I risultati dati dal segretario di Stato Usa sono probabili, anche se è improbabile che tutto questo provenga da un mondo islamico disposto a dissanguarsi per un califfato anacronistico, in pugno ad esaltati assetati di sangue.
I morti sono più di 6 mila tra gli jihadisti e il 50% dei capi dell'associazione sono morti, mentre più di mille mezzi corazzati sono stati distrutti.
Se si uniscono alle perdite subite dai fronti del Nord e del Sud, dai curdi e dall'esercito iracheno, si può capire quanti siano i combattenti, come siano ben addestrati e quanti soldi ci siano dietro tutto questo.
Se fossero solo dei fanatici islamisti il loro patrimonio sarebbe sciamato in poco tempo: la guerra dà reddito spesso e qualcuno investe nella guerra santa islamica.