10 ago 2016

Strage di Piazza della Loggia, una nuova conferma giudiziaria

La corte di Appello conferma la sentenza  Maggi, allora ispettore di Ordine Nuovo per il triveneto e l'ex collaboratore dei  servizi segreti Maurizio Tramonte, all'ergastolo per l'eccidio del 28 maggio del '74:  "Carlo Maria Maggi, in relazione alla strage di Piazza della Loggia - scrivono i giudici - aveva la consapevolezza di poter contare a livello locale e non solo, sulle simpatie e sulle coperture, se non addirittura sull'appoggio diretto, di appartenenti di apparati dello Stato e ai servizi di sicurezza nazionale ed esteri".

Quindi militari americani, servizi segreti nazionali ed internazionali giocavano sporco, aiutando gli stragisti: ora si spera che la cassazione faccia passare questa sentenza storica, la prima che dimostra che le stragi non furono punite perché c’erano troppi rapporti con certi funzionari pubblici, dello stato e gruppi di potere internazionali, economici e politici.

I fascisti avevano l’appoggio dei servizi segreti, quindi è da aspettarsi un loro utilizzo, per i lavori sporchi del futuro, contro gli islamici per esempio.

La verità di chi urlava e denunciava il marcio di una classe dirigente criminale, accompagnata da giornalisti simili a puttane… di allora e di oggi, dimostra che le sofferenze di un tempo non furono vane: essere anti fascista e anti casta allora comportava l’emarginazione, la criminalizzazione con la disoccupazione o l’emigrazione.

L’Italia non è mai stata una Repubblica democratica.