Il pontefice sentenzia: "La pena dell'ergastolo, così come tutte la condanne che per la loro durata rendono impossibile per il condannato progettare un futuro, può essere considerata una pena di morte nascosta"
La pena di morte non concede ripensamenti, ma l'ergastolo, per delitti atroci è giusta, poi dà la certezza, in certi casi, di non vedere ripetuto un crimine atroce.
Ora il papa fa il buonista ed interviene, a gamba tesa, in una situazione che non lo riguarda, parli la religione e non di giustizia, in Italia poi la giustizia soffre per troppa tolleranza e il cittadino onesto patisce: è questo che è intollerabile.