22 apr 2010

22/4 La libertà su internet resiste, ma Google teme i censori dei governi (Arduino Rossi)



La censura esiste ed è dura, in Cina e in altri Paesi, ma pure Google ammette che in tanti vedono i suoi siti nel “celeste impero”: la censura è difficile, perché quando si chiude un sito subito se ne apre un altro, quando si censura una frase, una parola la si sostituisce con altra di identico significato.
E’ facile aggirare la mente rigida dei burocrati, non è neppure una questione tecnica, è una faccenda di elasticità mentale.
Alla fine gli arabi islamici potranno leggere la Bibbia e vedersi qualche donnina nuda, in Cina si leggeranno tutta la storia del regime Comunista con le repressioni sanguinose, in qualsiasi regime dittatoriale si vedranno le barzellette contro questo o quel burocrate, anche contro il dittatore in carica, furioso e feroce.