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26 mar 2013

RACCOMANDAZIONI DELLA SAPIENZA


I. PROLOGO

RACCOMANDAZIONI DELLA SAPIENZA

Il saggio: Fuggire la compagnia dei giovani cattivi

 8  Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non disprezzare l'insegnamento di tua madre,
 9  perché saranno una corona graziosa sul tuo capo
e monili per il tuo collo.
 10  Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare,
non acconsentire!
 11  Se ti dicono: «Vieni con noi,
complottiamo per spargere sangue,
insidiamo impunemente l'innocente,
 12  inghiottiamoli vivi come gli inferi,
interi, come coloro che scendon nella fossa;
 13  troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case;
 14  tu getterai la sorte insieme con noi,
una sola borsa avremo in comune»,
 15  figlio mio, non andare per la loro strada,
tieni lontano il piede dai loro sentieri!
 16  I loro passi infatti corrono verso il male
e si affrettano a spargere il sangue.
 17  Invano si tende la rete
sotto gli occhi degli uccelli.
 18  Ma costoro complottano contro il proprio sangue,
pongono agguati contro se stessi.
 19  Tale è la fine di chi si dà alla rapina;
la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.

La Sapienza: Arringa agli sprovveduti

 20  La Sapienza grida per le strade
nelle piazze fa udire la voce;
 21  dall'alto delle mura essa chiama,
pronunzia i suoi detti alle porte della città:
 22  «Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza
e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe
e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
 23  Volgetevi alle mie esortazioni:
ecco, io effonderò il mio spirito su di voi
e vi manifesterò le mie parole.
 24  Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato,
ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione;
 25  avete trascurato ogni mio consiglio
e la mia esortazione non avete accolto;
 26  anch'io riderò delle vostre sventure,
mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,
 27  quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,
quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano,
quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione.
 28  Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,
mi cercheranno, ma non mi troveranno.
 29  Poiché hanno odiato la sapienza
e non hanno amato il timore del Signore;
 30  non hanno accettato il mio consiglio
e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;
 31  mangeranno il frutto della loro condotta
e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni.
 32  Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà
e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
ma chi ascolta me vivrà tranquillo
e sicuro dal timore del male».

24 mar 2013

La Sapienza contro le cattive compagnie

Cap. 2

La Sapienza contro le cattive compagnie

 1  Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole 
e custodirai in te i miei precetti, 
 2  tendendo il tuo orecchio alla sapienza, 
inclinando il tuo cuore alla prudenza, 
 3  se appunto invocherai l'intelligenza 
e chiamerai la saggezza, 
 4  se la ricercherai come l'argento 
e per essa scaverai come per i tesori, 
 5  allora comprenderai il timore del Signore 
e troverai la scienza di Dio, 
 6  perché il Signore dà la sapienza, 
dalla sua bocca esce scienza e prudenza. 
 7  Egli riserva ai giusti la sua protezione, 
è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, 
 8  vegliando sui sentieri della giustizia 
e custodendo le vie dei suoi amici. 
 9  Allora comprenderai l'equità e la giustizia, 
e la rettitudine con tutte le vie del bene, 
 10  perché la sapienza entrerà nel tuo cuore 
e la scienza delizierà il tuo animo. 
 11  La riflessione ti custodirà 
e l'intelligenza veglierà su di te, 
 12  per salvarti dalla via del male, 
dall'uomo che parla di propositi perversi, 
 13  da coloro che abbandonano i retti sentieri 
per camminare nelle vie delle tenebre, 
 14  che godono nel fare il male, 
gioiscono dei loro propositi perversi; 
 15  i cui sentieri sono tortuosi 
e le cui strade sono oblique, 
 16  per salvarti dalla donna straniera, 
dalla forestiera che ha parole seducenti, 
 17  che abbandona il compagno della sua giovinezza 
e dimentica l'alleanza con il suo Dio. 
 18  La sua casa conduce verso la morte 
e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. 
 19  Quanti vanno da lei non fanno ritorno, 
non raggiungono i sentieri della vita. 
 20  Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni 
e ti atterrai ai sentieri dei giusti, 
 21  perché gli uomini retti abiteranno nel paese 
e gli integri vi resteranno, 
 22  ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, 
gli infedeli ne saranno strappati.

