L’arma contro la corruzione è una sola, controlli incrociati, di persone che neppure sanno esattamente chi controllano, il presidente del Consiglio, per esempio, o l’ultimo assessore dell’ultimo comune italiano.
Poi servono strumenti legislativi per sequestrare i beni ai corrotti, mentre la giustizia, in questo caso, dovrebbe essere rapida, su binari preferenziali.
Serve quindi una volontà politica, che ridurrebbe la piaga della corruzione, favorendo la qualità delle amministrazioni pubbliche, ma per farlo servono… idee chiare, che non si vedono.