5 apr 2018

Emigrazione e miseria, il mondo cambia in peggio - ARDUINO ROSSI

L’illusione di trovare da noi, in Occidente, benessere e futuro, da parte di troppi disperati del Sud del mondo, prova che molti giocano sporco: infatti non siamo più nell’era delle grandi migrazioni, quando i miseri dell’Occidente e non solo, cercavano nuove terre da coltivare.
Oppure alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novencento, con gli operai massa, da sfruttare nelle grandi fabbriche, fatto avvenuto sino agli anni Settanta del secolo scorso.
Poi le cose mutarono e l’automazione produttiva ha preso il posto, sempre più, nelle grandi aziende e a quel punto non sono più serviti manovali malpagati, ma tecnici super specializzati.
La richiesta di questi nuovi tecnici cresce ogni giorno, ma pochissimi o nessuno dei nuovi arrivati ha la professionalità richiesta: informatici e  ingegneri servono ogni giorno sempre più, non si sa dove trovarli.
Così gli immigrati si trovano in situazioni disperate, con sempre meno lavoro non specializzato per loro, da rubarsi con salari sempre più magri.