Dire il proprio parere è pericoloso in Arabia Saudita, in Cina, in Corea del Nord, ma anche in Italia, da noi il fascismo, nato da una base precisa, radicata sul territorio, non è mai morto: negli anni Settanta l'eversione nera era pronta a colpire e colpì, poi la nostra libertà fu messa alle corde con la caccia alle streghe, che generava terrorismo e viceversa.
Oggi si rischia di finire sotto processo per intervento degli omosessuali in branco, oppure per gli islamisti, che sfruttano bene le leggi che i mafiosi e i corrotti usano per difendere i loro affari.
La censura si muove su binari soliti e chi può permettersi qualche squallido avvocato, ben pagato, che vendeebbe l'anima al diavolo e la mamma, per un pugno di euro, fa tacere il libero pensiero critico, poi ecco a voi gli attentati mafiosi e degli islamisti: è la conseguenza logica di tutto questo, loro puntano al controllo della nostra società, dopo aver ucciso la nostra libertà.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-