Non è colpa di Berlusconi e Bagnasco (questa è fantapolitica), ma solo se la sinistra proporrà soluzione valide e certe, si avrà sviluppo, tranquillità nella popolazione, lavoro e reddito sicuro, combattendo non gli immigrati irregolari, ma chi li fa entrare in Italia, punendo chi delinque.
Io mi sono stupito quando tutta la faccenda pre-elettorale era sulle firme mancanti per il voto e sui processi di Berlusconi.
Bersani ha capito in quale epoca viviamo?
Siamo nel 3° Millennio e si devono dare certezze alle persone: i ladri devono andare in prigione e devono pagare i danni che provocano.
I corrotti devono fare la stessa fine di tutti i delinquenti.
Quante occasioni ha perso la sinistra!
Se non proporrà e renderà realizzabile un'alternativa concreta avremo generazioni di Berlusconi, che ci governeranno in futuro, con leghisti sempre più agguerriti e grillini che ruberanno tanti e tanti voti a quello che rimarrà del vecchio Pd.
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
31 mar 2010
29/3 Le occasioni perse del Pd (Arduino Rossi)
Il Pd così si è interrogato sulla mancata vittoria, anzi sulla persa occasione storica, l'ennesima occasione, di mandare a casa Silvio e Lega.
Cos'è capitato?
Le scelte strategiche erano perfette, ma non per questi anni, per questa era: se fossimo stati negli anni Settanta o Ottanta avrebbero vinto, forse stravinto, ma siamo in un'altra epoca storica.
Siamo all'inizio del 3° Millennio e le contraddizioni sono venute al pettine.
Il terzomondismo è passato di moda, il benessere conquistato in 60, 70 anni è a rischio: tutto è in discussione, primo fra tutti il posto di lavoro.
La gente ha paura: si teme la disoccupazione, la vecchiaia per gli anziani, le malattie, la criminalità.
I giovani non sanno che futuro lavorativo avranno, con o senza laurea.
In questa situazione solo chi dà certezze vince e la sinistra ha delle armi potenti che non usa e non vuole usare: per sconfiggere la criminalità e la clandestinità basterebbe far funzionare i tribunali, con sentenze definitive in uno o due anni al massimo.
Bisognerebbe dare delle pene certe, alternative per i piccoli criminali, a tutti i colpevoli, combattere con forza il lavoro nero, oso dire: lo si dovrebbe sradicare dall'Italia.
Come fare tutto questo è importante: si deve essere seri e decisi, non duri, un po' comprensivi per le realtà più umane, ma coraggiosi e determinati sino a risultati validi.
Cos'è capitato?
Le scelte strategiche erano perfette, ma non per questi anni, per questa era: se fossimo stati negli anni Settanta o Ottanta avrebbero vinto, forse stravinto, ma siamo in un'altra epoca storica.
Siamo all'inizio del 3° Millennio e le contraddizioni sono venute al pettine.
Il terzomondismo è passato di moda, il benessere conquistato in 60, 70 anni è a rischio: tutto è in discussione, primo fra tutti il posto di lavoro.
La gente ha paura: si teme la disoccupazione, la vecchiaia per gli anziani, le malattie, la criminalità.
I giovani non sanno che futuro lavorativo avranno, con o senza laurea.
In questa situazione solo chi dà certezze vince e la sinistra ha delle armi potenti che non usa e non vuole usare: per sconfiggere la criminalità e la clandestinità basterebbe far funzionare i tribunali, con sentenze definitive in uno o due anni al massimo.
Bisognerebbe dare delle pene certe, alternative per i piccoli criminali, a tutti i colpevoli, combattere con forza il lavoro nero, oso dire: lo si dovrebbe sradicare dall'Italia.
Come fare tutto questo è importante: si deve essere seri e decisi, non duri, un po' comprensivi per le realtà più umane, ma coraggiosi e determinati sino a risultati validi.
29/3 Senatori da Bersani per mutar strategia politica (Arduino Rossi)
49 senatori del Pd hanno scritto al segretario del loro partito, Luigi Bersani: “I ritmi sono troppo lenti. Le liturgie sono stantie”.
I senatori poi vogliono un incontro con il segretario: “Non intendiamo farci consumare addosso i prossimi 3 anni di legislatura”.
Emma Bonino dà la colpa della sua sconfitta a una parte del partito e a tutti i suoi nemici, veri o presunti: “Non avevo di fronte la Polverini, ma l'alleanza Berlusconi-Bagnasco”.
Chiamparino per la prima volta nota qualcosa di importante: “E' necessario un partito che interpreti la realtà del Nord”.
I senatori poi vogliono un incontro con il segretario: “Non intendiamo farci consumare addosso i prossimi 3 anni di legislatura”.
Emma Bonino dà la colpa della sua sconfitta a una parte del partito e a tutti i suoi nemici, veri o presunti: “Non avevo di fronte la Polverini, ma l'alleanza Berlusconi-Bagnasco”.
Chiamparino per la prima volta nota qualcosa di importante: “E' necessario un partito che interpreti la realtà del Nord”.
29/3 La campionessa Free Ski Deborah Scanzio a Bergamo (prov. Bergamo)
PROVINCIA DI BERGAMO
Bergamo, 31 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
Oggi pomeriggio mercoledì 31 marzo 2010, la campionessa Free Ski Deborah Scanzio, ventiquattrenne ticinese di origini bergamasche che gareggia con i colori azzurri, è stata gradita ospite in Provincia.
L'atleta è arrivata accompagnata dal nonno Alberto Scanzio di Casazza ed è stata ricevuta dal presidente Ettore Pirovano e dall'assessore alle Attività giovanili Fausto Carrara.
Deborah Scanzio, che alle ultime Olimpiadi di Vancouver ha ottenuto il 10° posto in Freestyle, specialità gobbe femminile, vanta una carriera sportiva di tutto spicco, avendo annoverato in precedenza l'argento ai Mondiali Junior 2006, il 9° posto alle Olimpiadi di Torino 2006, la medaglia di bronzo nei Mondiali 2007 di Madonna di Campiglio, tre volte l'argento nella Coppa del mondo tra il 2007 e il 2008.
"E' un piacere poter incontrare le nostre autorità - ha esordito l'atleta -. L'interessamento delle Istituzioni è importante per noi sportivi. La nostra strada, fatta di fatiche e sacrifici, diventa più facile grazie al supporto e alla visibilità che occasioni come queste ci offrono".
Deborah Scanzio fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre.
L'incontro si è concluso con un simpatico scambio di regali.
Bergamo, 31 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
Oggi pomeriggio mercoledì 31 marzo 2010, la campionessa Free Ski Deborah Scanzio, ventiquattrenne ticinese di origini bergamasche che gareggia con i colori azzurri, è stata gradita ospite in Provincia.
L'atleta è arrivata accompagnata dal nonno Alberto Scanzio di Casazza ed è stata ricevuta dal presidente Ettore Pirovano e dall'assessore alle Attività giovanili Fausto Carrara.
Deborah Scanzio, che alle ultime Olimpiadi di Vancouver ha ottenuto il 10° posto in Freestyle, specialità gobbe femminile, vanta una carriera sportiva di tutto spicco, avendo annoverato in precedenza l'argento ai Mondiali Junior 2006, il 9° posto alle Olimpiadi di Torino 2006, la medaglia di bronzo nei Mondiali 2007 di Madonna di Campiglio, tre volte l'argento nella Coppa del mondo tra il 2007 e il 2008.
"E' un piacere poter incontrare le nostre autorità - ha esordito l'atleta -. L'interessamento delle Istituzioni è importante per noi sportivi. La nostra strada, fatta di fatiche e sacrifici, diventa più facile grazie al supporto e alla visibilità che occasioni come queste ci offrono".
Deborah Scanzio fa parte del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre.
L'incontro si è concluso con un simpatico scambio di regali.
29/3 Il “ricambio” generazionale di Minzolini
Rizzo Nervo e Van Straten. I due consiglieri di amministrazione Rai, non ci stanno:
“Al Tg1 e' in corso una epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. Quanto sta avvenendo al Tg1 e' il segno di un'arroganza che calpesta regole aziendali e dignità personali”.
Minzolini invece si mostra con la sua solita faccia, con il suo viso tipico e risponde: “Nessuna epurazione, solo ricambio generazionale”.
Spariranno dal video giornalisti noti come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario.
Tutto regolare?
Dopo le elezioni la purga di stampo dittatoriale?
Si sa che alla Rai si lavora nei telegiornali solo si si è simpatici, molto simpatici: peccato che poi la professionalità non conti più nulla.
Addio vecchia Rai, presto si faranno battere da Internet, mentre Minzolini mostrerà sempre il suo sorriso e la sua testa......d'uovo.
“Al Tg1 e' in corso una epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore. Quanto sta avvenendo al Tg1 e' il segno di un'arroganza che calpesta regole aziendali e dignità personali”.
Minzolini invece si mostra con la sua solita faccia, con il suo viso tipico e risponde: “Nessuna epurazione, solo ricambio generazionale”.
Spariranno dal video giornalisti noti come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario.
Tutto regolare?
Dopo le elezioni la purga di stampo dittatoriale?
Si sa che alla Rai si lavora nei telegiornali solo si si è simpatici, molto simpatici: peccato che poi la professionalità non conti più nulla.
Addio vecchia Rai, presto si faranno battere da Internet, mentre Minzolini mostrerà sempre il suo sorriso e la sua testa......d'uovo.
29/3 Manuela Arcuri sfrattata dalla Madonna del Mare (Angelo Ruben)
Porto Cesareo ha 5000 abitanti: è sulle sponde ioniche del Salento.
Ad accogliere i marinai e i turisti non ci sarà più la rappresentazione in forma di sirenetta della formosa showgirl: è una vittoria per le donne del paese.
Fu posta nel 2002 una statua di Manuela Arcuri, nella fisionomia di una sirenetta: le sembianze della showgirl attiravano i turisti e “affascinavano” i marinai, ma le donne del paese proprio non ci sono state.
Hanno protestato e sono riuscite, dopo una manifestazione, a veder “abbattuta” la statua della signora dello spettacolo e hanno innalzato quella della Signora per eccellenza, la Madonna.
Ora ad attendere i marinai e i pescatori di Porto Cesareo non ci sarà lei, la sirena del mare, sinuosa e provocante, ma Lei, la protettrice di tutti gli uomini in mare.
Ad accogliere i marinai e i turisti non ci sarà più la rappresentazione in forma di sirenetta della formosa showgirl: è una vittoria per le donne del paese.
Fu posta nel 2002 una statua di Manuela Arcuri, nella fisionomia di una sirenetta: le sembianze della showgirl attiravano i turisti e “affascinavano” i marinai, ma le donne del paese proprio non ci sono state.
Hanno protestato e sono riuscite, dopo una manifestazione, a veder “abbattuta” la statua della signora dello spettacolo e hanno innalzato quella della Signora per eccellenza, la Madonna.
Ora ad attendere i marinai e i pescatori di Porto Cesareo non ci sarà lei, la sirena del mare, sinuosa e provocante, ma Lei, la protettrice di tutti gli uomini in mare.
29/3 Emma Bonino si lamenta (Arduino Rossi)
Emma non si è sentita appoggiata da tutto il Pd: "Che ci fossero parti del Pd che non erano soddisfatte della mia candidatura era noto e non lo hanno mai nascosto. Evidentemente chi non lo era non si è speso molto".
Emma ringrazia Bersani: "L'impegno del gruppo Bersani è stato comunque deciso e generoso”
La valorosa combattente della laicità si immagina una santa alleanza contro di lei, sola e soletta: “Non avevo di fronte la Polverini ma un'alleanza Berlusconi, Bagnasco che, per carità, sarebbe anche legittima se uno potesse rispondere. Il dramma è che tutto è a senso unico".
Forse è da chiedersi se tutta la campagna per i timbri da validare e le firme da annullare non l'abbiano danneggiata, proprio in una regione che un altro candidato, più rappresentativo, avrebbe vinto.
Un fatto è certo: dalla parte di Emma c'era una parte della Confindustria, alla faccia dei lavoratori del Pd, ma di stampo rigorosamente laico e anticlericale.
Emma ringrazia Bersani: "L'impegno del gruppo Bersani è stato comunque deciso e generoso”
La valorosa combattente della laicità si immagina una santa alleanza contro di lei, sola e soletta: “Non avevo di fronte la Polverini ma un'alleanza Berlusconi, Bagnasco che, per carità, sarebbe anche legittima se uno potesse rispondere. Il dramma è che tutto è a senso unico".
Forse è da chiedersi se tutta la campagna per i timbri da validare e le firme da annullare non l'abbiano danneggiata, proprio in una regione che un altro candidato, più rappresentativo, avrebbe vinto.
Un fatto è certo: dalla parte di Emma c'era una parte della Confindustria, alla faccia dei lavoratori del Pd, ma di stampo rigorosamente laico e anticlericale.
29/3 Sposarsi allunga la vita (Arduino Rossi)
Brutta notizia per gli scapoli, oggi chiamati single: i loro rivali con moglie fissa, con convivenze lunghe e durature vivono di più:.
Hanno più controlli medici, esattamente il 6% in più dei non coniugati : inoltre gli sposati fanno più esercizi fisici degli scapoli.
Questo risulta da una ricerca, presentata dal Daily Mail: sono le mogli, che pretendono con insistenza di sottoporsi ai check-up medici.
Invece le donne maritate sono il 34% più sportive delle zitelle: le single si sentiranno più libere, ma alla fine sono più pigre e campano di meno, non si preoccupano della salute come le loro colleghe “felicemente accasate”.
Hanno più controlli medici, esattamente il 6% in più dei non coniugati : inoltre gli sposati fanno più esercizi fisici degli scapoli.
Questo risulta da una ricerca, presentata dal Daily Mail: sono le mogli, che pretendono con insistenza di sottoporsi ai check-up medici.
Invece le donne maritate sono il 34% più sportive delle zitelle: le single si sentiranno più libere, ma alla fine sono più pigre e campano di meno, non si preoccupano della salute come le loro colleghe “felicemente accasate”.
29/3 Prima tentativi timidi per la pace in Colombia (Margherita Longhi)Il sergente Pablo Emilio Moncayo è libero: è rimasto prigioniero dai guerriglie
Il sergente Pablo Emilio Moncayo è libero: è rimasto prigioniero dai guerriglieri delle Farc 12, dal 21 dicembre 1997.
E' rimasto nella selva colombiana tra fatica e condizioni malsane: fa parte di quelle iniziative di pace, che aprono futuri scambi di prigionieri, un numero elevatissimo, detenuti dai guerriglieri rivoluzionari della Colombia.
Ora tocca al governo di Bogotà proseguire nelle trattative di pace e rilasciare dei prigionieri: guerriglieri che non combatteranno più.
E' rimasto nella selva colombiana tra fatica e condizioni malsane: fa parte di quelle iniziative di pace, che aprono futuri scambi di prigionieri, un numero elevatissimo, detenuti dai guerriglieri rivoluzionari della Colombia.
