9 apr 2018

Essere cristiani significa lottare sempre per la verità - ARDUINO ROSSI

Visto che un cristiano deve seguire i Vangeli, questo fatto impone scelte dure e coraggiose, che non devono portare a decisioni assurde e pericoloso, come ribellarsi, anche con la forza, all’ordine costituito, come fecero certi pauperisti nel Medioevo: bisogna non finire nelle trappole politiche e sociali, che portano solo dolore e morte, come insegna la storia.
Invece, dall’altra parte, non bisogna neppure essere servi interessati del potere del momento, magari giustificandolo con la frasetta che “il potere viene da Dio”.
Invece troppe volte quelli che si dicono cristiani o si professano tali, sono ipocriti, interessati, ambigui in molti sensi, anche codardi.
La verità non può essere mai taciuta, pure davanti alle menzogne dei preti si deve urlare e denunciare: chi mente è sempre una persona stupida ed ignorante, che non sa affrontare la verità.
Dire la verità non porta mai alla violenza, anzi, alla pace, ma quando la si nasconde si provoca la guerra.
L’odio nasce dall’ingiustizia subita e per vincere entrambi, odio e voglia di vendetta, bisogna denunciare il marcio: chi nasconde gli orrori, per esempio dei preti pedofili, come fanno i vertici della Chiesa ancora oggi, creano le condizioni per conflitti feroci, dolore e morte.