6 mar 2013

Come acquistare la Sapienza


Cap. 3

Come acquistare la Sapienza

 1  Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
 2  perché lunghi giorni e anni di vita
e pace ti porteranno.
 3  Bontà e fedeltà non ti abbandonino;
lègale intorno al tuo collo,
scrivile sulla tavola del tuo cuore,
 4  e otterrai favore e buon successo
agli occhi di Dio e degli uomini.
 5  Confida nel Signore con tutto il cuore
e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
 6  in tutti i tuoi passi pensa a lui
ed egli appianerà i tuoi sentieri.
 7  Non credere di essere saggio,
temi il Signore e stà lontano dal male.
 8  Salute sarà per il tuo corpo
e un refrigerio per le tue ossa.
 9  Onora il Signore con i tuoi averi
e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
 10  i tuoi granai si riempiranno di grano
e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
 11  Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore
e non aver a noia la sua esortazione,
 12  perché il Signore corregge chi ama,
come un padre il figlio prediletto.

23 feb 2013

Le gioie del saggio

Le gioie del saggio

 13  Beato l'uomo che ha trovato la sapienza 
e il mortale che ha acquistato la prudenza, 
 14  perché il suo possesso 
è preferibile a quello dell'argento 
e il suo provento a quello dell'oro. 
 15  Essa è più preziosa delle perle 
e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. 
 16  Lunghi giorni sono nella sua destra 
e nella sua sinistra ricchezza e onore; 
 17  le sue vie sono vie deliziose 
e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 
 18  E' un albero di vita per chi ad essa s'attiene 
e chi ad essa si stringe è beato. 
 19  Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, 
ha consolidato i cieli con intelligenza; 
 20  dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi 
e le nubi stillano rugiada. 
 21  Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione, 
né si allontanino mai dai tuoi occhi: 
 22  saranno vita per te 
e grazia per il tuo collo. 
 23  Allora camminerai sicuro per la tua strada 
e il tuo piede non inciamperà. 
 24  Se ti coricherai, non avrai da temere; 
se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce. 
 25  Non temerai per uno spavento improvviso, 
né per la rovina degli empi quando verrà, 
 26  perché il Signore sarà la tua sicurezza, 
preserverà il tuo piede dal laccio. 
 27  Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, 
se è in tuo potere il farlo. 
 28  Non dire al tuo prossimo: 
«Và, ripassa, te lo darò domani», 
se tu hai ciò che ti chiede. 
 29  Non tramare il male contro il tuo prossimo 
mentre egli dimora fiducioso presso di te. 
 30  Non litigare senza motivo con nessuno, 
se non ti ha fatto nulla di male. 
 31  Non invidiare l'uomo violento 
e non imitare affatto la sua condotta, 
 32  perché il Signore ha in abominio il malvagio, 
mentre la sua amicizia è per i giusti. 
 33  La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, 
mentre egli benedice la dimora dei giusti. 
 34  Dei beffardi egli si fa beffe 
e agli umili concede la grazia. 
 35  I saggi possiederanno onore 
ma gli stolti riceveranno ignominia.

