La domanda è di stampo medioevale, ma lecita, io la la ripropongo non con una punizione, quanto come uno stimolo al popolo italiano per agire e riprendersi in mano il proprio destino.
Non è quindi per punire, ma non credo neppure nella casualità degli eventi e sempre hanno un senso, compreso quelli naturali: il popolo italiano ha perso la sua fede e Dio ci invita a tornare ad essere buoni e onesti cristiani.
Io interpreto in questo modo i terremoti, che colpiscono l'Italia da sempre, ma che in questo periodo sono particolarmente intensi e hanno un effetto mediatico, di diffusione delle notizie, che amplifica pure gli effetti psicologici.
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