Putin si sa muovere in questa fase storica, gioca bene grazie agli errori occidentali, mentre negli Stati Uniti sono deboli in storia e in matematica: il controllo del pianeta, con le armi costa troppo e porta sempre a ritirate poco onorevoli.
La Turchia si è comporta in modo ambiguo con l'isis e ora teme la resa dei conti, per questo Erdogan si è gettato nelle braccia del suo nemico storico, la Russia, pur di rimanere al potere, costi quel che costi, distruggendo i vertici del suo esercito, rischiando di restare isolata e in pugno alle rivolte interne, la prima quella dei curdi.
La fine della Turchia è prevedibile, si frantumerà.
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