26 ago 2012

Italo sistema. Italia italiani in discesa libera e profeti demografici


Trenta e quarant'anni fa gli esperti di demografia profetizzavano un'Italia super popolata con sessanta o addirittura settanta milioni di abitanti: sarebbe stato un Paese con tanti bambini e neonati che avrebbero affollato le strade, come era l'Italia di un tempo, sino agli anni sessanta.
I disoccupati sarebbero stati tanti e le difficoltà sociali ancora di più.
Si può dire che proprio in quegli anni si è iniziato ad attaccare la famiglia, così detta, tradizionale: non si aiutavano le famiglie numerose, ma si favorivano, anche fiscalmente, i gruppi famigliari piccoli, di due o tre elementi.
Tutta una legislatura e tutta una cultura tendeva a vedere superata, anacronistica,, da perdenti, avere tanti figli.
Il figlio unico, viziato ed esaltato come piccolo genio, futuro ingegnere, astronauta, medico, avvocato, avrebbe dato la gioia ai genitori, entusiasti della loro creatura.
I figli unici spesso sono diventati, con o senza laurea, dei precari e a trent'anni, talvolta oltre, stanno ancora cercando la loro strada.
Niente di male se non fosse che difficilmente riusciranno ad ottenere qualcosa: attendono che le porte si aprano per loro, per diritto di nascita, come un tempo per i nobili.
Oggi abbiamo tanti avvocati, medici, anche ingegneri, precari, con poche prospettive, senza famiglia e senza neppure la gioia di figli gioiosi, che giocano a pallone nelle strade.