2 nov 2018

IMMIGRAZIONE E LA RAPINA CONTRO I POVERI - ARDUINO ROSSI

Il gioco infame è semplice, ovvero ricorda troppo il patriottismo all’italiana, dopo un bel discorso sulla patria e il dovere dei giovani per la sua difesa, loro finivano sempre con “armiamoci e partite”, ma loro stavano a casa, i figli li imboscavano e a crepare al fronte erano i figli della povera gente.
Anche oggi si utilizza la stessa strategia e l’ospitalità è un dovere, ma solo per i più poveri, che vedono sfumare il diritto alle case popolari, date agli extracomunitari, a salari migliori, per la concorrenza dei migranti per i lavori a bassa specializzazione.
Infine spesso perdono il lavoro, dato a chi è più disperato di loro, appena sbarcato, la lotta per condizioni migliori di lavoro, con sicurezza e salute, spariscono, perché chi lavora è ricattato dal “o lavori in queste condizioni o prendo uno di loro”.
Sì, i poveracci vedono poi peggiorare le condizioni di vita nelle periferie, con crimine che subiscono loro e figli, poi ci si stupisce se costoro diventano fascisti e razzisti: i buonisti sanno proporre non risposte sociali intelligenti, ma la censura e anche la prigione per costoro.
Qualcuno si stupisce ancora perché Matteo Salvini guadagna consensi?