Ora tocca al governo di Bogotà proseguire nelle trattative di pace e rilasciare dei prigionieri: guerriglieri che non combatteranno più.
29/3 L'arbitrato, legge non firmata dal Capo dello Stato (Arduino Rossi)
Il ministro del Lavoro, Sacconi “obbedisce” a Napolitano e modificherà alle Camere del disegno di legge sul lavoro, ovvero l'arbitrato: “Rispetto la decisione del Presidente della Repubblica, il governo proporrà alcune modifiche, l'istituto (l'arbitrato) che lo stesso presidente ha apprezzato. Le modifiche che potrebbero essere apportate al disegno di legge, ha concluso, riguardano un ulteriore rafforzamento del ruolo delle parti sociali”.
La pessima legge, che eviterà di passare davanti al giudice del lavoro, favorendo un arbitrato privato, favorirà sicuramente la parte più forte, ovvero i datori del lavoro, ovvero i “padroni”, termine antico, ma sempre valido in Italia.
La pessima legge, che eviterà di passare davanti al giudice del lavoro, favorendo un arbitrato privato, favorirà sicuramente la parte più forte, ovvero i datori del lavoro, ovvero i “padroni”, termine antico, ma sempre valido in Italia.
29/3 Renato Brunetta e la Lega che non lo lega (Paolo Rossi)
Antonio Di Pietro dice che il ministro ha pagato per la sua eccessiva esibizioni di forza: “Renato Brunetta a Venezia ha pagato per la sua arroganza......Un'overdose di presenza, ma meglio così perché Brunetta se lo conosci lo eviti".
Così lo si accusa di essere stato lui e non La lega a perdere, il popolo leghista non ha obbedito ai suoi vertici: non volevano Brunetta sindaco della città lagunare.
Molti dipendenti pubblici speravano nella sua vittoria: così non si può dire che non c'era nessuno che tifava per lui.
Così lo si accusa di essere stato lui e non La lega a perdere, il popolo leghista non ha obbedito ai suoi vertici: non volevano Brunetta sindaco della città lagunare.
Molti dipendenti pubblici speravano nella sua vittoria: così non si può dire che non c'era nessuno che tifava per lui.
29/3 Il burqa proibito in Belgio (Mecca Elisa)
Il Parlamento belga sta emanare il primo divieto totale del burqa: sarebbe il primo caso in Europa.
Il burqa sarà vietato pure nelle strade: la legge sarà discussa dal 22 aprile.
Se passerà si potrà subire una condanna sino a sette giorni di carcere “a chi si presenterà in uno spazio pubblico con il volto coperto, del tutto o in parte, che ne impedisca l'identificazione".
Si spera che questa legge venga copiata e applicata in modo rigido in tutta Europa, ne va della sicurezza per il terrorismo e si liberano molte donne da una schiavitù orrenda.
Il burqa sarà vietato pure nelle strade: la legge sarà discussa dal 22 aprile.
Se passerà si potrà subire una condanna sino a sette giorni di carcere “a chi si presenterà in uno spazio pubblico con il volto coperto, del tutto o in parte, che ne impedisca l'identificazione".
Si spera che questa legge venga copiata e applicata in modo rigido in tutta Europa, ne va della sicurezza per il terrorismo e si liberano molte donne da una schiavitù orrenda.
29/3 Renato Brunetta, Roberto Castelli sconfitti eccellenti (Maria Valota)
Renato Brunetta a Venezia e l’ex ministro leghista Roberto Castelli a Lecco hanno subito una sonante sconfitta, inaspettata.
Lecco: Virginio Brivio è il sindaco di Lecco Pd, Idv e Sel il 50,22% contro il 44,20% del candidato di Pdl e Lega mentre il candidato dell'Udc Marco Cariboni è al 2,93% e Giuseppe Pogliani lista civica al 2,62% dei voti.
Venezia: Giorgio Orsoni del centrosinistra è sindaco di Venezia con il 51,13% dei voti, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha avuto il 42,6% dei voti, restando sconfitto, lo vorranno ancora come ministro di ferro.
Mantova - il candidata del centrosinistra Fiorenza Brioni è al 40,6% , mentre il candidato del centrodestra Nicola Sodano è al 35,5%.
Lecco: Virginio Brivio è il sindaco di Lecco Pd, Idv e Sel il 50,22% contro il 44,20% del candidato di Pdl e Lega mentre il candidato dell'Udc Marco Cariboni è al 2,93% e Giuseppe Pogliani lista civica al 2,62% dei voti.
Venezia: Giorgio Orsoni del centrosinistra è sindaco di Venezia con il 51,13% dei voti, il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha avuto il 42,6% dei voti, restando sconfitto, lo vorranno ancora come ministro di ferro.
Mantova - il candidata del centrosinistra Fiorenza Brioni è al 40,6% , mentre il candidato del centrodestra Nicola Sodano è al 35,5%.
29/3 Il degrado archeologico e lo sperpero di risorse (Arduino Rossi)
L'Associazione Nazionale Archeologi ha fatto le sue gravi valutazioni: “Al di là dei danni provocati dal crollo, alla Domus Aurea si è sfiorata la tragedia. L'ambiente crollato e' stato frequentato fino a pochi giorni fa da colleghi archeologi alle prese con la schedatura di reperti”.
Il presidente dell'associazione, Cevoli vuole interventi immediati per il palazzo di Nerone: “Alcuni avevano notato e segnalato le infiltrazioni, ma non sono stati presi in considerazione. E' gravissimo che questo monumento continui a essere in uno stato di degrado”.
La Domus Aurea potrebbe essere un grande investimento, ma ancora si preferisce lasciare che crolli: il nostro patrimonio storico, artistico, archeologico potrebbe diventare una fonte di ricchezza per il Paese, ma continua ad esistere la cultura dello spreco e del degrado.
Il presidente dell'associazione, Cevoli vuole interventi immediati per il palazzo di Nerone: “Alcuni avevano notato e segnalato le infiltrazioni, ma non sono stati presi in considerazione. E' gravissimo che questo monumento continui a essere in uno stato di degrado”.
La Domus Aurea potrebbe essere un grande investimento, ma ancora si preferisce lasciare che crolli: il nostro patrimonio storico, artistico, archeologico potrebbe diventare una fonte di ricchezza per il Paese, ma continua ad esistere la cultura dello spreco e del degrado.
29/3 In Francia torna il burqa (Teresa Togni)
Il Consiglio di Stato francese non ammette il pdl che vieta in assoluto di portare il burqa in Francia nei luoghi pubblici: “Questo dispositivo non troverebbe fondamenti giuridici incontestabili”.
Il premier Fillon desiderava che”il divieto generale di velo integrale fosse il più ampio possibile....”
Ora tutto è in dubbio in Francia: per certi politici e giuristi europei il burqa non è un simbolo di tortura, ma solo un abito qualsiasi.
Io li invito ad indossarlo qualche volta, per chiarirsi le idee.
Il premier Fillon desiderava che”il divieto generale di velo integrale fosse il più ampio possibile....”
Ora tutto è in dubbio in Francia: per certi politici e giuristi europei il burqa non è un simbolo di tortura, ma solo un abito qualsiasi.
Io li invito ad indossarlo qualche volta, per chiarirsi le idee.
29/3 Al Cie un'altra rivolta di immigati, che pagheranno i cittadini italiani (Angelo Ruben)
Al Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria, a Roma c'è stata una rivolta degli immigrati in corso di espulsione e di identificazione.
I danni sono stati di migliaia di euro: sono stati distrutti materassi e suppellettili.
Il tutto è accaduto dopo un tentativo di evasione.
Si vede che le elezioni hanno dato alla testa pure loro e dopo gli entusiasmi di qualche membro del Pd credevano che si sarebbero aperte le porte anche per loro.
I danni sono stati di migliaia di euro: sono stati distrutti materassi e suppellettili.
Il tutto è accaduto dopo un tentativo di evasione.
Si vede che le elezioni hanno dato alla testa pure loro e dopo gli entusiasmi di qualche membro del Pd credevano che si sarebbero aperte le porte anche per loro.
29/3 La lega vince e Silvio ringrazia (Arduino Rossi)
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e la via delle riforme, dopo le elezioni: “L'alleanza Pdl-Legasi conferma una robusta forza di cambiamento nelle regioni più importanti, garanzia del rinnovamento e della modernizzazione del Paese".
Silvio ringrazia gli elettori e chi ancora crede in lui: "…..che ci hanno sostenuto nonostante la terribile campagna di calunnie e di diffamazioni degli ultimi due mesi".
Silvio è quasi contento, poteva andar molto peggio per lui: per sua fortuna ha un partito che raccoglie il malcontento e poi mantiene l'appoggio al governo.
Questo è uno dei misteri della politica italiana.
Silvio ringrazia gli elettori e chi ancora crede in lui: "…..che ci hanno sostenuto nonostante la terribile campagna di calunnie e di diffamazioni degli ultimi due mesi".
Silvio è quasi contento, poteva andar molto peggio per lui: per sua fortuna ha un partito che raccoglie il malcontento e poi mantiene l'appoggio al governo.
Questo è uno dei misteri della politica italiana.
29/3 E’ morto Nicola Arigliano (Luigi Rossi)
Il cantante jazz Nicola Arigliano è morto a 87 anni.
Viveva a Calimera, in provincia di Lecce, in un istituto per anziani: era ricoverato da 4 anni.
Ebbe diversi successi , in particolare negli anni Cinquanta: "Solo un giorno ti dirò", "Amorevole", "I sing ammore", "My wonderful bambina".
Dopo Canzonissima del 1958, presentata da Lelio Luttazzi, ebbe il suo momento di successo: Arigliano cantò pure con Mina.
Viveva a Calimera, in provincia di Lecce, in un istituto per anziani: era ricoverato da 4 anni.
Ebbe diversi successi , in particolare negli anni Cinquanta: "Solo un giorno ti dirò", "Amorevole", "I sing ammore", "My wonderful bambina".
Dopo Canzonissima del 1958, presentata da Lelio Luttazzi, ebbe il suo momento di successo: Arigliano cantò pure con Mina.
29/3 Per falsi contratti a clandestini ci sono stati 9 arresti (Michele Belotti)
Erano italiani e cinesi, operavano a Trento, ma la polizia di stato li ha individuati e catturati: procuravano falsi contratti di lavoro per clandestini con pagamenti di 2mila a 4mila euro per false badanti.
I cinesi invece dovevano pagare 10mila ai 15mila euro per falsi contratti di lavoro.
Si vede che dietro la politica dell’accoglienza e alle spalle di molti sostenitori della necessità di lavoratori clandestini, oltre allo sfruttamento, c’è pure il crimine.
Siamo certi che questa sia accoglienza verso gli stranieri?
I cinesi invece dovevano pagare 10mila ai 15mila euro per falsi contratti di lavoro.
Si vede che dietro la politica dell’accoglienza e alle spalle di molti sostenitori della necessità di lavoratori clandestini, oltre allo sfruttamento, c’è pure il crimine.
Siamo certi che questa sia accoglienza verso gli stranieri?
29/3 In Daghestan ci sono stati 2 morti per un attentato (Paolo Rossi)
Nella città di Kizlyar, in Daghestan, una regione della Russia, nel Caucaso settentrionale: la bomba è esplosa in un cinema e probabilmente fa parte di quel terrorismo indipendentista e islamico della regione caucasica.
Il terrorismo sino ad oggi ha rafforzato chi è nemico dei gruppi indipendentisti, provocando e giustificando la repressione sconsiderato su tutta la popolazione civile e talvolta pure la pulizia etnica.
Il terrorismo sino ad oggi ha rafforzato chi è nemico dei gruppi indipendentisti, provocando e giustificando la repressione sconsiderato su tutta la popolazione civile e talvolta pure la pulizia etnica.
29/3 I vescovi collaborano con i PM (Angelo Ruben)
I vescovi della Cei sono determinati a lottare al vizietto nella Chiesa: “…. sgomento, senso di tradimento e rimorso per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa ……… l'esigenza di un'accurata selezione dei candidati al sacerdozio, vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale".
oltre che spirituale".
La Cei poi conferma la solidarietà al papa, Benedetto XVI per gli attacchi contro la sua Persona.
Ora tocca ai laici: l’omertà sulla pedofilia è stata generale e generalizzata da sempre e riguarda tutti i settori della società.
oltre che spirituale".
La Cei poi conferma la solidarietà al papa, Benedetto XVI per gli attacchi contro la sua Persona.
Ora tocca ai laici: l’omertà sulla pedofilia è stata generale e generalizzata da sempre e riguarda tutti i settori della società.
29/3 Si pagava il passaggio per giungere al campo Rom (Teresa Togni)
Volevano il pagamento di "pedaggio" di 100 euro al mese l’attraversamento di una strada sterrata: erano tre giovani Roma, tre fratelli di 15, 17 e 20 anni, con il cugino 28enne a imporre il taglieggiamento.
Intere famiglie Rom dovevano, per raggiungere il loro campo abusivo, dovevano accettare questa “tassa illecita” altrimenti erano minacciavano di distruzione e incendio delle loro abitazioni di fortuna.
Si vede che tra i più miseri c’è una legge non scritta, del più forte sul più debole: la legalità quindi protegge pure gli zingari e non li opprime, come loro ritengono.
Intere famiglie Rom dovevano, per raggiungere il loro campo abusivo, dovevano accettare questa “tassa illecita” altrimenti erano minacciavano di distruzione e incendio delle loro abitazioni di fortuna.
Si vede che tra i più miseri c’è una legge non scritta, del più forte sul più debole: la legalità quindi protegge pure gli zingari e non li opprime, come loro ritengono.
29/3 Napoli, arresti nel clan Casalesi-Zagaria (Barbara Valota)
La Squadra mobile della Polizia di Napoli con i carabinieri del Ros hanno arrestato 15 presunti camorristi: sono affiliati al clan Casalesi-Zagaria.
Sono stati catturati alcuni imprenditori il padre e il fratello del boss latitante Michele Zagaria: i reati di associazione di stampo mafioso ed estorsione.
Inoltre sono stati beni per 30 milioni di euro, frutto di illeciti legati al clan camorristico.
Sono stati catturati alcuni imprenditori il padre e il fratello del boss latitante Michele Zagaria: i reati di associazione di stampo mafioso ed estorsione.
Inoltre sono stati beni per 30 milioni di euro, frutto di illeciti legati al clan camorristico.
29/3 Elisa Claps, la scientifica va ancora in Chiesa (Arduino Rossi)
La polizia è tornata nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza: i rilievi proseguono e per ora solo la famiglia, per voce del loro perito di parte, ha assicurato che Elisa Claps sia stata violentata prima dell’omicidio.
Le voci si susseguono, ma l’unica pista sembra che prosegua senza intoppi. La famiglia indica l’unico indiziato come colpevole, ma la magistratura attende altri elementi.
