8 ott 2016

Crimine e terrorismo, ogni giorno abbiamo azioni di emarginati dalla nostra società

Quando si parla di periferie degradate, di terrorismo si ritorna sulla questione dell'emarginazione sociale e sull'integrazione sociale dei nuovi arrivati, anzi del fallimento dell'integrazione dei vecchi immigrati, di seconda o terza generazione, si parla tanto... troppo.
La risposta ovvia, banale è  che serve l'integrazione di costoro,  ma in realtà  dietro questa frase c'è  molta ipocrisia, perché  gli immigrati, giunti da noi, non possono integrarsi, non solo, sono stati scelti, .... diciamolo pure, per non inserirsi nel nostro mondo.
La loro cultura era ed è  lontanissima dalla nostra realtà, poi il nostro mondo è  selettivo e chiuso, oso dire classista e realmente razzista.
Infatti non si hanno notizie, tranne per le solite eccezioni che confermano la regola, di un loro successo sociale, tranne per i caporali, coperti dentro imprese e cooperative.
La maggioranza di loro, possiamo dire il 98%, sono dediti a lavori umili, di manovalenza, spesso non sono neppure degli operai specializzati, quasi mai sono artigiani.
La diversità culturale li esclude dalla nostra realtà, per essere integrati dovrebbero pensare come noi, ragionare come noi, ma per fare questo dovrebbero rinunciare alla loro cultura e anche, di fatto, alla loro religione.
Sono stati scelti... diversi da noi per sfruttarli e poi porre le condizioni, quando non serviranno più, di essere espulsi e l'emarginazione è  un primo passo verso la loro ....cacciata.