In un Paese dove tutto è considerato un insulto, in modo anche ridicolo, per colpa degli avvocati delle cause perse, il diritto di critica deve essere conquistato, anche con le cattive, attaccando le categorie che si nutrono di attività antidemocratiche, come certi avvocati e certi giudici: non parlo di violenza fisica, ma di risposte corrette, punitive contro costoro, con sospensioni dal lavoro ed espulsioni dall’ordine degli avvocati, o anche al licenziamento di chi fa confusione tra insulto, chiaro ed evidente, con opinioni personali, legittime.