Non credo alle bufale e questo social, che ha avuto un grande successo per la stupidità di massa, trionfa geazie ai pettegolezzi, diffonde idiozie, leggende metropolutane, fanatismo multi religioso, irrazionalità, istiga al consumo della droga e ad abitudini malsane.
Tutto questo per colpa di un ragazzino californiano, che ha messo assieme uno schema facile all'uso, che assomiglua molto alle cerchie dei pettegolezzi e dei discorsi da bar, o da parrucchiere.
Il peggior vizio umano quello di parle senza scopo, ha trionfato.
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