Il dramma nazionale ed internazionale non sta nella crisi economica, nel virus di Ebola, nel terrorismo islamico.
Sta nella perdita dell'identità del nostro mondo, della gente comune, sempre pronta seguire le ultime mode culturali, i luoghi comuni, le banalità diffuse dai pennivendoli, dai venditori di fumo, dagli imbecilli patentati sulle televisioni pubbliche e private.