Le voci si susseguono, ma l’unica pista sembra che prosegua senza intoppi. La famiglia indica l’unico indiziato come colpevole, ma la magistratura attende altri elementi.
29/3 In Afghanistan altro attentatori un kamikaze (Angelo Mistri)
Sono 17 i morti per il suicidio omicidio di un kamikaze in Afghanistan, nella provincia di Helmand, a sud di Kabul.
La Tv araba "Al Jazeera" sostiene che ci potrebbero essere altri morti: l’attentatore era su una motocicletta e si è posto accanto a funzionari governativi che distribuivano aiuti alla popolazione.
I feriti sono 15.
Ci si chiede perché la popolazione afgana accetti impunemente questi criminali e non reagisca, aiutando le autorità in tutti i modi, dando loro la caccia, denunciando pure chi istiga e collabora con i terroristi.
La Tv araba "Al Jazeera" sostiene che ci potrebbero essere altri morti: l’attentatore era su una motocicletta e si è posto accanto a funzionari governativi che distribuivano aiuti alla popolazione.
I feriti sono 15.
Ci si chiede perché la popolazione afgana accetti impunemente questi criminali e non reagisca, aiutando le autorità in tutti i modi, dando loro la caccia, denunciando pure chi istiga e collabora con i terroristi.
29/3 La Serbia denuncia il massacro di Srebrenica (Mecca Elisa)
Il parlamento serbo, dopo 15 anni dal massacro di Srebrenica, condanna, questa azione criminale che ha portato all’uccisione di 8mila mussulmani nel luglio 1995.
Responsabili furono le truppe del generale Ratko Mladic, tuttora ricercato dal tribunale dell'Aja per crimini di guerra.
La decisione di condannare tale massacro servirà alla Serbia a farsi perdonare dalla comunità internazionale, come l’Ue.
Responsabili furono le truppe del generale Ratko Mladic, tuttora ricercato dal tribunale dell'Aja per crimini di guerra.
La decisione di condannare tale massacro servirà alla Serbia a farsi perdonare dalla comunità internazionale, come l’Ue.
31/3 L'inflazione: cresce del1,4% a marzo su base annua (Gustavo Longhi)
L’Istat fornisce i dati dell’inflazione: a marzo è aumentata del +1,4% annuo e del +1,2% su febbraio.
I consumi aumentano dello 0,3%. Il +1,4% è il dato più alto dal febbraio 2009.
I dati per settore segnano: trasporti (+1,1%), abitazione, acqua,elettricità e combustibili (+0,4%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%).
Certamente ha pesato l’aumento del costo della benzina, che dovrebbe essere messa in competizione con forme alternative di energetiche, come idrogeno e Energia Elettrica.
I consumi aumentano dello 0,3%. Il +1,4% è il dato più alto dal febbraio 2009.
I dati per settore segnano: trasporti (+1,1%), abitazione, acqua,elettricità e combustibili (+0,4%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%).
Certamente ha pesato l’aumento del costo della benzina, che dovrebbe essere messa in competizione con forme alternative di energetiche, come idrogeno e Energia Elettrica.
30 mar 2010
29/3 Bersani vuole le riforme (Arduino Rossi)
Il segretario del PD Bersani vuole trattare e lancia un timido invito: “Il governo indichi la strada, il Pd è pronto a sedersi al tavolo per risolvere i problemi dei cittadini”.
Bersani lo fa solo per il Paese: “Non siamo per il presidenzialismo, ma per rafforzare il sistema parlamentare. Restiamo dell'idea che si debba partire dalla bozza Violante. Ma io sento l'urgenza di rispondere al disagio economico e sociale del Paese”.
Bersani deve parlare di riforme, lo deve fare perché non c'è alternativa, ma da troppi anni questa seconda Repubblica non vuole uscire dal guado: non è una Repubblica maggioritaria e forse è meglio così.
Ora si vuole un esecutivo forte, con il Presidente eletto direttamente dal popolo, alla francese o alla statunitense.
Non ci sarebbero crisi di governo, né instabilità o rimpasti pericolosi, governi ricattabili, maggioranze sempre in bilico.
Bersani lo fa solo per il Paese: “Non siamo per il presidenzialismo, ma per rafforzare il sistema parlamentare. Restiamo dell'idea che si debba partire dalla bozza Violante. Ma io sento l'urgenza di rispondere al disagio economico e sociale del Paese”.
Bersani deve parlare di riforme, lo deve fare perché non c'è alternativa, ma da troppi anni questa seconda Repubblica non vuole uscire dal guado: non è una Repubblica maggioritaria e forse è meglio così.
Ora si vuole un esecutivo forte, con il Presidente eletto direttamente dal popolo, alla francese o alla statunitense.
Non ci sarebbero crisi di governo, né instabilità o rimpasti pericolosi, governi ricattabili, maggioranze sempre in bilico.
29/3 Riforme e richieste della Lega (Arduino Rossi)
Intanto la Lega pretende, richiede, vuole un federalismo più radicale, con un'autonomia maggiore e il passaggio di molti poteri agli enti locali.
Gianfranco Fini crede nel presidenzialismo da sempre, ma non come Berlusconi.
I gruppi politici di nuova formazione, come il Movimento a 5 Stelle e l'Idv certamente si opporranno con decisioni a riforme che li escludano dalla discussione, a un presidenzialismo, a un federalismo sbilanciato.
Non sono gruppi da sottovalutare né tanto meno da emarginare: rappresentano il movimento nascente di un Paese che si evolve, si deve evolvere per non soccombere.
Gianfranco Fini crede nel presidenzialismo da sempre, ma non come Berlusconi.
I gruppi politici di nuova formazione, come il Movimento a 5 Stelle e l'Idv certamente si opporranno con decisioni a riforme che li escludano dalla discussione, a un presidenzialismo, a un federalismo sbilanciato.
Non sono gruppi da sottovalutare né tanto meno da emarginare: rappresentano il movimento nascente di un Paese che si evolve, si deve evolvere per non soccombere.
29/3 IL Movimento a 5 Stelle di Beppe Grillo (Arduino Rossi)
Hanno sorpreso i vecchi politici e Bersani ha accusato Grillo di aver fatto vincere la lega in Piemonte.
Costoro hanno un nuovo stile di fare politica: più che estremistico il loro modo di agire è legato a un chiacchiericcio, a una polemica esagerata, anche fine a se stessa, con troppe affermazioni, con verità ovvie e tante battute che nulla hanno a che vedere con la realtà.
Il mondo è troppo complicato per essere contenute da queste poche affermazioni così facili da essere banali, quasi infantili.
Io sono certo che questo accordo non ci sarà: non c'è stato in tempi migliori, quando destra e sinistra si parlavano, non ci può essere neppure ora che i processi su Silvio pesano.
Costoro hanno un nuovo stile di fare politica: più che estremistico il loro modo di agire è legato a un chiacchiericcio, a una polemica esagerata, anche fine a se stessa, con troppe affermazioni, con verità ovvie e tante battute che nulla hanno a che vedere con la realtà.
Il mondo è troppo complicato per essere contenute da queste poche affermazioni così facili da essere banali, quasi infantili.
Io sono certo che questo accordo non ci sarà: non c'è stato in tempi migliori, quando destra e sinistra si parlavano, non ci può essere neppure ora che i processi su Silvio pesano.
29/3 Berlusconi e i suoi veri nemici (Arduino Rossi)
Per Silvio i mandanti, gli istigatori dei giudici provengono dalla sinistra, ma forse è più probabile che siano altri i suoi nemici autentici: i rivali in affari, concorrenti in vari mercati finanziari potrebbero essere coloro che odiano veramente Berlusconi.
Forse avrebbe fatto bene a non mostrare il suo volto, quando fondò il suo partito, Forza Italia.
Avrebbe fatto bene a non esporsi troppo nella gestione diretta della cosa pubblica: come imprenditore avrebbe fatto cose buone e belle, infischiandosi dei governi che si susseguono.
Probabilmente sarebbe diventato più ricco e non sarebbe diventato il più amato e odiato uomo d'Italia.
Avrebbe avuto pure più tempo libero per spassarsela nelle sue ville, con amici, con tanta “bella gente”, senza rischiare di essere fotografato.
Forse avrebbe fatto bene a non mostrare il suo volto, quando fondò il suo partito, Forza Italia.
Avrebbe fatto bene a non esporsi troppo nella gestione diretta della cosa pubblica: come imprenditore avrebbe fatto cose buone e belle, infischiandosi dei governi che si susseguono.
Probabilmente sarebbe diventato più ricco e non sarebbe diventato il più amato e odiato uomo d'Italia.
Avrebbe avuto pure più tempo libero per spassarsela nelle sue ville, con amici, con tanta “bella gente”, senza rischiare di essere fotografato.
29/3 Aumenta il gas e cala la luce (Mecca Elisa)
Cala la bolletta della luce costerà un 3,1% in meno, con 13 euro in meno per famiglia all'anno, mentre il gas costerà 3,6% in più, che toglierà mediamente 34 euro a famiglia, quindi le famiglie pagheranno 21 euro in più all'anno, in media.
La logica delle bollette sfugge ai consumatori e non si comprende questi risultati altalenanti, ma forse si dovrebbe lottare per una maggiore concorrenza pure per il settore energetico, anche per il gas e la benzina.
La logica delle bollette sfugge ai consumatori e non si comprende questi risultati altalenanti, ma forse si dovrebbe lottare per una maggiore concorrenza pure per il settore energetico, anche per il gas e la benzina.
29/3 Elisa Claps è stata stuprata (Antonio Rossi)
Il consulente della famiglia della ragazza, Marco Gallo ha confermato qualcosa che in tanti sospettavano: “La violenza sessuale subita da Elisa Claps è un dato sicuro.......è sicuro che il 12 settembre 1993 Danilo Restivo è sicuramente stato con Elisa. Ora bisogna vedere quando e dove l'ha lasciata”.
Intanto continuano le analisi della scientifica nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, in particolare nel sottotetto e nel terzo piano, che era diventato un deposito di materiale da anni.
Ora i dubbi sono tanti e soliti, ovvi e banali.
Perché nessuno ha perlustrato, da cima a fondo, la chiesa di Potenza?
Perché non si è cercato di fare un'indagine seria e un interrogatorio deciso dell'unico sospettato?
I dubbi sono tanti e c'è un po' di sconcerto: sui giornali si parla di complotti, altri di Massoneria, altri di superficialità e negligenza del clero.
Non basterà trovare l'assassino, ma sarà necessario fare chiarezza su eventuali comportamenti “anomali” attorno a questa terribile vicenda.
Intanto continuano le analisi della scientifica nella Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, in particolare nel sottotetto e nel terzo piano, che era diventato un deposito di materiale da anni.
Ora i dubbi sono tanti e soliti, ovvi e banali.
Perché nessuno ha perlustrato, da cima a fondo, la chiesa di Potenza?
Perché non si è cercato di fare un'indagine seria e un interrogatorio deciso dell'unico sospettato?
I dubbi sono tanti e c'è un po' di sconcerto: sui giornali si parla di complotti, altri di Massoneria, altri di superficialità e negligenza del clero.
Non basterà trovare l'assassino, ma sarà necessario fare chiarezza su eventuali comportamenti “anomali” attorno a questa terribile vicenda.
29/3 L'agenzia per i beni sequestrati alla mafia è nata sotto una buona stella (Luigi Rossi)
E' nata l'Agenzia nazionale per l'amministrazione beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata: il Senato ha approvato il DL, con un voto unanime, con la conversione del decreto legge.
Il ministro Maroni ha detto: “Tutte le forze politiche sono unite nel contrasto alla criminalità organizzata' ha detto il ministro dell'Interno”.
Forse tra i nostri senatori e i nostri deputati c'era qualcuno che voleva mostrarsi meno entusiasta, ma alla fine erano tutti d'accordo.
La mafia deve temere veramente lo Stato da oggi?
Il ministro Maroni ha detto: “Tutte le forze politiche sono unite nel contrasto alla criminalità organizzata' ha detto il ministro dell'Interno”.
Forse tra i nostri senatori e i nostri deputati c'era qualcuno che voleva mostrarsi meno entusiasta, ma alla fine erano tutti d'accordo.
La mafia deve temere veramente lo Stato da oggi?
29/3 La Cina si censura e non può più vedere Google (Arduino Rossi)
In tutto “l'impero” cinese non si può contattare Google: è la vendetta idiota dei burocrati cinesi.
Buon sangue non mente e come quel marito che si tagliò le sue doti virili, il c..., per far dispetto alla moglie, così i burosauri cinesi hanno impedito a Goggle, per ora, di essere visto senza censura, scordandosi che le vie di Internet non sono infinite, ma sono tantissime, dimenticandosi che prima o poi Pechino dovrà cedere.
Senza Google non si commercia nel mondo, in questo mondo: non è con un motore d ricerca cinese che possono sperare di trovare clienti in tutto il pianeta.
Ora Google si è ritirato a Hong Kong, ma l'impero dovrà cedere: i burocrati sono stupidi, ma l'evidenza prima o poi la devono scoprire, anche battendoci ripetutamente contro la testa.
Buon sangue non mente e come quel marito che si tagliò le sue doti virili, il c..., per far dispetto alla moglie, così i burosauri cinesi hanno impedito a Goggle, per ora, di essere visto senza censura, scordandosi che le vie di Internet non sono infinite, ma sono tantissime, dimenticandosi che prima o poi Pechino dovrà cedere.
Senza Google non si commercia nel mondo, in questo mondo: non è con un motore d ricerca cinese che possono sperare di trovare clienti in tutto il pianeta.
Ora Google si è ritirato a Hong Kong, ma l'impero dovrà cedere: i burocrati sono stupidi, ma l'evidenza prima o poi la devono scoprire, anche battendoci ripetutamente contro la testa.
29/3 La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino (Prov Bergamo)
PROVINCIA DI BERGAMO
Bergamo,30 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino
L’assessore della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, responsabile per Protezione civile, Politiche montane, Attività giovanili e Polizia provinciale ha incontrato a Bellinzona i responsabili cantonali del servizio manutenzione strade Giovanni Piccolo e della Polizia cantonale reparto del traffico capitano Marco Guscio (Dipartimento del territorio-Repubblica e Canton Ticino).
L’incontro era finalizzato allo scambio di conoscenze e tecniche per la gestione del traffico in occasione di forti nevicate. La provincia di Bergamo ha, infatti, una situazione paragonabile a quella del Cantone Ticino, con un’ampia zona montuosa e una forte urbanizzazione nelle parti pianeggianti del nostro territorio. Le ultime nevicate hanno fortemente rallentato anche nei territori bergamaschi la circolazione, con grave disagio a tutta la popolazione oltre che danno all’economia locale.
“L’incontro mi ha permesso” ha dichiarato l’assessore Carrara “di apprezzare la professionalità del sistema dei servizi cantonali nel gestire le situazioni critiche, sistema dal quale la Provincia può attingere competenze e capacità”.