17 feb 2013

Decidersi in favore della Sapienza

Cap. 4

Decidersi in favore della Sapienza

 1  Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre 
e fate attenzione per conoscere la verità, 
 2  poiché io vi do una buona dottrina; 
non abbandonate il mio insegnamento. 
 3  Anch'io sono stato un figlio per mio padre, 
tenero e caro agli occhi di mia madre. 
 4  Egli mi istruiva dicendomi: 
«Il tuo cuore ritenga le mie parole; 
custodisci i miei precetti e vivrai. 
 5  Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza; 
non dimenticare le parole della mia bocca 
e non allontanartene mai. 
 6  Non abbandonarla ed essa ti custodirà, 
amala e veglierà su di te. 
 7  Principio della sapienza: acquista la sapienza; 
a costo di tutto ciò che possiedi 
acquista l'intelligenza. 
 8  Stimala ed essa ti esalterà, 
sarà la tua gloria, se l'abbraccerai. 
 9  Una corona di grazia porrà sul tuo capo, 
con un diadema di gloria ti cingerà». 
 10  Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole 
ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita. 
 11  Ti indico la via della sapienza; 
ti guido per i sentieri della rettitudine. 
 12  Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, 
e se corri, non inciamperai. 
 13  Attieniti alla disciplina, non lasciarla, 
pràticala, perché essa è la tua vita. 
 14  Non battere la strada degli empi 
e non procedere per la via dei malvagi. 
 15  Evita quella strada, non passarvi, 
stà lontano e passa oltre. 
 16  Essi non dormono, se non fanno del male; 
non si lasciano prendere dal sonno, 
se non fanno cadere qualcuno; 
 17  mangiano il pane dell'empietà 
e bevono il vino della violenza. 
 18  La strada dei giusti è come la luce dell'alba, 
che aumenta lo splendore fino al meriggio. 
 19  La via degli empi è come l'oscurità: 
non sanno dove saranno spinti a cadere. 
 20  Figlio mio, fà attenzione alle mie parole, 
porgi l'orecchio ai miei detti; 
 21  non perderli mai di vista, 
custodiscili nel tuo cuore, 
 22  perché essi sono vita per chi li trova 
e salute per tutto il suo corpo. 
 23  Con ogni cura vigila sul cuore 
perché da esso sgorga la vita. 
 24  Tieni lungi da te la bocca perversa 
e allontana da te le labbra fallaci. 
 25  I tuoi occhi guardino diritto 
e le tue pupille mirino diritto davanti a te. 
 26  Bada alla strada dove metti il piede 
e tutte le tue vie siano ben rassodate. 
 27  Non deviare né a destra né a sinistra, 
tieni lontano il piede dal male.

13 feb 2013

La fuga dalla straniera e i veri amori del saggio

Cap. 5

La fuga dalla straniera e i veri amori del saggio

 1  Figlio mio, fà attenzione alla mia sapienza 
e porgi l'orecchio alla mia intelligenza, 
 2  perché tu possa seguire le mie riflessioni 
e le tue labbra custodiscano la scienza. 
 3  Stillano miele le labbra di una straniera 
e più viscida dell'olio è la sua bocca; 
 4  ma ciò che segue è amaro come assenzio, 
pungente come spada a doppio taglio. 
 5  I suoi piedi scendono verso la morte, 
i suoi passi conducono agli inferi. 
 6  Per timore che tu guardi al sentiero della vita, 
le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura. 
 7  Ora, figlio mio, ascoltami 
e non allontanarti dalle parole della mia bocca. 
 8  Tieni lontano da lei il tuo cammino 
e non avvicinarti alla porta della sua casa, 
 9  per non mettere in balìa di altri il tuo vigore 
e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele, 
 10  perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, 
non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero 
 11  e tu non gema sulla tua sorte, 
quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne, 
 12  e dica: «Perché mai ho odiato la disciplina 
e il mio cuore ha disprezzato la correzione? 
 13  Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, 
non ho prestato orecchio a chi m'istruiva. 
 14  Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali 
in mezzo alla folla e all'assemblea». 
 15  Bevi l'acqua della tua cisterna 
e quella che zampilla dal tuo pozzo, 
 16  perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, 
i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze, 
 17  ma siano per te solo 
e non per degli estranei insieme a te. 
 18  Sia benedetta la tua sorgente; 
trova gioia nella donna della tua giovinezza: 
 19  cerva amabile, gazzella graziosa, 
essa s'intrattenga con te; 
le sue tenerezze ti inebrino sempre; 
sii tu sempre invaghito del suo amore! 
 20  Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera 
e stringerti al petto di un'estranea? 
 21  Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo 
ed egli vede tutti i suoi sentieri. 
 22  L'empio è preda delle sue iniquità, 
è catturato con le funi del suo peccato. 
 23  Egli morirà per mancanza di disciplina, 
si perderà per la sua grande stoltezza.



