17 feb 2017

#Ragazzo #suicida e #bastardi in #rete - ARDUINO ROSSI

Lo schifo che si prova nel vedere e nel leggere certi commenti è immenso: la madre voleva salvare il figlio, che deteneva 10 grammi di   sostanze contenenti cannabis.
La quantità era tale da essere una via di mezzo tra lo spaccio e il consumo personale.
Ha denunciato il ragazzo per mandarlo in comunità, quindi per salvarlo, ma i veri assassini del ragazzo sono i sostenitori dell’uso della droga, in tutte le forme che essi si presentino, non la mamma.
C’è poi un giornalismo finanziato, non si sa bene da chi, in rete che accusa la povera donna: loro fanno dell’apologia di reato, trasformano le vittime in carnefici.
In Italia esistono delle leggi che non sono rispettate: abbiamo la censura per opinioni oggettive e abbiamo bastardi che diffondono, propagandano la droga in rete, sempre intoccabili, sicuramente sotto protezione politica.

Le forze dell’ordine li avrebbero già stanati e rinchiusi se avessero le mani libere.

L’apologia di reato rientra nell’etica professionale del giornalismo?