L’incontro è stato realizzato grazie al sostegno dei Consiglieri di Stato Marco Borradori e Luigi Pedrazzini oltre che del Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Bergamo Lucio Brignoli.
Era presente anche il deputato Norman Gobbi il quale ha sottolineato l’importanza dello scambio delle reciproche esperienze maturate durante gli ultimi inverni per due realtà territoriali con simili problematiche e simili valori.
Bergamo,30 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Provincia di Bergamo in visita nel Canton Ticino
L’assessore della Provincia di Bergamo Fausto Carrara, responsabile per Protezione civile, Politiche montane, Attività giovanili e Polizia provinciale ha incontrato a Bellinzona i responsabili cantonali del servizio manutenzione strade Giovanni Piccolo e della Polizia cantonale reparto del traffico capitano Marco Guscio (Dipartimento del territorio-Repubblica e Canton Ticino).
L’incontro era finalizzato allo scambio di conoscenze e tecniche per la gestione del traffico in occasione di forti nevicate. La provincia di Bergamo ha, infatti, una situazione paragonabile a quella del Cantone Ticino, con un’ampia zona montuosa e una forte urbanizzazione nelle parti pianeggianti del nostro territorio. Le ultime nevicate hanno fortemente rallentato anche nei territori bergamaschi la circolazione, con grave disagio a tutta la popolazione oltre che danno all’economia locale.
“L’incontro mi ha permesso” ha dichiarato l’assessore Carrara “di apprezzare la professionalità del sistema dei servizi cantonali nel gestire le situazioni critiche, sistema dal quale la Provincia può attingere competenze e capacità”.
L’incontro è stato realizzato grazie al sostegno dei Consiglieri di Stato Marco Borradori e Luigi Pedrazzini oltre che del Capo di Gabinetto del Presidente della Provincia di Bergamo Lucio Brignoli.
Era presente anche il deputato Norman Gobbi il quale ha sottolineato l’importanza dello scambio delle reciproche esperienze maturate durante gli ultimi inverni per due realtà territoriali con simili problematiche e simili valori.
29/3 Brunetta, il ministro più amato non ha sfondato a Venezia (Arduino Rossi)
Proprio a Venezia dove, nella regione il Pdl con la Lega ha trionfato, il ministro della Pubblica Amministrazione, il più amato e apprezzato dalla pubblica opinione è stato sconfitto (non uso altri termini nazional-popolari).
Renato ha mantenuto il suo stile sobrio: ''Ho appena chiamato l'amico e collega Giorgio Orsoni per fargli le congratulazioni: a due terzi di voti scrutinati emerge la sua vittoria al primo turno sul sottoscritto con il 51%, e quindi gli ho fatto le congratulazioni. Avrà da me una leale collaborazione, ovviamente, come sempre succede in questi casi''.
Solo a Venezia la Lega perde l'8%, si vede che, forse, non era tutta colpa dei leghisti, ma anche di qualcun altro: a Venezia forse Brunetta non è così popolare.
Ora si attendono le solite battute dei dipendenti pubblici, che non lo amano, ma speravano nella sua elezione a sindaco della città lagunare, per allontanarlo dalla sua missione di ministro d'acciaio.
Renato ha mantenuto il suo stile sobrio: ''Ho appena chiamato l'amico e collega Giorgio Orsoni per fargli le congratulazioni: a due terzi di voti scrutinati emerge la sua vittoria al primo turno sul sottoscritto con il 51%, e quindi gli ho fatto le congratulazioni. Avrà da me una leale collaborazione, ovviamente, come sempre succede in questi casi''.
Solo a Venezia la Lega perde l'8%, si vede che, forse, non era tutta colpa dei leghisti, ma anche di qualcun altro: a Venezia forse Brunetta non è così popolare.
Ora si attendono le solite battute dei dipendenti pubblici, che non lo amano, ma speravano nella sua elezione a sindaco della città lagunare, per allontanarlo dalla sua missione di ministro d'acciaio.
29/3 Banda di ragazzini a Napoli rapinavano cellulari (Arduino Rossi)
L’età varia dai 9, 11, 12 ,sino ai 17 anni oggi la chiamiamo baby gang, ma un tempo erano degli scugnizzi.
A Napoli rapinavano circondando bande di ragazzini, di 14 anni, con coltelli e pistole a gas per pallini di gomma li rapinavano: l’ultimo caso è avvenuto in un bosco di Capodimonte.
I piccoli banditi sono stati fermati da poliziotti a cavallo nel parco: certe micro delinquenze hanno un passato storico, che fanno parte di Napoli da secoli.
Non è folclore, ma triste realtà e degrado sociale.
A Napoli rapinavano circondando bande di ragazzini, di 14 anni, con coltelli e pistole a gas per pallini di gomma li rapinavano: l’ultimo caso è avvenuto in un bosco di Capodimonte.
I piccoli banditi sono stati fermati da poliziotti a cavallo nel parco: certe micro delinquenze hanno un passato storico, che fanno parte di Napoli da secoli.
Non è folclore, ma triste realtà e degrado sociale.
29/3 Antonio Bassolino rinviato a giudizio per peculato (Antonio Rossi)
L’ex presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino è nei pasticci giudiziari: è stato ufficializzato il suo rinvio a giudizio per peculato.
Il gup di Napoli Alabiso dopo l'udienza preliminare per le cosiddette “consulenze d'oro”.Era il tempo delle commissariato straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania: l’accusa è sostenuta dal Pm Novelli.
Era il tempo dell’emergenza rifiuti: non si risolvevano i problemi, ma si pagavano parcelle altissime per consulenze dalla dubbia utilità: erano tempi duri per tutta la Campagna e l’immagine dell’Italia ne uscì offesa.
Forse Bassolino avrebbe fatto bene a dare le dimissioni prima di arrivare alle elezioni, proponendo qualcuno, pure del suo partito,adatto alla situazione.
Il gup di Napoli Alabiso dopo l'udienza preliminare per le cosiddette “consulenze d'oro”.Era il tempo delle commissariato straordinario per la gestione dei rifiuti in Campania: l’accusa è sostenuta dal Pm Novelli.
Era il tempo dell’emergenza rifiuti: non si risolvevano i problemi, ma si pagavano parcelle altissime per consulenze dalla dubbia utilità: erano tempi duri per tutta la Campagna e l’immagine dell’Italia ne uscì offesa.
Forse Bassolino avrebbe fatto bene a dare le dimissioni prima di arrivare alle elezioni, proponendo qualcuno, pure del suo partito,adatto alla situazione.
29/3 L’ultima offensiva della Nato, prima del ritiro? (Paolo Rossi)
Le truppe della Nato assalteranno la roccaforte dei talebani di Kandahar, in Afghanistana, a giugno: lo affermano fonti militari statunitensi.
Sono già in corso azioni militari. Lo ha reso noto una fonte dei militari Usa, parlando in condizione di anonimato.
Il presidente Usa Barack Obama vuole “un impegno militare nella lotta ai talebani, creando allo stesso tempo i presupposti per una maggiore sicurezza e una transizione del potere agli afghani''.
L'Alleanza Atlantica così spera di vincere la resistenza dei talebani, ma i ribelli islamici, dalla durezza eccezionale, non sono una forza armata capace di resistere alla Nata, ma hanno la capacità di nascondersi tra la popolazione, come tutte le forze di guerriglia.
La guerra si vince con una politica sociale, con leggi nuove e moderne, con la liberazione delle donne, tutte cose che in Afghanistan non si vedono, o si notano troppo poco.
Con lo dispiegamento di forme armate si avranno tante vittorie campali inutili: i talebani sanno usare bene il terrorismo.
Sono già in corso azioni militari. Lo ha reso noto una fonte dei militari Usa, parlando in condizione di anonimato.
Il presidente Usa Barack Obama vuole “un impegno militare nella lotta ai talebani, creando allo stesso tempo i presupposti per una maggiore sicurezza e una transizione del potere agli afghani''.
L'Alleanza Atlantica così spera di vincere la resistenza dei talebani, ma i ribelli islamici, dalla durezza eccezionale, non sono una forza armata capace di resistere alla Nata, ma hanno la capacità di nascondersi tra la popolazione, come tutte le forze di guerriglia.
La guerra si vince con una politica sociale, con leggi nuove e moderne, con la liberazione delle donne, tutte cose che in Afghanistan non si vedono, o si notano troppo poco.
Con lo dispiegamento di forme armate si avranno tante vittorie campali inutili: i talebani sanno usare bene il terrorismo.
29/3 Cadaveri di 15 neonati nel fiume cinese (Arduino Rossi)
I corpicini di 15 neonati sono stati rintracciati nel fiume nei pressi di Nining, in Cina: si sospetta che siano stati buttati nel fiume dal personale di un ospedale, che se ne voleva liberare.
Sono tutti neonati e uno solo è un feto, c’è pure l’etichetta del nome della madre,ma non quello dello ospedale, ma i le morti paiono per malattie e aborti.
Non è da escludere che tutto questo sia frutto della politica di pianificazione forzata del paese asiatico, la politica del figlio unico per coppia.
Sono tutti neonati e uno solo è un feto, c’è pure l’etichetta del nome della madre,ma non quello dello ospedale, ma i le morti paiono per malattie e aborti.
Non è da escludere che tutto questo sia frutto della politica di pianificazione forzata del paese asiatico, la politica del figlio unico per coppia.
29/3 Le camicie rosse tailandesi non negoziano più (Antonio Rossi)
Il popolo in piazza, con le camicie rosse, vicino all'ex premier Shinawatra: avversari dell’attuale governo non vogliono più trattare, perché."I negoziati sono completamente falliti …”
Impongo le dimissioni entro 15 giorni dell’attuale governo: le camicie rosse, fedeli a Thaksin scenderanno in piazza, nella capitale il 12 marzo e pretenderanno nuove elezioni.
Intanto i fedeli al governo, i gialli, ogni tanto scendono in piazza pure loro: il rischio di scontri violenti aumenta sempre più.
Impongo le dimissioni entro 15 giorni dell’attuale governo: le camicie rosse, fedeli a Thaksin scenderanno in piazza, nella capitale il 12 marzo e pretenderanno nuove elezioni.
Intanto i fedeli al governo, i gialli, ogni tanto scendono in piazza pure loro: il rischio di scontri violenti aumenta sempre più.
29/3 Attentati a Mosca: la polizia cerca due donne e un uomo (Angelo Ruben)
I morti sono 39 e i feriti in ospedale ancora sono 70.
Le stazioni di Lubjanka e di Park Kultury sono state colpite come simbolo del potere russo, mentre continua la cacci ai sostenitori, complici e fiancheggiatori dei terroristi.
Il sospetto, quasi una certezza, cade sui terroristi islamici del Caucaso: si parla di al-Qaida e altri gruppi affini, ma forse è più una questione tipicamente russa, autonomista, sempre di matrice islamica.
La guerra al terrorismo in futuro sarà sempre più difficile e complessa, perché gli intrighi internazionali si confondono con faccende interne delle nazioni.
Le stazioni di Lubjanka e di Park Kultury sono state colpite come simbolo del potere russo, mentre continua la cacci ai sostenitori, complici e fiancheggiatori dei terroristi.
Il sospetto, quasi una certezza, cade sui terroristi islamici del Caucaso: si parla di al-Qaida e altri gruppi affini, ma forse è più una questione tipicamente russa, autonomista, sempre di matrice islamica.
La guerra al terrorismo in futuro sarà sempre più difficile e complessa, perché gli intrighi internazionali si confondono con faccende interne delle nazioni.
29/3 Fini e l’astensionismo, la lontananza dalla politica (Arduino Rossi)
Gianfranco Fini deve pure lui commentare le ultime elezioni: “ L'elettorato non guarda più alle tradizionali forme di aggregazione politica”.
Il Presidente della Camera fa capire che ha delle idee per le future riforme: “…. occorre essere consapevoli che il principio della centralità del Parlamento va oggi necessariamente coniugato e contemperato con le esigenze della governabilità, della incisività e della rapidità della decisione politica”.
Fini non mancherà di entrare nel dibattito politico, ma si è un po’ troppo scostato al centro e ormai le decisioni passeranno da Bossi e Berlusconi.
Gianfranco Fini, in questa occasione, giocando troppo al centro, non si è dimostrato uno stretega politico particolarmente abile.
Il Presidente della Camera fa capire che ha delle idee per le future riforme: “…. occorre essere consapevoli che il principio della centralità del Parlamento va oggi necessariamente coniugato e contemperato con le esigenze della governabilità, della incisività e della rapidità della decisione politica”.
Fini non mancherà di entrare nel dibattito politico, ma si è un po’ troppo scostato al centro e ormai le decisioni passeranno da Bossi e Berlusconi.
Gianfranco Fini, in questa occasione, giocando troppo al centro, non si è dimostrato uno stretega politico particolarmente abile.
29/3 La Chiesa tedesca ha istituito un telefono antipedofilia (Maria Valota)
Sta per nascere un telefono antipedofilia: ora c’è la caccia al prete pedofilo rischia di diventare una caccia alle streghe.
Colpevoli e presunti tali si confonderanno e alla fine tutto questo farà tanto fumo: a Treviri, 20 preti sono stati accusati di abusi sessuali.
Il vescovo di Treviri, Stephan Ackermann, è "personalmente molto colpito", ma il numero è esagerato e non vorrei che qualcuno voglia approfittare della situazione per avere qualche risarcimento.
L’occasione fa l’uomo ladro e queste presunte vittime di pedofilia del clero perché parlano dopo 30, 40 anche 60anni dopo?
Qualcuno avrà avuto vergogna e ha trovato il coraggio solo oggi, altri invece, credo la maggioranza, sono degli approfittatori.
Colpevoli e presunti tali si confonderanno e alla fine tutto questo farà tanto fumo: a Treviri, 20 preti sono stati accusati di abusi sessuali.
Il vescovo di Treviri, Stephan Ackermann, è "personalmente molto colpito", ma il numero è esagerato e non vorrei che qualcuno voglia approfittare della situazione per avere qualche risarcimento.
L’occasione fa l’uomo ladro e queste presunte vittime di pedofilia del clero perché parlano dopo 30, 40 anche 60anni dopo?
Qualcuno avrà avuto vergogna e ha trovato il coraggio solo oggi, altri invece, credo la maggioranza, sono degli approfittatori.
29/3 Lo stupro nella scuola media di Salò (Teresa Togni)
Il Ministro Gelmini risponde con giusta indignazione in Parlamento: “… fatto di gravità inaudita e inaccettabile".
Il ministro della pubblica istruzione reagisce decisa: "un rapporto dettagliato su quanto realmente accaduto. Bisogna verificare le responsabilità e andare a fondo ……… il ministero è pronto a prendere i dovuti provvedimenti".
I professori hanno le loro responsabilità, ma i nostri ragazzi fanno paura.