10 feb 2013

La cauzione data con imprudenza


Cap. 6

La cauzione data con imprudenza

 1  Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
se hai dato la tua mano per un estraneo,
 2  se ti sei legato con le parole delle tue labbra
e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
 3  figlio mio, fà così per liberartene:
poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo,
và, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
 4  non concedere sonno ai tuoi occhi
né riposo alle tue palpebre,
 5  lìberatene come la gazzella dal laccio,
come un uccello dalle mani del cacciatore.

Il pigro e la formica

 6  Và dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio.
 7  Essa non ha né capo,
né sorvegliante, né padrone,
 8  eppure d'estate si provvede il vitto,
al tempo della mietitura accumula il cibo.
 9  Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire?
Quando ti scuoterai dal sonno?
 10  Un pò dormire, un pò sonnecchiare,
un pò incrociare le braccia per riposare
 11  e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo,
e l'indigenza, come un mendicante.

Lo stolto

 12  Il perverso, uomo iniquo,
va con la bocca distorta,
 13  ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi
e fa cenni con le dita.
 14  Cova propositi malvagi nel cuore,
in ogni tempo suscita liti.
 15  Per questo improvvisa verrà la sua rovina,
in un attimo crollerà senza rimedio.

I sette abomini

 16  Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
 17  occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
 18  cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
 19  falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli.

Ripresa del discorso paterno

 20  Figlio mio, osserva il comando di tuo padre,
non disprezzare l'insegnamento di tua madre.
 21  Fissali sempre nel tuo cuore,
appendili al collo.
 22  Quando cammini ti guideranno,
quando riposi veglieranno su di te,
quando ti desti ti parleranno;
 23  poiché il comando è una lampada
e l'insegnamento una luce
e un sentiero di vita le correzioni della disciplina,
 24  per preservarti dalla donna altrui,
dalle lusinghe di una straniera.
 25  Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza;
non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
 26  perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane,
la maritata mira a una vita preziosa.
 27  Si può portare il fuoco sul petto
senza bruciarsi le vesti
 28  o camminare sulla brace
senza scottarsi i piedi?
 29  Così chi si accosta alla donna altrui,
chi la tocca, non resterà impunito.
 30  Non si disapprova un ladro, se ruba
per soddisfare l'appetito quando ha fame;
 31  eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte,
consegnare tutti i beni della sua casa.
 32  Ma l'adultero è privo di senno;
solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
 33  Incontrerà percosse e disonore,
la sua vergogna non sarà cancellata,
 34  poiché la gelosia accende lo sdegno del marito,
che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
 35  non vorrà accettare alcun compenso,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.

2 feb 2013

Cap. 7 1 Figlio mio, custodisci le mie parole

Cap. 7
 1  Figlio mio, custodisci le mie parole
e fà tesoro dei miei precetti.
 2  Osserva i miei precetti e vivrai,
il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
 3  Lègali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore.
 4  Dì alla sapienza: «Tu sei mia sorella»,
e chiama amica l'intelligenza,
 5  perché ti preservi dalla donna forestiera,
dalla straniera che ha parole di lusinga.
 6  Mentre dalla finestra della mia casa
stavo osservando dietro le grate,
 7  ecco vidi fra gli inesperti,
scorsi fra i giovani un dissennato.
 8  Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera,
e s'incamminava verso la casa di lei,
 9  all'imbrunire, al declinare del giorno,
all'apparir della notte e del buio.
 10  Ecco farglisi incontro una donna,
in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.
 11  Essa è audace e insolente,
non sa tenere i piedi in casa sua.
 12  Ora è per la strada, ora per le piazze,
ad ogni angolo sta in agguato.
 13  Lo afferra, lo bacia
e con sfacciataggine gli dice:
 14  «Dovevo offrire sacrifici di comunione;
oggi ho sciolto i miei voti;
 15  per questo sono uscita incontro a te
per cercarti e ti ho trovato.
 16  Ho messo coperte soffici sul mio letto,
tela fine d'Egitto;
 17  ho profumato il mio giaciglio di mirra,
di aloè e di cinnamòmo.
 18  Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino,
godiamoci insieme amorosi piaceri,
 19  poiché mio marito non è in casa,
è partito per un lungo viaggio,
 20  ha portato con sé il sacchetto del denaro,
tornerà a casa il giorno del plenilunio».
 21  Lo lusinga con tante moine,
lo seduce con labbra lascive;
 22  egli incauto la segue,
come un bue va al macello;
come un cervo preso al laccio,
 23  finché una freccia non gli lacera il fegato;
come un uccello che si precipita nella rete
e non sa che è in pericolo la sua vita.
 24  Ora, figlio mio, ascoltami,
fà attenzione alle parole della mia bocca.
 25  Il tuo cuore non si volga verso le sue vie,
non aggirarti per i suoi sentieri,
 26  perché molti ne ha fatti cadere trafitti
ed erano vigorose tutte le sue vittime.
 27  La sua casa è la strada per gli inferi,
che scende nelle camere della morte.

