Dopo che ci hanno raccontato, con toni arroganti, che i nostri disoccupati erano persone da disprezzare, non disposti a svolgere certi lavori, ma si erano scordati che i padroni preferivano sempre i nuovi schivi, appena sbarcati, mentre i pennivendoli i drammi sociali li raccontavano e li narrano scordandosi degli italiani senza futuro, senza tessera sindacale, di partito, o senza raccomandazione del parroco.