Poverini, anche loro, in abito talare o anche solo in vestiti civili, come è di moda oggi, hanno la carriera da fare e farsi vedere ….coraggiosi, dal pulpito e sono premiati dal vescovo: eccoli che urlano contro gli inospitali e stravolgono i Vangeli, mutano il messaggio di Cristo.
Infatti Gesù non ha mai detto che un popolo si deve annullare per aiutarne altri, non ha mai detto che un uomo non deve difendere figli e nipoti, ma lasciare che l’inferno arrivi sulla terra, con la crescita dell’emarginazione criminale.
Queste cose non ci sono nei testi sacri, ma loro parlano dell’ospitalità, scordandosi la carità, ovvero del dovere di dare ai poveri ciò che non serve per campare: i brani in questione li evitano sempre.
Sì, Cristo non ha mai detto di abbassare i calzoni e mettersi tutti, con moglie e figli, a novanta gradi, verso il ….nemico ospitato.
Loro tutto questo lo sanno, ma la politica della carriera ecclesiastica vale molto di più e l’obbedienza verso il vescovo, i cardinali e il papa, non in materia religiosa, ma politica….li gratifica.
Così eccoli dal pulpito ad urlare contro i poveretti che dormono in cantina, perché gli immigrati hanno ottenuto la casa popolare e loro no, anche se loro, i loro padri e nonni hanno pagato le tasse: di fatto hanno permesso di costruirle queste benedette e tanto ambite abitazioni.
Eccoli che accusano di essere dei fannulloni i disoccupati con figli, che hanno perso il lavoro e si sono visti sostituire da qualche immigrato in nero.
La santa madre chiesa papista non accusa i padroni, che fanno i soldi e anche qualche buona offerta in parrocchia, ma questi poveracci.
Contro di loro, tutti costoro, padroni e clero, servono le urla e la voglia di verità.
La verità ci libera?
Sì, da certi preti, certamente.