Uno stupro di una ragazzina di 12 anni, da parte di ragazzi di 13, 14, 15 anni non hanno più nulla di valido nella testa: sentimenti, emozioni positivi, il senso della compassione sono forse svaniti.
Il grave è che l’avvenimento è capitato nel mezzo di una scolaresca che assisteva e taceva.
Si spera che il fatto venga sminuito, ridotto a poco, o nulla.
Il ministro della pubblica istruzione reagisce decisa: "un rapporto dettagliato su quanto realmente accaduto. Bisogna verificare le responsabilità e andare a fondo ……… il ministero è pronto a prendere i dovuti provvedimenti".
I professori hanno le loro responsabilità, ma i nostri ragazzi fanno paura.
Uno stupro di una ragazzina di 12 anni, da parte di ragazzi di 13, 14, 15 anni non hanno più nulla di valido nella testa: sentimenti, emozioni positivi, il senso della compassione sono forse svaniti.
Il grave è che l’avvenimento è capitato nel mezzo di una scolaresca che assisteva e taceva.
Si spera che il fatto venga sminuito, ridotto a poco, o nulla.
29/3 India, la Sonia Gandhi fa “carriera politica” (Luigi Rossi)
La presidente del partito del Congresso, Sonia Gandhi ottiene una posizione chiave all’interno del governo:, è capo del Consiglio consultivo nazionale.
Dovrà vigilare sui programmi sociali del governo, costatare i risultati positivi o negativi.
Quindi la moglie dell’ultimo Ganghi ottiene un posto di prestigio accanto al premier indiano Manmohan Singh: parteciperà alle riunioni accanto al gabinetto come ministro e potrà proporre leggi per il Parlamento.
Sonia, di origine italiana, ha conquistato la fiducia di un potere politico ostile agli stranieri: significa che il merito conta in India, nonostante le campagne antioccidentali e anticristiane di quel Paese.
Dovrà vigilare sui programmi sociali del governo, costatare i risultati positivi o negativi.
Quindi la moglie dell’ultimo Ganghi ottiene un posto di prestigio accanto al premier indiano Manmohan Singh: parteciperà alle riunioni accanto al gabinetto come ministro e potrà proporre leggi per il Parlamento.
Sonia, di origine italiana, ha conquistato la fiducia di un potere politico ostile agli stranieri: significa che il merito conta in India, nonostante le campagne antioccidentali e anticristiane di quel Paese.
29/3 Bossi è felice come una Pasqua (Angelo Ruben)
Bossi commenta il risultato delle elezioni: “Il PdL ha tenuto davanti ad una Lega scatenata, mentre la sinistra è andata ko".
Bossi si è accorto di un fatto vero e autentico: “… nelle regioni rosse. La sinistra è sparita. I lavoratori l'hanno mandata a quel paese".
La sicurezza e il posto di lavoro stanno alla base della protesta degli elettori: la gente vuole lavoro e uscire alla sera, di stare tranquillo a casa sua.
Chi saprà dare lavoro e tranquillità alle perone vincerà le elezioni: la concorrenza dei disperati, spesso per un posto in nero, spesso ambito dagli extracomunitari, spinge la gente a votare a destra e a mandare al diavolo le tesi sociologiche della sinistra.
I lavoratori stanno abbandonando la sinistra ed è un dramma.
Bossi si è accorto di un fatto vero e autentico: “… nelle regioni rosse. La sinistra è sparita. I lavoratori l'hanno mandata a quel paese".
La sicurezza e il posto di lavoro stanno alla base della protesta degli elettori: la gente vuole lavoro e uscire alla sera, di stare tranquillo a casa sua.
Chi saprà dare lavoro e tranquillità alle perone vincerà le elezioni: la concorrenza dei disperati, spesso per un posto in nero, spesso ambito dagli extracomunitari, spinge la gente a votare a destra e a mandare al diavolo le tesi sociologiche della sinistra.
I lavoratori stanno abbandonando la sinistra ed è un dramma.
29/3 Di Pietro realista e le opposizioni sconfitte (Angelo Ruben)
Di Pietro, IdV ammette che hanno vinto gli altri: “Ha vinto il centrodestra ….. Idv si dimostra dinamico e a fianco dei cittadini ………. da partiti che non riescono ad attrarre l'astensione. Il voto a Grillo è un voto di protesta". Ma "non ha senso parlare di 7 a 5 o 7 a 4. Vincere in Lombardia non è la stessa cosa che vincere in Piemonte o nel Lazio".
Quindi ammette la realtà, con intelligenza e onestà, e cercherà di fare dell’opposizione:Idv è di fatto l’unico partito che conosce l’opposizione e fa opposizione, anche con un pochino di vecchia demagogia e troppa enfasi.
Chi fa opposizione diventa, prima o poi governerà.
Quindi ammette la realtà, con intelligenza e onestà, e cercherà di fare dell’opposizione:Idv è di fatto l’unico partito che conosce l’opposizione e fa opposizione, anche con un pochino di vecchia demagogia e troppa enfasi.
Chi fa opposizione diventa, prima o poi governerà.
29/3 Bossi vuole le riforme e si impone (Michele Belotti)
Bossi si colloca come il perno della situazione politica: "Io sono l'arbitro della situazione. Nel federalismo si può mettere anche il presidenzialismo. Con Berlusconi troviamo sempre l'accordo per definire il federalismo"
Il federalismo per Bossi è una priorità: "La gente lo vuole il più presto possibile, a qualsiasi costo".
Solo il Pdl resiste?
Per Bossi è così: "Il PdL è l'unico partito che ha resistito allo tsunami della Lega".
Ha vinto lui, in un certo senso perché ha percepito il malumore della gente e l’ha dirottato sul suo partito, usandolo, promettendo, facendo qual cosina: la gente vuole sicurezza e aiuti alle famiglie.
Se non ci sarà questo anche la Lega verrà travolta dal malcontento.
Io, se fossi in Bossi, non canterei vittoria.
Il federalismo per Bossi è una priorità: "La gente lo vuole il più presto possibile, a qualsiasi costo".
Solo il Pdl resiste?
Per Bossi è così: "Il PdL è l'unico partito che ha resistito allo tsunami della Lega".
Ha vinto lui, in un certo senso perché ha percepito il malumore della gente e l’ha dirottato sul suo partito, usandolo, promettendo, facendo qual cosina: la gente vuole sicurezza e aiuti alle famiglie.
Se non ci sarà questo anche la Lega verrà travolta dal malcontento.
Io, se fossi in Bossi, non canterei vittoria.
29/3 Polverini vince per un pugno di voti (Angelo Ruben)
Sarà Renata Polverini la nuova presidenza della Regione Lazio, ha esultato: "Ho vinto. I miracoli sono possibili. E' la risposta arrivata dal popolo al di là delle liste. E' una risposta della democrazia. Il popolo ha restituito la democrazia che qualcuno voleva toglierci".
Alla fine ringrazia pure Silvio: "Un grazie va al presidente Berlusconi".
Un altro ringraziamento lo dovrebbe fare alla sua rivale e sconfitta Emma Bonino: senza di lei e le scelte disastrose pre-elettorali del Pd non avrebbe vinto.
“Grazie Emma!”
Alla fine ringrazia pure Silvio: "Un grazie va al presidente Berlusconi".
Un altro ringraziamento lo dovrebbe fare alla sua rivale e sconfitta Emma Bonino: senza di lei e le scelte disastrose pre-elettorali del Pd non avrebbe vinto.
“Grazie Emma!”
29/3 Berlusconi è sereno come un cielo blu (Barbara Valota)
Silvio Berlusconi resta silenzioso e laconico: "Sono sereno come sempre".
Forse è pure triste, ma è sempre sereno, anzi tranquillo: il suo partito ha perso, ma per sua fortuna per il suo allegato principale, La Lega Nord.
Forse gli è andata bene, benissimo: se avesse vinto la componente di Pdl vicino a Gianfranco fini avrebbe rischiato il posto.
La Lega invece si accontenta di …… poco.
Forse è pure triste, ma è sempre sereno, anzi tranquillo: il suo partito ha perso, ma per sua fortuna per il suo allegato principale, La Lega Nord.
Forse gli è andata bene, benissimo: se avesse vinto la componente di Pdl vicino a Gianfranco fini avrebbe rischiato il posto.
La Lega invece si accontenta di …… poco.
29/3 Bersani è addirittura soddisfatto (Antonio Rossi)
Il segretario del Pd, Bersani canta vittoria: "L'inversione di tendenza c'è. Lo si vede dalla conquista della maggioranza delle regioni ….. il partito dimostra di avanzare …..”
Aver perso 4 regioni non è una bella notizia, poi il Piemonte, regalato alla Lega e il Lazio al Pdl sono sconfitte, specialmente se si calcola che solo nel Lazio la sinistra perde nel centro Italia: dovrebbe far riflettere sulle scelte dei nomi che si presentano alle elezioni, certamente Emma Bonino non ha portato fortuna alla sinistra.
Aver perso 4 regioni non è una bella notizia, poi il Piemonte, regalato alla Lega e il Lazio al Pdl sono sconfitte, specialmente se si calcola che solo nel Lazio la sinistra perde nel centro Italia: dovrebbe far riflettere sulle scelte dei nomi che si presentano alle elezioni, certamente Emma Bonino non ha portato fortuna alla sinistra.
29/3 PD: soddisfatti per eventuali problemi della Lega al governo (Mecca Elisa)
Enrico Letta (Pd) nonostante la perdita di 4 regioni esulta un po’: "Siamo 7 a 4. Da queste elezioni emerge che il centrodestra si radicalizza mentre il centrosinistra torna a essere competitivo".
Franceschini ragiona sull’astensione ed è quasi l’unico: "Non è pigrizia ma una scelta consapevole, deve farci riflettere".
Per Rosy Bindi le cose vanno bene: "…..abbiamo invertito il trend negativo delle politiche e delle Europee".
I nostri politici del Pd non hanno capito che hanno perso?
Non vogliono mostrarsi sconfitti?
Forse non hanno ancora capito in quale Paese vivono.
Franceschini ragiona sull’astensione ed è quasi l’unico: "Non è pigrizia ma una scelta consapevole, deve farci riflettere".
Per Rosy Bindi le cose vanno bene: "…..abbiamo invertito il trend negativo delle politiche e delle Europee".
I nostri politici del Pd non hanno capito che hanno perso?
Non vogliono mostrarsi sconfitti?
Forse non hanno ancora capito in quale Paese vivono.
29/3 La polizia libera tre bambini dal padre (Paolo Rossi)
Il Nocs, il reparto della polizia è intervento per togliere al padre i figli, che avrebbe perso con l’affidamento alla madre.
Il tutto è in un appartamento di Paganica, in provincia de L'Aquila.
Il blitz è avvenuto all’alba e i tre fratellini, due gemelli di 5 anni e il fratello maggiore di 9, hanno potuto riabbracciare la mamma: questa situazione è tipica di molte coppie che litigano e i figli subiscono le scelte dei genitori.
Il tutto è in un appartamento di Paganica, in provincia de L'Aquila.
Il blitz è avvenuto all’alba e i tre fratellini, due gemelli di 5 anni e il fratello maggiore di 9, hanno potuto riabbracciare la mamma: questa situazione è tipica di molte coppie che litigano e i figli subiscono le scelte dei genitori.
29 mar 2010
29/3 Elezioni senza i ceti popolari a sinistra, vince l'astensione e la Lega ( Arduino Rossi)
La sinistra senza i ceti popolari cos'è?
Una ammasso di piccoli borghesi, piccoli piccoli che credono nella civiltà di certi popoli, piuttosto di altri, che inseguono miti lontani, fantomatici, che ambiscono a un posto tranquillo da impiegatini, con un pochetto di carriera.
Con questa gente la sinistra vincerà?
Dubito che una coalizione di grillini, con l'Idv e un Di Pietro spesso arrabbiato, contro Silvio ovviamente e un PD che assomiglia sempre più al Partito Radicale anni Settanta, possa vincere qualcosa di serio: li sfido a organizzare una qualsiasi coalizione.
Me li immagino in difficoltà solo per trovare un accordo su generici programmi pre-elettorali.
Una ammasso di piccoli borghesi, piccoli piccoli che credono nella civiltà di certi popoli, piuttosto di altri, che inseguono miti lontani, fantomatici, che ambiscono a un posto tranquillo da impiegatini, con un pochetto di carriera.
Con questa gente la sinistra vincerà?
Dubito che una coalizione di grillini, con l'Idv e un Di Pietro spesso arrabbiato, contro Silvio ovviamente e un PD che assomiglia sempre più al Partito Radicale anni Settanta, possa vincere qualcosa di serio: li sfido a organizzare una qualsiasi coalizione.
Me li immagino in difficoltà solo per trovare un accordo su generici programmi pre-elettorali.
29/3 La Lega e la sconfitta a Nord (della sinistra Arduino Rossi)
La Lega è il secondo partito che canta vittoria, dopo quello senza leader dell'astensione, fatto prevedibile perché aveva giocato sul malcontento popolare e la sicurezza, prima priorità degli italiani.
Un avvenimento insolito si nota invece: la sinistra vince non solo nel centro Italia, ma pure in alcune realtà del Sud come la Puglia, con Nichi Vendola.
Un tempo erano le roccaforti dei lavoratori a Nord che davano i voti alla sinistra: oggi non è più così, ma questo non è un bene.
Non esiste più il partito dei lavoratori?
E' un guaio per un Paese che ha una costituzione, dove si dichiara che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro: il lavoro così non interessa più, neppure dal punto di vista ideologico.
L'estrema sinistra preferisce corteggiare i gruppi di emarginati, di disperati, o gli extracomunitari.
Eppure esistono ancora gli operai: c'è un'Italia che si vergogna delle sue origine contadine, dei padri operai e dei nonni zappatori.
I dati però sono chiari: siamo diventati una nazione industriale, solo in parte, negli anni Sessanta.
Solo nel secondo dopo guerra i contadini smisero di essere la maggioranza assoluta dei lavoratori, scendendo sotto il 50%.
Bossi ha affermato che la sinistra non c'è più nel Nord: non è proprio così, ma i lavoratori non votano più un partito in particolare.
Un avvenimento insolito si nota invece: la sinistra vince non solo nel centro Italia, ma pure in alcune realtà del Sud come la Puglia, con Nichi Vendola.
Un tempo erano le roccaforti dei lavoratori a Nord che davano i voti alla sinistra: oggi non è più così, ma questo non è un bene.
Non esiste più il partito dei lavoratori?
E' un guaio per un Paese che ha una costituzione, dove si dichiara che la nostra è una Repubblica fondata sul lavoro: il lavoro così non interessa più, neppure dal punto di vista ideologico.
L'estrema sinistra preferisce corteggiare i gruppi di emarginati, di disperati, o gli extracomunitari.
Eppure esistono ancora gli operai: c'è un'Italia che si vergogna delle sue origine contadine, dei padri operai e dei nonni zappatori.