26 gen 2013

Seconda personificazione della Sapienza

Cap. 8

Seconda personificazione della Sapienza

 1  La Sapienza forse non chiama 
e la prudenza non fa udir la voce? 
 2  In cima alle alture, lungo la via, 
nei crocicchi delle strade essa si è posta, 
 3  presso le porte, all'ingresso della città, 
sulle soglie degli usci essa esclama: 
 4  «A voi, uomini, io mi rivolgo, 
ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. 
 5  Imparate, inesperti, la prudenza 
e voi, stolti, fatevi assennati. 
 6  Ascoltate, perché dirò cose elevate, 
dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, 
 7  perché la mia bocca proclama la verità 
e abominio per le mie labbra è l'empietà. 
 8  Tutte le parole della mia bocca sono giuste; 
niente vi è in esse di fallace o perverso; 
 9  tutte sono leali per chi le comprende 
e rette per chi possiede la scienza. 
 10  Accettate la mia istruzione e non l'argento, 
la scienza anziché l'oro fino, 
 11  perché la scienza vale più delle perle 
e nessuna cosa preziosa l'uguaglia».

Autoelogio della Sapienza. La sapienza regale

 12  Io, la Sapienza, possiedo la prudenza 
e ho la scienza e la riflessione. 
 13  Temere il Signore è odiare il male: 
io detesto la superbia, l'arroganza, 
la cattiva condotta e la bocca perversa. 
 14  A me appartiene il consiglio e il buon senso, 
io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza. 
 15  Per mezzo mio regnano i re 
e i magistrati emettono giusti decreti; 
 16  per mezzo mio i capi comandano 
e i grandi governano con giustizia. 
 17  Io amo coloro che mi amano 
e quelli che mi cercano mi troveranno. 
 18  Presso di me c'è ricchezza e onore, 
sicuro benessere ed equità. 
 19  Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino, 
il mio provento più dell'argento scelto. 
 20  Io cammino sulla via della giustizia 
e per i sentieri dell'equità, 
 21  per dotare di beni quanti mi amano 
e riempire i loro forzieri.

La Sapienza creatrice

 22  Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività, 
prima di ogni sua opera, fin d'allora. 
 23  Dall'eternità sono stata costituita, 
fin dal principio, dagli inizi della terra. 
 24  Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; 
quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua; 
 25  prima che fossero fissate le basi dei monti, 
prima delle colline, io sono stata generata. 
 26  Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, 
né le prime zolle del mondo; 
 27  quando egli fissava i cieli, io ero là; 
quando tracciava un cerchio sull'abisso; 
 28  quando condensava le nubi in alto, 
quando fissava le sorgenti dell'abisso; 
 29  quando stabiliva al mare i suoi limiti, 
sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; 
quando disponeva le fondamenta della terra, 
 30  allora io ero con lui come architetto 
ed ero la sua delizia ogni giorno, 
dilettandomi davanti a lui in ogni istante; 
 31  dilettandomi sul globo terrestre, 
ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo.

