15 set 2012

Rabbia dell'Islam e l'Occidente che difende le vite ad ogni costo



Per questo motivo si considera una sconfitta anche perdite numeriche 
minime di vite umane che, in altre epoche, sarebbero state accettate come minime.
Qualche migliaio di morti, negli eserciti del passato, erano normali per incidenti, malattie, o altro, anche senza avere un esercito in guerra.
Oggi, si preferisce evitare ogni caduto in guerra e tremila morti Statunitensi in Iraq sono "troppi", mentre per gli iracheni le vittime sono centinaia di migliaia.
Si stanno già sperimentando i primi robot, da impiegare nelle azioni più pericolose: le vite dei militari in prima linea sono importanti, molto
importanti e nei prossimi anni saranno sempre più sostituiti da macchine da guerra.
Ci sarà un tempo che non ci saranno più combattenti sui fronti militari, ma solo automi: non moriranno più soldati, ma solo civili e pezzenti disperati con in pugno vecchie armi arrugginite.