Forse in Siria arriverà una tregua armata, ma la politica europea lascia perplessi, confusi: i singoli Stati chiudono le porte, mentre la polutica che porta lavoratori del Terzo mondo per un gioco al massacro, in ribasso, contro i lavoratori europei, dovrebbe far scoppiare rivolte contro Bruxelles.
È giunta l'ora del referendum contro l'euro, con una riforma costituzionale, che permetta ai cittadini di decidere del loro destino economico.
Servirebbe una politica di espulsione, degli stranieri, con una di aiuto a Stati che rispettano la libertà interna, con investimenti europei per la scolarizzazione, unica vera arma per lo sviluppo futuro.
Quindi indipendenza decisionale e politiche in difesa dei lavoratori, ecco la risposta giusta per ridare sviluppo all'Italia e al Sud Europa.
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