E’ stata pubblicata la relazione annuale dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), che sintetizza i risultati conseguiti nel 2010.
Lo scorso anno le indagini dell’OLAF hanno riguardato 500 casi, alcuni con complesse indagini esterne, altri con delicate indagini interne e casi che hanno coinvolto più Paesi
Tali inchieste hanno consentito di recuperare 68 milioni di euro, di cui 32,9 milioni nel settore dei fondi strutturali, 11,9 milioni in quello dell’agricoltura e 10,6 milioni nelle spese dirette. Inoltre, 351,2 milioni di euro sono stati recuperati nell’ambito di casi di follow-up finanziario tuttora in corso.
La durata media complessiva delle indagini e delle operazioni, compresa la fase di valutazione, è stata di 27,9 mesi, la più bassa degli ultimi cinque anni.
Il 46% delle informazioni sono pervenute all’OLAF dal settore pubblico (a livello di UE e di Stati membri), il 52% dai cittadini e dal settore privato.
In relazione ai casi OLAF i tribunali nazionali hanno potuto condannare diversi truffatori per un totale di 125 anni di reclusione e comminare sanzioni pecuniarie per circa 1,47 miliardi di euro.
Nell’ambito delle attività coordinate dall’Olaf, l’Agenzia delle Dogane nel 2010 ha partecipato a tre operazioni congiunte: l’operazione DIABOLO II (finalizzata alla lotta al contrabbando e al traffico di prodotti contraffatti, sigarette provenienti direttamente o indirettamente dall'Asia), MATTHEW II (finalizzata alla lotta al contrabbando di sigarette - trasporto su strada) e SIROCCO (finalizzata alla lotta al contrabbando di sigarette via mare dall'Asia, inclusi gli Emirati, verso il Mediterraneo). Inoltre, funzionari dell’Agenzia hanno partecipato a 19 incontri tra missioni in Paesi Terzi e riunioni comunitarie, gestendo complessivamente 28 casi OLAF.
Tali attività hanno permesso di accertare maggiori diritti per un importo superiore a 8 milioni di euro, di cui 5,6 milioni euro su casi OLAF aperti nel 2010.