5 set 2016

Islam, politica, terrorismo, economia, democrazia e conquista

Magdi Allam denuncia, con senso critico, una terribile verità: “Siamo in guerra è il Jihad, la guerra santa islamica scatenata dal terrorismo islamico dei tagliagole, che ci sottomettono con la paura di essere decapitati e dei taglialingue, che ci conquistano imponendoci la legittimazione dell’islam. E’ la terza guerra mondiale, che vede partecipi la finanza speculativa globalizzata, l’eurocrazia, lo Stato Mafia e la Chiesa relativista, che distrugge l’economia reale e impoverisce i popoli, spoglia gli Stati della sovranità e pone fine alla democrazia sostanziale, scardina la certezza di chi siamo e ci trasforma nel meticciato etnico e culturale. E’ ora di prendere consapevolezza della realtà della guerra in atto e del fatto che, o si combatte per vincere, o la subiremo e saremo sottomessi dall’islam”.
Non credo nella vittoria finale dell’Islam,  ma in questo conflitto abbiamo un terzo combattente, che mostra il suo brutto muso: è il nazismo, o meglio sono i tanti cuori di tenebra presenti in Europa, nell’Occidente, che sicuramente vincerà la guerra, con la “scienza esatta persuasa allo sterminio”, come scrisse Salvatore Quasimodo.
Alla fine vinceranno i “tecnocrati ….. magnifici ed hitleriani”, come disse e profetizzò Giorgio Gaber, ma siamo in guerra e non solo contro il terrorismo: dalla loro hanno i miliardi del petrolio, che finiscono in mano a dei loschi personaggi, che li danno in mano a dei….. riciclatori occidentali.
Loro pagano, come i mafiosi, avvocati e giudici, per impedirti di parlare, con l’appoggio di personaggi loschi, che stanno nei sindacati e nei partiti di centro e di sinistra.
Sarebbe una buona cosa che qualcuno faccia il nome dei finanziatori delle cene per la campagna elettorale di Renzi, ma non solo, per esempio.
Lo scontro vero però è finanziario e lì bisogna combattere, senza esclusioni di colpi: senza il dio quattrino il loro destino è segnato, non potranno più corrompere il corrotto Occidente decadente.