Aosta, giovedì 20ottobre 2011
«Da tema di discussione la gestionedei rifiuti è diventato uno strumento per attaccare i lavoridell’amministrazione regionale».Così l’Assessore al Territorio e Ambiente, ManuelaZublena, al termine del Consiglio regionale di ieri,mercoledì 19 ottobre, che ha approvato il confrontotecnico-scientifico tra esperti per comparare il sistema ditrattamento a freddo dei rifiuti (Tmb) con quello a caldo(pirogassificazione). «Lo scenario che ci si presentaè sicuramente intricato per il sovrapporsi di diverseiniziative sul tema dei rifiuti, proposte con frenesia, quasi conisteria, da parte di alcuni personaggi che si fanno scudo di comitatie associazioni a loro volta sostenuti da una parte politica; unasequenza di azioni in cui appare difficile individuare unfilo logico».
Ricordando che il Consiglio si èespresso a favore del pirogassificatore nel marzo del 2010,l’Assessore Zublena ha evidenziato che mentrel’amministrazione lavorava per dar corso alla decisione eavviare la procedura di gara, per molti mesi non vi sono stateespressioni di opposizione al progetto. 14 mesi dopo la scelta delConsiglio regionale, tre giorni prima della scadenza per lapresentazione delle offerte fissata dal bando di gara è statainvece depositata una petizione con 11mila firme raccolte sulla basedi «affermazioni allarmistiche, spesso faziose e qualunquistequando non volutamente false diffuse dai promotori. E’ evidenteche i cittadini si siano preoccupati ed abbiano a titolo cautelativovoluto chiedere ulteriori studi e confronti tecnici».
La situazione attuale ècaratterizzata dalla confusione, al punto che «non si capiscechi vuole cosa -afferma l’Assessore Zublena -. Siè chiarito agli 11 mila firmatari della petizione, che hannochiesto di valutare uno scenario che prevede di trattare a freddo irifiuti per poi portarli fuori Valle, che il referendum nonchiede più questo? I cittadini sono infatti invitati a firmareper un referendum che porterà a tenere i rifiuti comunquein Valle d’Aosta, come sancito dal parere diammissibilità del quesito referendario. Qualcuno ha spiegato aicittadini valdostani questo cambio di prospettiva rispetto a quantoannunciato inizialmente? Credo che i valdostani meritino piùrispetto. Ci vuole chiarezza, trasparenza e coerenza. Non meritano diessere presi in giro. E soprattutto vogliono risposte tempestive perevitare un’emergenza rifiuti, che potrebbe esserevicina».
Motivata dal lavoro svolto finora,realizzato con coscienza e responsabilità,l’Assessore Zublena si dichiara favorevole al confronto tra ilsistema di trattamento a freddo dei rifiuti con quello a caldo dipirogassificazione.
Il confronto costituisce un’ulterioreopportunità per informare i cittadini, per chiarire gli scenariche si delineano a seconda delle scelte e per evidenziarel’infondatezza di notizie e argomenti diffusi in questi mesi.«Desideriamo che i cittadini si facciano la loro idea -afferma Manuela Zublena - che partecipino, ma conconsapevolezza. Desideriamo che sappiano ad esempio che la salute e lasicurezza dei valdostani non è una preoccupazione esclusiva deicomitati; al contrario è una priorità per tutti. Lasalute dei cittadini è il primo elemento a cui pensiamo quandoaffrontiamo il tema della gestione dei rifiuti».
«Personalmente ho a cuore ilproblema precisa l’Assessore. Comepotrei non averlo? Sono innanzitutto una valdostana, una mamma, chevive vicino a dove sorgerà l’impianto e che non hanessuna intenzione di cambiare casa, che vuole per i propri figli eper i valdostani un futuro dove i rifiuti non sianoun’emergenza. Ho avuto la percezione, ormai diventata certezza,che in realtà ciò che anima i promotori dei comitati nonè l’interesse della Valle d’Aosta, non èrisolvere il problema rifiuti, ma è una grande campagnaelettorale politica contro le istituzioni e contro l’azione diquesta maggioranza».