Il giorno della memoria, il ricordo di una strage incomprensibile, ovvero idee demenziali che si erano diffuse negli anni Trenta del secolo scorso, con miti razziali insensati, di razze superiori e inferiori, di purificazione etnica, di eliminazione di difetti fisici e di presunti comportamenti non adatti alla virilità o alla nazione germanica, hanno spalancato le porte di un massacro, nel cuore di un’Europa civile, colta, scientificamente progredita.