L'invito supremo

 32  Ora, figli, ascoltatemi: 
beati quelli che seguono le mie vie! 
 33  Ascoltate l'esortazione e siate saggi, 
non trascuratela! 
 34  Beato l'uomo che mi ascolta, 
vegliando ogni giorno alle mie porte, 
per custodire attentamente la soglia. 
 35  Infatti, chi trova me trova la vita, 
e ottiene favore dal Signore; 
 36  ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso; 
quanti mi odiano amano la morte».

17 gen 2013

La Sapienza ospitale

Cap. 9

La Sapienza ospitale

 1  La Sapienza si è costruita la casa, 
ha intagliato le sue sette colonne. 
 2  Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino 
e ha imbandito la tavola. 
 3  Ha mandato le sue ancelle a proclamare 
sui punti più alti della città: 
 4  «Chi è inesperto accorra qui!». 
A chi è privo di senno essa dice: 
 5  «Venite, mangiate il mio pane, 
bevete il vino che io ho preparato. 
 6  Abbandonate la stoltezza e vivrete, 
andate diritti per la via dell'intelligenza».

Contri i beffardi

 7  Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo, 
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto. 
 8  Non rimproverare il beffardo per non farti odiare; 
rimprovera il saggio ed egli ti amerà. 
 9  Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; 
istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina. 
 10  Fondamento della sapienza è il timore di Dio, 
la scienza del Santo è intelligenza. 
 11  Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni, 
ti saranno aggiunti anni di vita. 
 12  Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, 
se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

La follia scimmiotta la Sapienza

 13  Donna irrequieta è follia, 
una sciocca che non sa nulla. 
 14  Sta seduta alla porta di casa, 
su un trono, in un luogo alto della città, 
 15  per invitare i passanti 
che vanno diritti per la loro strada: 
 16  «Chi è inesperto venga qua!». 
E a chi è privo di senno essa dice: 
 17  «Le acque furtive sono dolci, 
il pane preso di nascosto è gustoso». 
 18  Egli non si accorge che là ci sono le ombre 
e che i suoi invitati 
se ne vanno nel profondo degli inferi.

14 gen 2013

Cap. 10 II. LA GRANDE RACCOLTA SALOMONICA

Cap. 10

II. LA GRANDE RACCOLTA SALOMONICA

 1  Proverbi di Salomone.
Il figlio saggio rende lieto il padre;
il figlio stolto contrista la madre.
 2  Non giovano i tesori male acquistati,
mentre la giustizia libera dalla morte.
 3  Il Signore non lascia patir la fame al giusto,
ma delude la cupidigia degli empi.
 4  La mano pigra fa impoverire,
la mano operosa arricchisce.
 5  Chi raccoglie d'estate è previdente;
chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
 6  Le benedizioni del Signore sul capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde il sopruso.
 7  La memoria del giusto è in benedizione,
il nome degli empi svanisce.
 8  L'assennato accetta i comandi,
il linguacciuto va in rovina.
 9  Chi cammina nell'integrità va sicuro,
chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.
 10  Chi chiude un occhio causa dolore,
chi riprende a viso aperto procura pace.
 11  fonte di vita è la bocca del giusto,
la bocca degli empi nasconde violenza.
 12  L'odio suscita litigi,
l'amore ricopre ogni colpa.
 13  Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza,
per la schiena di chi è privo di senno il bastone.
 14  I saggi fanno tesoro della scienza,
ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
 15  I beni del ricco sono la sua roccaforte,
la rovina dei poveri è la loro miseria.
 16  Il salario del giusto serve per la vita,
il guadagno dell'empio è per i vizi.
 17  E' sulla via della vita chi osserva la disciplina,
chi trascura la correzione si smarrisce.
 18  Placano l'odio le labbra sincere,
chi diffonde la calunnia è uno stolto.
 19  Nel molto parlare non manca la colpa,
chi frena le labbra è prudente.
 20  Argento pregiato è la lingua del giusto,
il cuore degli empi vale ben poco.
 21  Le labbra del giusto nutriscono molti,
gli stolti muoiono in miseria.
 22  La benedizione del Signore arricchisce,
non le aggiunge nulla la fatica.
 23  E' un divertimento per lo stolto compiere il male,
come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente.
 24  Al malvagio sopraggiunge il male che teme,
il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
 25  Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere,
ma il giusto resterà saldo per sempre.
 26  Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi
così è il pigro per chi gli affida una missione.
 27  Il timore del Signore prolunga i giorni,
ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
 28  L'attesa dei giusti finirà in gioia,
ma la speranza degli empi svanirà.
 29  La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto,
mentre è una rovina per i malfattori.
 30  Il giusto non vacillerà mai,
ma gli empi non dureranno sulla terra.
 31  La bocca del giusto esprime la sapienza,
la lingua perversa sarà tagliata.
 32  Le labbra del giusto stillano benevolenza,
la bocca degli empi perversità.

