5 feb 2024

La legalità e coloro che ne stanno sopra.

Non è ciò che commetti, che fai che conta, ma se sei fedele al potere costituito, che non è legato alle istituzioni in se stesse, ma agli intrighi di corte, ovvero al potere dei faccendieri, razza tutta italiana, di marioli senza pudore, untuosi e viscidi.
Stanno pensando al caso del famigerato centro sociale di Torino, che il sindaco di quella povera città vuole trasformare in bene comune, ovvero rendere legale di fatto lo spaccio di droga, il riciclaggio di denaro sporco, la ricettazione. 
Askatasuna a Torino, con tutti i reati che hanno commesso, diventerà un costo in più per i cittadini, anche quando pagheranno le tasse comunali e non solo quando pagano le bollette per gas e per e.e., che quei signori, come tanti altri occupanti abusivi, scaricano su quelle degli onesti.
Così politici corrotti, mafiosi, liberi spacciatori e criminali vari sono tutti liberi di agire e vengono trattati come un bene comune.
Chi sta dietro a questo schifo?
Certa stampa, con famiglie storiche di parassiti economici sulle nostre spalle da generazioni, il popolo, purtroppo sempre numeroso, dei lecca culi in carriera e i vari affiliati.
Si va dal bidello al docente universitario di storia in pensione, che fa il blogger, tanto popolare tra i mediocri del ceto mediocre nazionale, con i loro bambinoni tontoloni che si spinellano al centro sociale.
Sì, sono tutti legati al posto rubato agli onesti e ai capaci, mentre i cretini battono le mani. 
Sì, lasciamoli fare, cresceranno violenti, ladri e a 40 anni sgozzeranno il vecchio padre o la anziana madre, come la cronaca nera ci segnala quasi tutti i giorni.
Quindi per Berbero, che pare un comico mancato e potrebbe mettersi con Beppe Grillo, occupare un edificio abusivamente, rubare energia elettrica e scaricare le bollette sulla povera gente che pagano tutto, è un bene comune.
Come è possibile che un personaggio simile sia stato un docente universitario?
Che sia popolare come youtuber non mi sorprende, abbiamo ladri, drogati, assassini, rapinatori e stupratori.
Uno in più o uno in meno non sorprende, ma resto spaesato all'idea che costui abbia rubato il posto come docente e molti onesti, colti e intelligenti docenti, questa è la prova che il crimine domina le istituzioni italiane.