I dati però sono chiari: siamo diventati una nazione industriale, solo in parte, negli anni Sessanta.
Solo nel secondo dopo guerra i contadini smisero di essere la maggioranza assoluta dei lavoratori, scendendo sotto il 50%.
Bossi ha affermato che la sinistra non c'è più nel Nord: non è proprio così, ma i lavoratori non votano più un partito in particolare.
29/3 Le regionali con vincitori, ma non trionfatori (Arduino Rossi)
Sono 13 le regioni dove si rinnovano i governatori: 11 erano del centro sinistra, due del centrodestra.
Oggi Lombardia, Calabria, Campania vanno alla destra, 7 vanno al centro sinistra (Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Liguria, Basilicata, Marche e Umbria).
Si stanno attendendo i risultati definitivi per Lazio e Piemonte, ma tutto promette un finale difficile con polemiche, specialmente per il Lazio, regione contesa già prima delle elezioni con carte da bollo e ricorsi al Tar.
Questo è il magro esito di queste elezioni difficili, che ci ha annoiato per tutta la campagna elettorale con conta di firme valide e non valide, con timbri e discussioni infinite.
La Costituzione è stata chiamata e richiamata più volte in causa: si accusava di essere dei traditori, dei rinnegati dei padri costituenti, con la contro accusa di essere dei fascisti di sinistra.
Il gioco alla fine ha stancato gli italiani che hanno disertato le urne, fatto insolito per un popolo come il nostro, passionario e sempre pronto a discutere di politica, di calcio, le due passioni principali della nostra nazione.
Oggi Lombardia, Calabria, Campania vanno alla destra, 7 vanno al centro sinistra (Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Liguria, Basilicata, Marche e Umbria).
Si stanno attendendo i risultati definitivi per Lazio e Piemonte, ma tutto promette un finale difficile con polemiche, specialmente per il Lazio, regione contesa già prima delle elezioni con carte da bollo e ricorsi al Tar.
Questo è il magro esito di queste elezioni difficili, che ci ha annoiato per tutta la campagna elettorale con conta di firme valide e non valide, con timbri e discussioni infinite.
La Costituzione è stata chiamata e richiamata più volte in causa: si accusava di essere dei traditori, dei rinnegati dei padri costituenti, con la contro accusa di essere dei fascisti di sinistra.
Il gioco alla fine ha stancato gli italiani che hanno disertato le urne, fatto insolito per un popolo come il nostro, passionario e sempre pronto a discutere di politica, di calcio, le due passioni principali della nostra nazione.
28/3 L'astensione vince alle regionali (Arduino Rossi)
Alle elezioni regionali 2010 c'è stata un'affluenza in calo del 64,87% contro il 72,61% del 2005: è il dato peggiore da quando l''Italia è una Repubblica.
In Piemonte si ha avuto un 64,08% (da 71,49%), in Lombardia 65,03% (da 73,75%), in Veneto 66,2% (da 72,35%), in Liguria 60,52% (da 69,45%), in Emilia-Romagna 68,45% (da 77,10%), in Umbria 65,55% (da 74,3%), in Lazio 64,16% (da 75,61%), in Campania 62,46% (da 67,30%), in Basilicata 61,09% (da 66,34), in Toscana è al 61,32% contro il 71,40% del 2005, le Marche sono al 62,8% contro il 71,48%, la Puglia al 51,7%, la Calabria al 57,66%.
In Piemonte si ha avuto un 64,08% (da 71,49%), in Lombardia 65,03% (da 73,75%), in Veneto 66,2% (da 72,35%), in Liguria 60,52% (da 69,45%), in Emilia-Romagna 68,45% (da 77,10%), in Umbria 65,55% (da 74,3%), in Lazio 64,16% (da 75,61%), in Campania 62,46% (da 67,30%), in Basilicata 61,09% (da 66,34), in Toscana è al 61,32% contro il 71,40% del 2005, le Marche sono al 62,8% contro il 71,48%, la Puglia al 51,7%, la Calabria al 57,66%.
29/3 Una piccola speranza per la Colombia (Arduino Rossi)
Il presidente colombiano Alvaro Uribe è disposto a fare scambi di prigionieri con le Farc: gruppo di guerriglieri che detengono il controllo di una parte del territorio.
Da tempo i guerriglieri liberano loro ostaggi senza ricevere nulla in cambio.
Questa volta la mediatrice colombiana Piedad Cordoba ha avvisato che sarebbe stata l'ultima volta che si liberavano dei prigionieri senza avere nulla in cambio.
Uribe così ha deciso di accettare scambi di prigionieri in cambio di militari e altri ostaggi nelle mani delle Farc.
E' un'operazione umanitaria e l'unica condizione è che i prigionieri non tornino a combattere nell'esercito dei guerriglieri.
La pace in Colombia è ancora lontana, ma una soluzione politica del conflitto porterebbe un po' di tregua nel martoriato Paese Sudamericano, che non conosce la pace da decenni.
Le guerre per il narcotraffico, per la guerriglia e la repressione martirizzano da troppi anni il popolo colombiano.
Da tempo i guerriglieri liberano loro ostaggi senza ricevere nulla in cambio.
Questa volta la mediatrice colombiana Piedad Cordoba ha avvisato che sarebbe stata l'ultima volta che si liberavano dei prigionieri senza avere nulla in cambio.
Uribe così ha deciso di accettare scambi di prigionieri in cambio di militari e altri ostaggi nelle mani delle Farc.
E' un'operazione umanitaria e l'unica condizione è che i prigionieri non tornino a combattere nell'esercito dei guerriglieri.
La pace in Colombia è ancora lontana, ma una soluzione politica del conflitto porterebbe un po' di tregua nel martoriato Paese Sudamericano, che non conosce la pace da decenni.
Le guerre per il narcotraffico, per la guerriglia e la repressione martirizzano da troppi anni il popolo colombiano.
29/3 Lilliput, il villaggio creativo 2010 (prov. Bergamo
PROVINCIA DI BERGAMO
UFFICIO STAMPA
Bergamo, 29 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Giunta provinciale del 29 marzo 2010, su proposta dell’assessore alla Cultura Spettacolo Identità e Tradizioni Giovanni Milesi, ha deliberato la partecipazione della Provincia di Bergamo all’iniziativa dedicata ai bambini: “Lilliput, il villaggio creativo 2010”, in programma dal 28 aprile al 2 maggio nel polo fieristico di Bergamo.
La Provincia di Bergamo sarà presente alla Fiera con un proprio Padiglione che verterà sulla Commedia dell’Arte, valorizzando la cultura e la tradizione di Bergamo e provincia.
L’evento, che si ripeterà per le diverse giornate, sarà strutturato in tre situazioni: spettacoli, laboratori e il concorso “Regala un’opera d’arte alla Commedia dell’Arte” o “Raccontami di Arlecchino”.
Per favorire il ricambio di pubblico, gli spettacoli si ripeteranno e alterneranno ai laboratori, seguendo un preciso percorso storico e cronologico.
Maggiori dettagli verranno poi illustrati in prossimità dell’iniziativa.
UFFICIO STAMPA
Bergamo, 29 marzo 2010
COMUNICATO STAMPA
La Giunta provinciale del 29 marzo 2010, su proposta dell’assessore alla Cultura Spettacolo Identità e Tradizioni Giovanni Milesi, ha deliberato la partecipazione della Provincia di Bergamo all’iniziativa dedicata ai bambini: “Lilliput, il villaggio creativo 2010”, in programma dal 28 aprile al 2 maggio nel polo fieristico di Bergamo.
La Provincia di Bergamo sarà presente alla Fiera con un proprio Padiglione che verterà sulla Commedia dell’Arte, valorizzando la cultura e la tradizione di Bergamo e provincia.
L’evento, che si ripeterà per le diverse giornate, sarà strutturato in tre situazioni: spettacoli, laboratori e il concorso “Regala un’opera d’arte alla Commedia dell’Arte” o “Raccontami di Arlecchino”.
Per favorire il ricambio di pubblico, gli spettacoli si ripeteranno e alterneranno ai laboratori, seguendo un preciso percorso storico e cronologico.
Maggiori dettagli verranno poi illustrati in prossimità dell’iniziativa.
29/3 Lombardo e la mafia, l'inchiesta deve fare chiarezza completa (Luigi Rossi)
Raffaele Lombardo Il governatore della Sicilia è sotto inchiesta per eventuali rapporti con la mafia: ''Andiamo avanti con le riforme e il risanamento''.
Raffaele Lombardo si sente tranquillo: ''…..fiducia assoluta nella magistratura, alla quale ci affidiamo per tutelarci da falsità da pattumiera''.
Si difende accusando chi gli vuole male: ''avere bloccato i termo-valorizzatori, che avevano anche un infiltrato di mafia''.
Il leader del Movimento per le Autonomie si dovrà difendere e si spera ci liberi da ogni dubbio.
Raffaele Lombardo si sente tranquillo: ''…..fiducia assoluta nella magistratura, alla quale ci affidiamo per tutelarci da falsità da pattumiera''.
Si difende accusando chi gli vuole male: ''avere bloccato i termo-valorizzatori, che avevano anche un infiltrato di mafia''.
Il leader del Movimento per le Autonomie si dovrà difendere e si spera ci liberi da ogni dubbio.
29/3 L'affluenza è crollata del -8% sul 2005 (Arduino Rossi)
Ha vinto l'astensione le elezioni regionali del 2010
L''affluenza alle elezioni regionali è stata del 64,87% contro il 72,61% del 2005.
In Piemonte ha votato il 64,08% (da 71,49%), Lombardia 65,03% (da 73,75%), Veneto 66,2% (da 72,35%), Liguria 60,52% (da 69,45%), Emilia-Romagna 68,45% (da 77,10%), Umbria 65,55% (da 74,3%), Lazio 64,16% (da 75,61%), Campania 62,46% (da 67,30%), Basilicata 61,09% (da 66,34).
Le Regioni chesi auto gestiscono per i dati i risultati sull'affluenza sono stati: la Toscana è al 61,32% contro il 71,40% del 2005, le Marche sono al 62,8% contro il 71,48%, la Puglia al 51,7%, la Calabria al 57,66%.
13 regioni sono da rinnovare i governatori: 11 erano del centro sinistra, due dal centrodestra.
Oggi Lombardia, Calabria, Campania vanno alla destra, 7 vanno al centro sinistra (Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Liguria, Basilicata, Marche e Umbria) e tre sono da ballottaggio, Lazio, Piemonte.
Dimenticavo, la Lega Nord è il secondo partito, dopo quello dell'astensione che può gioire, mentre tutti gli altri sono stati sconfitti, dagli elettori.
Forse vince chi punta sulla sicurezza, ma in molti non se ne sono ancora accorti.
L''affluenza alle elezioni regionali è stata del 64,87% contro il 72,61% del 2005.
In Piemonte ha votato il 64,08% (da 71,49%), Lombardia 65,03% (da 73,75%), Veneto 66,2% (da 72,35%), Liguria 60,52% (da 69,45%), Emilia-Romagna 68,45% (da 77,10%), Umbria 65,55% (da 74,3%), Lazio 64,16% (da 75,61%), Campania 62,46% (da 67,30%), Basilicata 61,09% (da 66,34).
Le Regioni chesi auto gestiscono per i dati i risultati sull'affluenza sono stati: la Toscana è al 61,32% contro il 71,40% del 2005, le Marche sono al 62,8% contro il 71,48%, la Puglia al 51,7%, la Calabria al 57,66%.
13 regioni sono da rinnovare i governatori: 11 erano del centro sinistra, due dal centrodestra.
Oggi Lombardia, Calabria, Campania vanno alla destra, 7 vanno al centro sinistra (Emilia Romagna, Toscana, Puglia, Liguria, Basilicata, Marche e Umbria) e tre sono da ballottaggio, Lazio, Piemonte.
Dimenticavo, la Lega Nord è il secondo partito, dopo quello dell'astensione che può gioire, mentre tutti gli altri sono stati sconfitti, dagli elettori.
Forse vince chi punta sulla sicurezza, ma in molti non se ne sono ancora accorti.
29/3 Senegalese brucia suocero italiano (Angelo Ruben)
La lite per la separazione è costata troppo al padre di lei: il genero gli ha dato fuoco, ustionandola al 90% della pelle.
Lui è un senegalese sposata con una 37enne impiegata: il tutto è avvenuto a Borgo di Terzo (Bergamo)
Era in corso la lite per la separazione e d'avanti alla moglie del suocero di 57 anni, alla figlia di 27 anni studentessa, al figlio della coppia multietnica di un anno, il genero ha pensato bene di chiudere la discussione dando fuoco all'uomo.
Poi ha tentato di suicidarsi, ma non è riuscito nel suo intento: è stato arrestato e denunciato per tentato omicidio.
L'unico commento che si può fare, alla faccia di tutti i buonisti, che certe belle “storie d'amore” multietniche spesso finiscono male, molto male.
E' un vero peccato, ma intanto i sociologi avranno un caso in più da studiare, buon lavoro ragazzi: intanto voi analizzate nei vostri laboratori asettici, mentre altri pagano sulla lor pelle certe scelte sciagurate, facili, facili, buoniste e ….......
Lui è un senegalese sposata con una 37enne impiegata: il tutto è avvenuto a Borgo di Terzo (Bergamo)
Era in corso la lite per la separazione e d'avanti alla moglie del suocero di 57 anni, alla figlia di 27 anni studentessa, al figlio della coppia multietnica di un anno, il genero ha pensato bene di chiudere la discussione dando fuoco all'uomo.
Poi ha tentato di suicidarsi, ma non è riuscito nel suo intento: è stato arrestato e denunciato per tentato omicidio.
L'unico commento che si può fare, alla faccia di tutti i buonisti, che certe belle “storie d'amore” multietniche spesso finiscono male, molto male.
E' un vero peccato, ma intanto i sociologi avranno un caso in più da studiare, buon lavoro ragazzi: intanto voi analizzate nei vostri laboratori asettici, mentre altri pagano sulla lor pelle certe scelte sciagurate, facili, facili, buoniste e ….......
29/3 Individuata la proteina che causa crisi epilettica (Arduino Rossi)
E' una scoperta tutta italiana: dei nostri validi ricercatori hanno individuato la proteina che provoca le crisi epilettiche.
Lo studio è dell'Istituto Mario Negri: alcuni farmaci spegnerebbero gli effetti della proteina in questione o dei suoi ricettori, spegnendo la sensibilità delle cellule nervose responsabili degli attacchi epilettici.
Lo studio è dell'Istituto Mario Negri: alcuni farmaci spegnerebbero gli effetti della proteina in questione o dei suoi ricettori, spegnendo la sensibilità delle cellule nervose responsabili degli attacchi epilettici.
29/3 Ecco che arrivano, lettera di minaccia a Bagnasco e ai vescovi (Barbara Valota)
Una lettera è stata inviata alla Curia arcivescovile di Genova, spedita da Genova Brignole: il contenuto è un capolavoro della “letteratura anonima”, quella che va per la maggiore tra la gente che vive nell'ombra o si cela dietro una carica politica, o altro.