13 gen 2013

Cap. 11 1 La bilancia falsa è in abominio al Signore,


Cap. 11

 1  La bilancia falsa è in abominio al Signore, 
ma del peso esatto egli si compiace. 

 2  Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio, 

mentre la saggezza è presso gli umili. 

 3  L'integrità degli uomini retti li guida, 

la perversità dei perfidi li rovina. 

 4  Non serve la ricchezza nel giorno della collera, 

ma la giustizia libera dalla morte. 

 5  La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; 

per la sua empietà cade l'empio. 

 6  La giustizia degli uomini retti li salva, 

nella cupidigia restano presi i perfidi. 

 7  Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza, 

la fiducia dei malvagi scompare. 

 8  Il giusto sfugge all'angoscia, 

al suo posto subentra l'empio. 

 9  Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, 

ma i giusti si salvano con la scienza. 

 10  Della prosperità dei giusti la città si rallegra, 

per la scomparsa degli empi si fa festa. 

 11  Con la benedizione degli uomini retti 

si innalza una città, 
la bocca degli empi la demolisce. 

 12  Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno, 

l'uomo prudente invece tace. 

 13  Chi va in giro sparlando svela il segreto, 

lo spirito fidato nasconde ogni cosa. 

 14  Senza una direzione un popolo decade, 

il successo sta nel buon numero di consiglieri. 

 15  Chi garantisce per un estraneo si troverà male, 

chi avversa le strette di mano a garanzia, 
vive tranquillo. 

 16  Una donna graziosa ottiene gloria, 

ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza. 

 17  Benefica se stesso l'uomo misericordioso, 

il crudele invece tormenta la sua stessa carne. 

 18  L'empio realizza profitti fallaci, 

ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro. 

 19  Chi pratica la giustizia si procura la vita, 

chi segue il male va verso la morte. 

 20  I cuori depravati sono in abominio al Signore 

che si compiace di chi ha una condotta integra. 

 21  Certo non resterà impunito il malvagio, 

ma la discendenza dei giusti si salverà. 

 22  Un anello d'oro al naso d'un porco, 

tale è la donna bella ma priva di senno. 

 23  La brama dei giusti è solo il bene, 

la speranza degli empi svanisce. 

 24  C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta, 

c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria. 

 25  La persona benefica avrà successo 

e chi disseta sarà dissetato. 

 26  Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo, 

la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende. 

 27  Chi è sollecito del bene trova il favore, 

chi ricerca il male, male avrà. 

 28  Chi confida nella propria ricchezza cadrà; 

i giusti invece verdeggeranno come foglie. 

 29  Chi crea disordine in casa erediterà vento 

e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio. 

 30  Il frutto del giusto è un albero di vita, 

il saggio conquista gli animi. 

 31  Ecco, il giusto è ripagato sulla terra, 

tanto più lo saranno l'empio e il peccatore.


