10 set 2018

Stampa e Belsito, affari e cosche, giornalismo e cretinismo - ARDUINO ROSSI

La Lega può andare all’inferno, ma se un gatto prende i topi io non lo scaccio, ma lo premio: la vicenda dei soldi dei rimborsi elettorali, uno schifo a priori, che gli italiani hanno già messo fuori legge, con un referendum, che i partiti hanno ignorato.
Belsito invece è stato accusato di aver fatto affari con la ‘ndrangheta, ma ora fa la gola profonda e dice e non dice, per una vicenda sporca da tutte le posizioni che si prendono.
I soldi rubati sono 800 mila, tanti, perché sottratti al partito, non allo Stato, seguendo la logica della gestione allegra dell’Ulivo, il partito da cui deriva oggi il PD.
Invece l’interpretazione rigida della normativa ha condannato,  prima della sentenza definitiva, a risarcire tutti i soldi del rimborso delle spese elettorali, perché la norma lo impone…. ma solo per la Lega, probabilmente c’è una clausola nascosta …solo per la Lega, da applicare rigorosamente.
La vicenda puzza troppo di marcio, da tutte le prospettive si prenda, ma lo schifo maggiore esce proprio dalla stampa, che si comporta come una vecchia beghina, in vena di intrallazzi e doppi sensi, sì, come i discorsi delle vecchie troie, che vogliono fare le verginelle.