La sinistra storica italiana è in crisi, o meglio il bene e il male di un partito che raggruppo idee e progetti di intere generazioni sta per essere distrutto da un ometto di Firenze, lo distrugge con battutine e luoghi comuni, espressi con un sorrisino da amicone in un salotto buono, mentre si beve il tè con i pasticcini.
Gramsci, Togliatti sono morti da tempo, gli scrittori che appoggiarono il partito dei lavoratori pure, gli intellettuali di sinistra anche.
Tutto questo è finito: oggi abbiamo Renzi, le sue care segretarie, sempre ben vestite, alla moda e appena uscite dall'estetista, abbiamo il mondo della Finanza e dei banchieri e nulla più.