Proverbi 12 Chi ama la disciplina ama la scienza,

Cap. 12
 1  Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto.
 2  Il buono si attira il favore del Signore,
ma egli condanna l'intrigante.
 3  Non resta saldo l'uomo con l'empietà,
ma la radice dei giusti non sarà smossa.
 4  La donna perfetta è la corona del marito,
ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa.
 5  I pensieri dei giusti sono equità,
i propositi degli empi sono frode.
 6  Le parole degli empi sono agguati sanguinari,
ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà.
 7  Gli empi, una volta abbattuti, più non sono,
ma la casa dei giusti sta salda.
 8  Un uomo è lodato per il senno,
chi ha un cuore perverso è disprezzato.
 9  Un uomo di poco conto che basta a se stesso
vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane.
 10  Il giusto ha cura del suo bestiame,
ma i sentimenti degli empi sono spietati.
 11  Chi coltiva la sua terra si sazia di pane,
chi insegue chimere è privo di senno.
 12  Le brame dell'empio sono una rete di mali,
la radice dei giusti produce frutti.
 13  Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio,
ma il giusto sfuggirà a tale angoscia.
 14  Ognuno si sazia del frutto della sua bocca,
ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere.
 15  Lo stolto giudica diritta la sua condotta,
il saggio, invece, ascolta il consiglio.
 16  Lo stolto manifesta subito la sua collera,
l'accorto dissimula l'offesa.
 17  Chi aspira alla verità proclama la giustizia,
il falso testimone proclama l'inganno.
 18  V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada;
ma la lingua dei saggi risana.
 19  La bocca verace resta ferma per sempre,
la lingua bugiarda per un istante solo.
 20  Amarezza è nel cuore di chi trama il male,
gioia hanno i consiglieri di pace.
 21  Al giusto non può capitare alcun danno,
gli empi saranno pieni di mali.
 22  Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore
che si compiace di quanti agiscono con sincerità.
 23  L'uomo accorto cela il sapere,
il cuore degli stolti proclama la stoltezza.
 24  La mano operosa ottiene il comando,
quella pigra sarà per il lavoro forzato.
 25  L'affanno deprime il cuore dell'uomo,
una parola buona lo allieta.
 26  Il giusto è guida per il suo prossimo,
ma la via degli empi fa smarrire.
 27  Il pigro non troverà selvaggina;
la diligenza è per l'uomo un bene prezioso.
 28  Nella strada della giustizia è la vita,
il sentiero dei perversi conduce alla morte.

10 gen 2013

Proverbi 13 Il figlio saggio ama la disciplina,

Cap. 13
 1  Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero.
 2  Del frutto della sua bocca
l'uomo mangia ciò che è buono;
l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi.
 3  Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita,
chi apre troppo le labbra incontra la rovina.
 4  Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito;
l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto.
 5  Il giusto odia la parola falsa,
l'empio calunnia e disonora.
 6  La giustizia custodisce chi ha una condotta integra,
il peccato manda in rovina l'empio.
 7  C'è chi fa il ricco e non ha nulla;
c'è chi fa il povero e ha molti beni.
 8  Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza,
ma il povero non si accorge della minaccia.
 9  La luce dei giusti allieta,
la lucerna degli empi si spegne.
 10  L'insolenza provoca soltanto contese,
la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio.
 11  Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono,
chi le raduna a poco a poco le accresce.
 12  Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore,
un desiderio soddisfatto è albero di vita.
 13  Chi disprezza la parola si rovinerà,
chi rispetta un comando ne avrà premio.
 14  L'insegnamento del saggio è fonte di vita
per evitare i lacci della morte.
 15  Un aspetto buono procura favore,
ma il contegno dei perfidi è rude.
 16  L'accorto agisce sempre con riflessione,
lo stolto mette in mostra la stoltezza.
 17  Un cattivo messaggero causa sciagure,
un inviato fedele apporta salute.
 18  Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione,
chi tien conto del rimprovero sarà onorato.
 19  Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore,
ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male.
 20  Và con i saggi e saggio diventerai,
chi pratica gli stolti ne subirà danno.
 21  La sventura perseguita i peccatori,
il benessere ripagherà i giusti.
 22  L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti,
la proprietà del peccatore è riservata al giusto.
 23  Il potente distrugge il podere dei poveri
e c'è chi è eliminato senza processo.
 24  Chi risparmia il bastone odia suo figlio,
chi lo ama è pronto a correggerlo.
 25  Il giusto mangia a sazietà,
ma il ventre degli empi soffre la fame.