Il cardinale Bagnasco è stato minacciato e insultato da un “eroe” delle lettere anonime: il “coraggioso” si è ispirato ai commenti giornalistici soliti che appaiono sulla stampa mondiale e così è passato all'azione.
Così, dopo le calunnie, i teoremi accusatori fantomatici ora la Chiesa, a tutti i livelli, deve subire gli insulti dei codardi dalla penna facile: intendo tutti i vigliacchi che si celano dietro l'anonimato e non solo.
Il cardinale Bagnasco è stato minacciato e insultato da un “eroe” delle lettere anonime: il “coraggioso” si è ispirato ai commenti giornalistici soliti che appaiono sulla stampa mondiale e così è passato all'azione.
Così, dopo le calunnie, i teoremi accusatori fantomatici ora la Chiesa, a tutti i livelli, deve subire gli insulti dei codardi dalla penna facile: intendo tutti i vigliacchi che si celano dietro l'anonimato e non solo.
29/3 Arrestato perché abusava i chierichetti (Antonio Rossi)
E' stato arrestato il capo dei chierichetti di Varna, un borgo di 4 mila abitanti in valle Isarco: l'accusa è violenza sessuale su minori, con produzione e detenzione di materiale . Contestate anche produzione e detenzione di materiale pedo-pornografico.
E' un giovane di 28 anni, agiva tra associazioni giovanili: i fatti riguardano il periodo tra il 2006 al 2009 , le vittime avevano dai 11 ai 14 anni.
E' un giovane di 28 anni, agiva tra associazioni giovanili: i fatti riguardano il periodo tra il 2006 al 2009 , le vittime avevano dai 11 ai 14 anni.
29/3 Stupro alle medie inferiori (Angelo Ruben)
A Salò, nel bresciano due ragazzi di 14 e 15 sono stati arrestati per stupro in classe di una loro compagna, durante le lezioni.
Un altro minorenne invece non è stato arrestato perchédi età inferiore ai 14 anni: la ragazzina aveva 12 anni.
L'incomprensibile e sorprendente sta nel fatto che gli insegnanti non si sono accorti di nulla: 12 compagni facevano da scudo, assistendo al fatto come spettatori.
L'orrore sta in una vicenda terribile, avvenuta a scuola, mentre tutti i compagni assecondavano ciò che capitava.
Le famiglie degli accusati come reagiranno?
Parleranno ancora di bravata?
Io sono del parere che, nel caso di accondiscendenza da parte dei genitori, si debba applicare il reato di favoreggiamento reale o morale, comunque richiedere il pagamento dei danni alle famiglie, comunque denunciare, nei casi di dichiarazioni troppo spinte, per istigazione a delinquere, papà, mamme e zii che si permettono certe affermazioni.
Certe interviste non si devono più sentire: le vittime non si devono confondere con gli accusatori.
Un altro minorenne invece non è stato arrestato perchédi età inferiore ai 14 anni: la ragazzina aveva 12 anni.
L'incomprensibile e sorprendente sta nel fatto che gli insegnanti non si sono accorti di nulla: 12 compagni facevano da scudo, assistendo al fatto come spettatori.
L'orrore sta in una vicenda terribile, avvenuta a scuola, mentre tutti i compagni assecondavano ciò che capitava.
Le famiglie degli accusati come reagiranno?
Parleranno ancora di bravata?
Io sono del parere che, nel caso di accondiscendenza da parte dei genitori, si debba applicare il reato di favoreggiamento reale o morale, comunque richiedere il pagamento dei danni alle famiglie, comunque denunciare, nei casi di dichiarazioni troppo spinte, per istigazione a delinquere, papà, mamme e zii che si permettono certe affermazioni.
Certe interviste non si devono più sentire: le vittime non si devono confondere con gli accusatori.
29/3 Mosca, Caucaso e terrorismo indipendentista. (Angelo Ruben)
Il capo dei Servizi di sicurezza russi (Fsb) Bortnikov sostiene che la matrice del duplice attentato alla metropolitana di Mosca sia di origine caucasica.
Il presidente Medvedev parla di risposta dura contro i terroristi.
Le donne kamikaze provenivano dal Caucaso del Nord: è stato utilizzato dell’esplosivo exogene, come in altri attentati dei terroristi provenienti dal Caucaso.
Ora, dopo decenni di cultura laica e atea del comunismo, pare proprio che il pensiero islamico del suicidio per il paradiso non sia stato debellato: la lotta al terrorismo passa come lotta all’irrazionalità, pure tra le nostre sette balorde che infestano l’Occidente.
Mi scordavo, pure sui mass-media, sempre più legati a discorsi contraddittori, insensati, irrazionali, talvolta pure illogici.
Il terrorismo si vince con la santa razionalità occidentale: chi si uccide e provoca la morte di innocenti non può sperare in alcun paradiso.
Il presidente Medvedev parla di risposta dura contro i terroristi.
Le donne kamikaze provenivano dal Caucaso del Nord: è stato utilizzato dell’esplosivo exogene, come in altri attentati dei terroristi provenienti dal Caucaso.
Ora, dopo decenni di cultura laica e atea del comunismo, pare proprio che il pensiero islamico del suicidio per il paradiso non sia stato debellato: la lotta al terrorismo passa come lotta all’irrazionalità, pure tra le nostre sette balorde che infestano l’Occidente.
Mi scordavo, pure sui mass-media, sempre più legati a discorsi contraddittori, insensati, irrazionali, talvolta pure illogici.
Il terrorismo si vince con la santa razionalità occidentale: chi si uccide e provoca la morte di innocenti non può sperare in alcun paradiso.
29/3 Trovata la nave sudcoreana affondata (Mecca Elisa)
Si chiamava "Cheonan" la corvetta di 1.200 tonnellate, affondata nei giorni scorsi per una misteriosa esplosione a bordo: era adagiata a 24 metri di profondità ed è stata raggiunto dalle squadre di sommozzatori di Seul.
Mancano all’appello 46 membri dell’equipaggio.
Per l’affondamento della nave affondata nel Mar Giallo era stata incolpata, in un primo momento, la Corea del Nord, ma poi si era escluso l’affondamento per colpa di un siluro nemico.
Si era rischiato il conflitto armato tra le due Coree.
La tensione è sempre molto alta e la guerra fra Corea del Nord e Corea del Sud porterebbe a una gravissima crisi diplomatica tra Cina e Stati Uniti, se non addirittura una minaccia militare aperta.
Mancano all’appello 46 membri dell’equipaggio.
Per l’affondamento della nave affondata nel Mar Giallo era stata incolpata, in un primo momento, la Corea del Nord, ma poi si era escluso l’affondamento per colpa di un siluro nemico.
Si era rischiato il conflitto armato tra le due Coree.
La tensione è sempre molto alta e la guerra fra Corea del Nord e Corea del Sud porterebbe a una gravissima crisi diplomatica tra Cina e Stati Uniti, se non addirittura una minaccia militare aperta.
29/3 Una bomba ha ucciso una persona in Grecia (Luigi Rossi)
La vittima è un ragazzino di 15 anni di origine afgana: la bomba era di fronte alla scuola per la formazione dei funzionari pubblici, distretto di Patassia, Atene.
Feriti la madre e ragazzina di 10 anni della vittima.
Il ministro greco della Protezione civile, Michalis Chryssohoides, ha detto che era un "ripugnante atto di terrorismo": la violenza in Grecia prosegue, stimolata dalla grave crisi finanziaria, che porterà a gravi sacrifici nel Paese.
Feriti la madre e ragazzina di 10 anni della vittima.
Il ministro greco della Protezione civile, Michalis Chryssohoides, ha detto che era un "ripugnante atto di terrorismo": la violenza in Grecia prosegue, stimolata dalla grave crisi finanziaria, che porterà a gravi sacrifici nel Paese.
29/3 Cardinal Marini ripensa il celibato dei sacerdoti (Teresa Togni)
Cardinal Carlo Maria Martini non crede più nel celibato dei preti: "L'obbligo del celibato per i preti dovrebbe essere ripensato".
I Preti Pedofili consigliano un atteggiamento differente e il Cardinale afferma: “Il giudizio del santo Padre è chiaro oggi, nel momento in cui il nostro compito nei confronti dei giovani e gli abusi contro di loro così scandalosamente si contraddicono, dobbiamo cercare nuove strade".
Ridiscutere la sessualità secondo i principi della nuova epoca: "Le questioni di fondo della sessualità vanno ripensate alla base del dialogo con le nuove generazioni,dovremmo porci delle questioni di base per riconquistare la fiducia perduta".
Che peccato che questi argomenti siano usciti nel momento sbagliato: Martini è un uomo colto e intelligente, ma poteva evitare di esprimersi in questo momento così difficile.
Pare che voglia dare argomenti ai nemici della Chiesa, poteva evitare poi un cedimento alle mode culturali del momento.
E’ un piccolo scivolone del Cardinal Marini questo?
I Preti Pedofili consigliano un atteggiamento differente e il Cardinale afferma: “Il giudizio del santo Padre è chiaro oggi, nel momento in cui il nostro compito nei confronti dei giovani e gli abusi contro di loro così scandalosamente si contraddicono, dobbiamo cercare nuove strade".
Ridiscutere la sessualità secondo i principi della nuova epoca: "Le questioni di fondo della sessualità vanno ripensate alla base del dialogo con le nuove generazioni,dovremmo porci delle questioni di base per riconquistare la fiducia perduta".
Che peccato che questi argomenti siano usciti nel momento sbagliato: Martini è un uomo colto e intelligente, ma poteva evitare di esprimersi in questo momento così difficile.
Pare che voglia dare argomenti ai nemici della Chiesa, poteva evitare poi un cedimento alle mode culturali del momento.
E’ un piccolo scivolone del Cardinal Marini questo?
29/3 Sarà una donna a indagare sui preti pedofili in Austria (Maria Valota)
L'ex governatore della regione della Stiria Waltraud Klasnic, una donna, indagherà sugli abusi sessuali dei preti.
Lo ha deciso l'arcivescovo di Vienna, Schoenborn:. "Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa e affidarle a un rappresentante indipendente delle vittime".
Così si allontaneranno i dubbi che riguardano la Chiesa e il giudizio di “parte” da parte degli uomini con l’abito talare.
Lo scandalo continua, ma ormai è più un’opera dei media mondiali, guidati da ….laici, ma non troppo.
Si vede che non piacciono le scelte di Benedetto XVI in campo sociale.
Lo ha deciso l'arcivescovo di Vienna, Schoenborn:. "Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa e affidarle a un rappresentante indipendente delle vittime".
Così si allontaneranno i dubbi che riguardano la Chiesa e il giudizio di “parte” da parte degli uomini con l’abito talare.
Lo scandalo continua, ma ormai è più un’opera dei media mondiali, guidati da ….laici, ma non troppo.
Si vede che non piacciono le scelte di Benedetto XVI in campo sociale.
29/3 Obama a Kabul, contento, ma non troppo (Paolo Rossi)
Barack Obama a Kabul vede dei progressi, ma non basta.
Invierà altri 30mila soldati, che porteranno i militari impegnati a 100mila per gli statunitensi e 40mila per gli alleati.
Obama ha incontrato Karza, l’ha ringraziato per i progressi, ma vuole maggior lotta contro corruzione e contro la produzione di oppio.
L’Afghanistan resta sempre il punto debole dell’eredità del presidente Usa: la pace nella regione è faticosa.
Invierà altri 30mila soldati, che porteranno i militari impegnati a 100mila per gli statunitensi e 40mila per gli alleati.
Obama ha incontrato Karza, l’ha ringraziato per i progressi, ma vuole maggior lotta contro corruzione e contro la produzione di oppio.
L’Afghanistan resta sempre il punto debole dell’eredità del presidente Usa: la pace nella regione è faticosa.
29/3 Bombe alle stazioni del metrò a Mosca (Margherita Longhi)
Due esplosioni in due stazioni del metrò di Mosca Lubianka e Park Kulturi: i morti, dato provvisorio, sono 41.
Si sospetta che l’esplosione sia dovuta a due kamikaze, si sospetta che siano donne.
I morti e i feriti erano sui vagoni e sulle piattaforme.
Ora sarà da stabilire chi è stato, ma già si sospetta la pista cecena: l’uso di donne Kamikaze indicherebbe qualche gruppo indipendentista ceceno.
Si sospetta che l’esplosione sia dovuta a due kamikaze, si sospetta che siano donne.
I morti e i feriti erano sui vagoni e sulle piattaforme.
Ora sarà da stabilire chi è stato, ma già si sospetta la pista cecena: l’uso di donne Kamikaze indicherebbe qualche gruppo indipendentista ceceno.
29/3 Mosca, si valuta l’ipotesi terroristica (Teresa Valota)
Dovrebbero essere attentatori kamikaze, facilmente donne, i responsabili diretti degli attentati alle stazioni della metropolitana di Mosca: oltre ai 41 morti i feriti sono a decine.
L’inchiesta prosegue su questa linea e porterà altre reazioni dure contro i ceceni e le opposizioni.
Pare che, per ora, non ci siano vittime italiane: la Farnesina, in contatto con la nostra ambasciata a Mosca.
L’inchiesta prosegue su questa linea e porterà altre reazioni dure contro i ceceni e le opposizioni.
Pare che, per ora, non ci siano vittime italiane: la Farnesina, in contatto con la nostra ambasciata a Mosca.
29/3 Due rumeni truffavano le banche (Adolfo Longhi)
Lui aveva 25 anni, lei 32 anni: si sostituivano a persone ignare e aprivano conti correnti in banche e poste, facevano arrivare del denaro, prestiti o altro e poi svanivano.
Sono stati catturati in fragrante in un ufficio postale sull'Aurelia a Roma: lei ha tentato pure di corrompere i carabinieri in borghese che li stavano catturando.
Sono stati catturati in fragrante in un ufficio postale sull'Aurelia a Roma: lei ha tentato pure di corrompere i carabinieri in borghese che li stavano catturando.
29/3 Italia batte Francia, per il formaggio (Antonio Rossi)
I formaggi italiani sono sbarcati in Francia: Camembert, Brie e Roquefort hanno perso una fetta di mercato e gli italiani vengono venduti del 10% in più.
Invece i formaggi francesi hanno perso 5, 7%.sul mercato italiano.
Nel 2009 abbiamo esportato il 44,8milioni di chili contro i 39,2 milioni importati: i formaggi ci danno qualche soddisfazione economica.
Invece i formaggi francesi hanno perso 5, 7%.sul mercato italiano.
Nel 2009 abbiamo esportato il 44,8milioni di chili contro i 39,2 milioni importati: i formaggi ci danno qualche soddisfazione economica.
