18 ago 2016

Guerra ed economia, il consumismo bellico motore di sviluppo

L’uomo Sapiens Sapiens ha sempre conosciuto la guerra, ma con la nascita delle civiltà, 5 mila anni fa, in Egitto, in Babilonia e sulle rive del fiume Indo, la guerra è diventato un affare, uno strumento di sviluppo economico e scientifico.
Sempre più il consumismo bellico, ovvero la produzione di armi che fanno da traino alle altre produzioni, divenne di grande importanza, sostituito solo dal consumo dei beni  di consumo negli ultimi 70, 80 anni.
Oggi il consumismo bellico  sta tornando di moda, mentre la crisi attanaglia lo sviluppo economico: quindi i mercanti di armi, i mafiosi che vendono armi agli islamisti, la guerra contro i fanatici, che si vendono tutto per combattere l’Occidente, genera …. ricchezza, ovvero sta diventando un meccanismo perverso a cui non si può fare a meno.
Per questo nessuno denuncia questi trafficanti e le industrie che vendono armi o parti di esse, ai terroristi, ai vari Stati islamici: se si fermasse il commercio molte nostre industri chiuderebbero, lo stimolo economico svanirebbe e il sistema si ingripperebbe.