Ludovico Ariosto fu un uomo del suo tempo, un nobile che visse nella corte degli estensi, campò anche facendo il prelato, con figli illegittimi: il rinascimento italiano mostra con lui un immagine personale solita, oso dire corrotta, ma ciò che conta è il suo genio creativo, quando seppe riutilizzare personaggi cavallereschi e li trasformò in esseri adatti alle corti rinascimentali, innamorati, folli, in una dimensione immaginaria, anche lunare, come il senno di Orlando Furioso, finito sulla Luna.
