Fiaba in un'Irlanda immaginaria, con folletti e gnomi, tra magie e avventure fantastiche.
Romanzo breve scritto da Arduino Rossi
L'ebook gratis è visibile e scaricabile cliccando sul link evidenziato in giallo, qui sotto:
ROSSI ARDUINO - ROMANZO: AVVENTURA IRLANDESE
Assaggio del primo capitolo:
CAPITOLO 1°
John camminava solo, lungo la strada che lo conduceva al villaggio di Lee, nell'entroterra irlandese.
Procedeva con passo calmo da uomo solito a interi giorni di cammino, senza mostrare alcuna stanchezza nelle gambe forti e nerborute.
Il suo stato sociale, di sano contadino, veniva tradito dal portamento inelegante e dalle mani callose, nonostante indossasse malandati vestiti signorili, non di sua taglia, ma di qualcuno più robusto.
Egli era un uomo giovane e sicuro di sé; aveva capelli lunghi e neri che gli scendevano lungo il collo, la pelle era chiara e il volto era luminoso.
La fronte era rugosa, gli occhi erano un po' piccoli, duri: rivelavano un carattere tenace.
La polvere della strada aveva imbrattato i suoi abiti, che erano diventati di una tinta indefinibile, fra il nero e il bruno.
Le impolverate scarpe assomigliavano a due pantofole rotte, poco utili a quei piedi stanchi e abituati a procedere scalzi.
Sopra le caviglie fasce di lana erano strette sul polpaccio e arrivavano sino alle ginocchia, avvolte da calzoni di buona stoffa.
Le contrastanti origini dell'abbigliamento lo rendevano ridicolo, tipico di chi doveva accettare gli stracci dei ricchi: egli non possedeva un centesimo in più dello stretto necessario per campare.
Il pastrano cencioso, suo orgoglio, si chiudeva stretto in tutti i suoi superstiti bottoni in madreperla.
Il cappello, portato con vanità da gran signore di campagna, lo proteggeva dal sole tiepido del tardo pomeriggio.
I verdissimi prati e i pochi alberi ricoprivano l'ambiente circostante sino alle colline sassose, illuminate dall'ultima luce della giornata.
Le ombre precoci indicavano un'estate inoltrata nella fase finale: la temperatura serale, abbassatasi nelle ultime settimane, aveva convinto i pastori a riportare il bestiame nelle stalle molto prima del tramonto.
In tutta la pianura i cani rincorrevano le pecore, per sospingerle negli ovili, mentre i voli bassi degli uccelli
preannunciavano le tenebre imminenti.
John desiderava giungere al villaggio al più presto, per presto per non essere sorpreso dalla notte irlandese, abitata da un'infinità di esseri fantastici, che ogni suo connazionale temeva.
Egli era facile a ogni tipo di rissa nelle peggiori osterie; si atteggiava uomo senza paure, ma era pure convinto della verità dei racconti leggendari, che suo padre gli aveva narrato e che egli avrebbe raccontato ai suoi figli.
Finalmente le prime case del paese si intravvidero dal culmine di una collina erbosa, sulla quale alcuni bambini si rincorrevano.