6 dic 2016

Trump e la Cina, primo conflitto economico globale

La sua scelta è  nazionalista e stranamente, a difesa del mercato interno.
Chi porterà  le sue industrie in Cina, per produrre sotto costo, avrà  la fregatura della super tassa quando riporterà la merce negli Usa.
È  una scelta per difendere le industrie nazionali, in linea con le nuove tecnologie, ovvero le nuove macchine che presto arriveranno, intelligenti, che faranno saltare il gioco sporco del basso costo della manodopera, dovuta a cambi monetari falsati, per ottenere massimi guadagni con assemblaggi nei Paesi poveri e consumo in quelli ricchi.
I tempi cambiano e Trump, con il suo senso pratico, lo dimostra: non è  un santo, ma neppure un cretino.