo se ha una certa spavalderia, che non è coraggio, se ha un’aria strafottente e si diletta con le spacconerie, è dura a morire anche tra le donne.
Tante, troppe ragazzine si confondono e pensano che il bullismo sia segno di sicurezza, che l’aria da uomo coraggioso sia sintomo di abilità e capacità ad agire nella vita.
Spesso si accorgono, troppo tardi, che costoro si erano messi una maschera: erano codardi, timidi, imbranati, incapaci di affrontare i reali problemi, erano pure mammoni e frignoni.
Peggio di così non li potevano trovare e allora anche loro continuano nella ricerca dell’uomo dei loro sogni, che non esiste, o comunque non si atteggia nel modo in cui credono si proponga un uomo.
La confusione e i pataccari lasciano alle spalle rapporti frantumati: uomini soli, improvvisamente senza nessuno, espulsi dalle famiglie o in procinto di espulsione, si trasformano a quel punto in belve e picchiano, per la maggior parte dei casi, le compagne, le mogli, le ex amate.
Oppure in certi casi, rari per fortuna, ma non rarissimi, uccidono.