Sono questi i mali di questo secolo strano, confuso, in evoluzione verso qualcosa di imprevedibile: sono frutti della cultura del villaggio globale.
Il primo segue l'assolutismo di generazioni passate, che vivevano in villaggi chiusi con regole certe e senza dubbi, il relativismo invece è figlio dell'accettazione di tutto, come se ogni cosa fosse uguale, l'uguaglianza e le caste, ima fede che ha l'amore come base o l'odio.
Il relativismo è peggiore del fanatismo terroristico, apre le porte al peggior sincretismo, che fonde tutto in unico valore, il profitto, che genera ingiustizia sociale, odio e terrorismo come risposta.