Apple si oppone alla sentenza del giudice federale statunitense Sheri Pym che ha ordinato di forzare il codice criptato dell'iPhone5 dell’attentatore islamista della strage di San Bernardino, in California, per cercare informazioni sugli attentatori e complici.
La Apple si appella al diritto alla privacy, che in questo caso appare ridicolo, mentre FBI non potrà, per colpa della multinazionale individuare complici, che così potranno agire indisturbati.
In realtà è in gioco la certezza dei clienti della Apple di non essere intercettati, o che i loro dati possano essere svelati, quindi è più un motivo commerciale che… ideale.