Questa destra conservatrice, che spesso non è ricca, ma risparmia, non apprezza molto la lingua italiana è anche un po' attaccata al proprio dialetto, si divide in due grandi anime: una è legata al Nord Italia e non ama Roma, l'altra invece non ha una collocazione regionale e teme solo i cambiamenti, ma è vicino al potere centrale di Roma, non ama il federalismo e il localismo.
Berlusconi si è posto in mezzo a queste due realtà e le tiene unite: spesso le due anime della destra italiana si detestano.
Hanno interessi contrapposti: i primi vogliono che i soldi delle tasse rimangano sul luogo e non vadano lontano, i secondi sperano che lo Stato intervenga per dare un lavoro, per una casa.....
Gianfranco Fini dovrebbe prendere il posto di Berlusconi in questa posizione intermedia, diventare il mediatore delle due anime della destra italiana, altrimenti resterà per sempre il Delfino del sovrano, magari di un altro monarca, non Silvio, ma non salirà mai sul trono.
