Accanto a ottimi magistrati, onesti e coraggiosi, abbiamo pessimi individui dalla bassa moralità, con solo la voglia di servire e servirsi del potere costituito, anzi, dei poteri costituiti, locali, nazionali, clientelari.
Il Paese è in pugno a corrotti, a interessi che vanno da logiche antiche, con radici medioevali, altre con contatti nei vecchi e nuovi partiti, infine altri proprio dentro nella cultura criminale organizzata: la giustizia non è immune da tutto questo, inoltre esiste proprio una logica corporativa precisa, di difesa ad oltranza delle sentenze, che non possono essere criticate, anche quando sono assurde e offendono l’intelligenza.