29/3 Il pacco bomba al cavaliere era di materiale innocuo (Gustavo Longhi)
La bomba, inviata alla Lega Nord era stata costruita con materiale non tossico: la bomba esplose davanti a un dipendente postale di Milano
Invece la busta spedita al premier, alla sua villa ad Arcore, non conteneva dell’esplosivo o altro, ma solo, probabilmente della cenere.
La Digos sostiene che i terroristi non volevano colpire per le elezioni, ma approfittare del periodo elettorale per ottenere più clamore sul fatto.
La stagione delle bombe non è terminata ed un attività dannosa alla democrazia, ma i bombaroli non lo sanno: credono di lottare per la …. giustizia e la libertà.
Invece la busta spedita al premier, alla sua villa ad Arcore, non conteneva dell’esplosivo o altro, ma solo, probabilmente della cenere.
La Digos sostiene che i terroristi non volevano colpire per le elezioni, ma approfittare del periodo elettorale per ottenere più clamore sul fatto.
La stagione delle bombe non è terminata ed un attività dannosa alla democrazia, ma i bombaroli non lo sanno: credono di lottare per la …. giustizia e la libertà.
29/3 Elisa Claps, la Chiesa, il vescovo, Restivo (Angelo Mistri)
Il vescovo di Potenza, monsignor Superbo alla Messa delle Palme sulla vicenda di Elisa Claps vuole dare una sua quasi spiegazione: "Soffriamo perché la leale collaborazione della Chiesa non è capita da tutti".
Il tutto per la questione, eventuale, del corpo di elisa a gennaio scorso, non denunciato dal parroco della chiesa della Santissima Trinità di Pescara , Don Ambrogio.
Il fratello Gildo chiede: , "Restivo, unico indagato nella vicenda, dovrebbe tornare,consegnarsi alle autorità, spiegare …"
Ora le indagini proseguono e si attendono risposte, anche dall’unico indagato.
Torni in Italia!
Il tutto per la questione, eventuale, del corpo di elisa a gennaio scorso, non denunciato dal parroco della chiesa della Santissima Trinità di Pescara , Don Ambrogio.
Il fratello Gildo chiede: , "Restivo, unico indagato nella vicenda, dovrebbe tornare,consegnarsi alle autorità, spiegare …"
Ora le indagini proseguono e si attendono risposte, anche dall’unico indagato.
Torni in Italia!
28 mar 2010
29/3 Cala l'affluenza al voto alle 19 di domenica (Mecca Elisa)
Elezioni regionali 2010: 28, 29 marzo 2010.
Il calo è consistente 35,4%, si è perso sette punti di percentuale sul 2005, alle 12 il calo era solo di tre punti.
Ora si spera in un recupero: si ricorda che si può votare anche domani, lunedì 29 marzo dalle ore 7 fino alle ore 15.
Il consiglio che si può dare?
Non lasciarsi tentare dalla delusione e andare a votare: è sempre l'unica arma che abbiamo come cittadini.
Il calo è consistente 35,4%, si è perso sette punti di percentuale sul 2005, alle 12 il calo era solo di tre punti.
Ora si spera in un recupero: si ricorda che si può votare anche domani, lunedì 29 marzo dalle ore 7 fino alle ore 15.
Il consiglio che si può dare?
Non lasciarsi tentare dalla delusione e andare a votare: è sempre l'unica arma che abbiamo come cittadini.
29/3 Attraversare l'autostrada di corsa è una nuova moda? (Arduino Rossi)
La corsa sull'autostrada è sembrato un gioco bello e rischioso per 13 ragazzi in vena di trovate coraggiose: il tutto è avvenuto sulla A7 Milano-Genova all'altezza di Bolzaneto.
I “ragazzini” volevano apparire e si filmavano con i cellulari, poi avrebbero mostrato le loro bravate su You Tube: ovviamente gli automobilisti si sono accorti di questi “spericolati” che attraversavano l'autostrada di corsa.
Ci sono state frenate e si è rischiato pure qualche incidente.
A filmarli hanno pensato anche chi passava sulla A7 e hanno avvisato la polizia stradale: in 13 sono stati fermati e denunciati.
Il gioco costerà a loro qualche provvedimento presso il Tribunale dei Minori: questa volta non ci sono stati né morti, né feriti, ma solo perché hanno avuto una grande fortuna sfacciata.
Ci si augura che nessuno possa imitare i “monelli” e che non diventi mai una moda per immaturi in cerca di esperienze forti, fortissime.
I “ragazzini” volevano apparire e si filmavano con i cellulari, poi avrebbero mostrato le loro bravate su You Tube: ovviamente gli automobilisti si sono accorti di questi “spericolati” che attraversavano l'autostrada di corsa.
Ci sono state frenate e si è rischiato pure qualche incidente.
A filmarli hanno pensato anche chi passava sulla A7 e hanno avvisato la polizia stradale: in 13 sono stati fermati e denunciati.
Il gioco costerà a loro qualche provvedimento presso il Tribunale dei Minori: questa volta non ci sono stati né morti, né feriti, ma solo perché hanno avuto una grande fortuna sfacciata.
Ci si augura che nessuno possa imitare i “monelli” e che non diventi mai una moda per immaturi in cerca di esperienze forti, fortissime.
29/3 apparire a tutti i costi e la menzogna sociale (Arduino Rossi)
Il bullismo è un sistema sempre efficace, ma le azioni contro i portatori di handicap sono ormai già troppo “gettonati”: è meglio cambiare stile e la fantasia nei giovanissimi non manca.
E' però l'esempio che viene dall'alto che manca: visto che i politici sono impegnati nelle elezioni non mi rimane che ricordare quanto sia importante apparire per loro.
Insulti, parolacce, calunnie e mezze verità sputate come bugie fanno vincere le elezioni, quanto meno ti mettono in mostra e ciò significa avere voti in più.
Le parole sono come pietre?
Come macigni che colpiscono le persone e spesso sono vuote all'interno.
Pure un certo stile e la bugia imposta come verità, fa parte della commedia, altrimenti si è traditori perché l'apparenza sta alla base delle relazioni sociali, anche famigliari: si litiga,, ci si odia, ma alla fine fuori, per amici e parenti, si deve tacere e mostrarsi perfetti.
Pubbliche virtù e vizi privati sono delle regole precise della nostra società, dai liberi professionisti, all'ultimo impiegato sino a molti semplici operai, ma più in alto si sta l'apparenza regna e tiranneggia: si rischia pure la denuncia per calunnia se si mostrano le pecche, i buchi, le vergogne delle persone che contano.
A questo punto i 13 ragazzini erano solo degli ingenui, ma avevano tanti maestri: i primi erano e sono tutti i bugiardi sociali, che recitano la loro parte perfetta, da gente che sembra ciò che non è.
E' però l'esempio che viene dall'alto che manca: visto che i politici sono impegnati nelle elezioni non mi rimane che ricordare quanto sia importante apparire per loro.
Insulti, parolacce, calunnie e mezze verità sputate come bugie fanno vincere le elezioni, quanto meno ti mettono in mostra e ciò significa avere voti in più.
Le parole sono come pietre?
Come macigni che colpiscono le persone e spesso sono vuote all'interno.
Pure un certo stile e la bugia imposta come verità, fa parte della commedia, altrimenti si è traditori perché l'apparenza sta alla base delle relazioni sociali, anche famigliari: si litiga,, ci si odia, ma alla fine fuori, per amici e parenti, si deve tacere e mostrarsi perfetti.
Pubbliche virtù e vizi privati sono delle regole precise della nostra società, dai liberi professionisti, all'ultimo impiegato sino a molti semplici operai, ma più in alto si sta l'apparenza regna e tiranneggia: si rischia pure la denuncia per calunnia se si mostrano le pecche, i buchi, le vergogne delle persone che contano.
A questo punto i 13 ragazzini erano solo degli ingenui, ma avevano tanti maestri: i primi erano e sono tutti i bugiardi sociali, che recitano la loro parte perfetta, da gente che sembra ciò che non è.
29/3 A Madrid in migliaia contro la corrida (Arduino Rossi)
E' la prima grande manifestazione contro il simbolo stesso della Spagna e in migliaia urlavano: “La tortura non è cultura”.
E' avvenuto a Madrid.
Il contrasto è forte e già il Parlamento della Catalogna discutere per abolire la corrida, mentre le regioni di Madrid, Valencia, Murcia e Navarra vogliono definire la corrida un bene d'interesse culturale.
Per questo motivo c'è stata la manifestazione, organizzata da 16 associazioni animaliste.
La bruttissima tradizione spagnola, della corrida, non fa onore alla Spagna: c'è abbastanza dolore su questa terra e non serve crearne dell'altro.
Divertirsi poi per l'uccisione di un povero animale innocente, innocuo, se rispettato, non è un simbolo di verilità: ci sta più onore nella difesa degli animali, nella protezione dell'ambiente, nel lottare per la verità.
E' avvenuto a Madrid.
Il contrasto è forte e già il Parlamento della Catalogna discutere per abolire la corrida, mentre le regioni di Madrid, Valencia, Murcia e Navarra vogliono definire la corrida un bene d'interesse culturale.
Per questo motivo c'è stata la manifestazione, organizzata da 16 associazioni animaliste.
La bruttissima tradizione spagnola, della corrida, non fa onore alla Spagna: c'è abbastanza dolore su questa terra e non serve crearne dell'altro.
Divertirsi poi per l'uccisione di un povero animale innocente, innocuo, se rispettato, non è un simbolo di verilità: ci sta più onore nella difesa degli animali, nella protezione dell'ambiente, nel lottare per la verità.
29/3 Elisa Claps: si prosegue e gli elementi si accumulano (Gustavo Longhi)
In 17 anni il cadavere di elisa è stato trascinato oppure no?
E' rimasto sempre allo stesso posto?
La scientifica utilizza il crimescope, strumento che al buio mostra macchie di sangue e di capelli: nella canonica della chiesa della Santissima Trinità a Potenza le ricerche proseguono.
Le sorprese maggiori le avremo quando l'anatomo-patologo Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale di Bari, consegnerà i risultati dell'autopsia.
Si cercano tracce organiche del solito ignoto.
Qualcuno nel frattempo si vuole consegnare alla polizia?
Si attendono pure confessioni spontanee, ormai il cerchio si stringe.
E' rimasto sempre allo stesso posto?
La scientifica utilizza il crimescope, strumento che al buio mostra macchie di sangue e di capelli: nella canonica della chiesa della Santissima Trinità a Potenza le ricerche proseguono.
Le sorprese maggiori le avremo quando l'anatomo-patologo Francesco Introna, dell'istituto di medicina legale di Bari, consegnerà i risultati dell'autopsia.
Si cercano tracce organiche del solito ignoto.
Qualcuno nel frattempo si vuole consegnare alla polizia?
Si attendono pure confessioni spontanee, ormai il cerchio si stringe.
29/3 Obama a Kabul, per una visita senza preavviso (Arduino Rossi)
Il presidente americano Barack Obama è giunto a Kabul, in Afghanistan, ad attenderlo c'erano generale McChystal e dall'ambasciatore Usa Karl Eichenberry.
E' arrivato improvvisamente nel Paese asiatico con l'Air Force One: il presidente Usa vuole capire e sapere come va il conflitto sul campo, direttamente.
Il conflitto afgano è una guerre misteriosa, spesso senza un vero scopo, se non con finalità contrarie a quelle dichiarate.
Si spera che Obama si decida a combattere il terrorismo con le armi adatte e non con tutto il suo esercito, impantanandolo nel mezzo dell'Asia.
E' arrivato improvvisamente nel Paese asiatico con l'Air Force One: il presidente Usa vuole capire e sapere come va il conflitto sul campo, direttamente.
Il conflitto afgano è una guerre misteriosa, spesso senza un vero scopo, se non con finalità contrarie a quelle dichiarate.
Si spera che Obama si decida a combattere il terrorismo con le armi adatte e non con tutto il suo esercito, impantanandolo nel mezzo dell'Asia.
29/3 Gioco proibiti per ragazzi un po'........ (Angelo Ruben)
Sulla A7 Milano-Genova all'altezza di Bolzaneto, 13 ragazzini facevano le gincane sull'autostrada, correndo a destra e manca, a piedi.
Era una strana, assurda prova di coraggio, lo facevano per avere successo su Youtube: si filmavano con i telefonini.
La polizia stradale è intervenuta, dopo diverse segnalazioni di automobilisti, che hanno pure loro filmato i “furboni”: l'autostrada in quel punto è stata chiusa e i ragazzini scapestrati, per non dire altro, sono stati fermati, denunciati, rimandati a casa da papà e mamma, sani e salvi per questa volta.
Era una strana, assurda prova di coraggio, lo facevano per avere successo su Youtube: si filmavano con i telefonini.
La polizia stradale è intervenuta, dopo diverse segnalazioni di automobilisti, che hanno pure loro filmato i “furboni”: l'autostrada in quel punto è stata chiusa e i ragazzini scapestrati, per non dire altro, sono stati fermati, denunciati, rimandati a casa da papà e mamma, sani e salvi per questa volta.
29/3 la lista nera dei preti in Svizzera (Angelo Mistri)
In svizzera ci sarà la lista nera dei preti pedofili: la presidente della Confederazione svizzera, Doris Leuthard è determinata.
Loro, in Svizzera, i pedofili non li hanno?
Solo i preti interessano alla signora presidente?
Gli altri pedofili potranno entrare e uscire dalla Confederazione elvetica tranquillamente, ma i preti.....pedofili quelli proprio non li vogliono?
I banchieri pedofili, per fare un esempio a caso, potranno entrare nella democratica e determinata Repubblica Elvetica?
La signora Leuthard è una donna tutta di un pezzo: “I casi di pedofilia devono essere trattati in modo risoluto e la Chiesa deve assumersi la sua parte di responsabilità, che gli autori siano laici o religiosi non fa differenza, tutti sono sottoposti al Codice penale svizzero”.
Se lo dice lei, possiamo essere certi che sarà così.
Oppure, no?
Loro, in Svizzera, i pedofili non li hanno?
Solo i preti interessano alla signora presidente?
Gli altri pedofili potranno entrare e uscire dalla Confederazione elvetica tranquillamente, ma i preti.....pedofili quelli proprio non li vogliono?
I banchieri pedofili, per fare un esempio a caso, potranno entrare nella democratica e determinata Repubblica Elvetica?
La signora Leuthard è una donna tutta di un pezzo: “I casi di pedofilia devono essere trattati in modo risoluto e la Chiesa deve assumersi la sua parte di responsabilità, che gli autori siano laici o religiosi non fa differenza, tutti sono sottoposti al Codice penale svizzero”.
Se lo dice lei, possiamo essere certi che sarà così.
Oppure, no?
29/3 Libia e Svizzera si scontrano ancora (Angelo Ruben)
Tripoli è ancora in crisi diplomatica con Berna: vuole un arbitrato internazionale per l'arresto di Hannibal Gheddafi, figlio del leader libico, a Ginevra nel 2008.
Per ora c'è stato lo sblocco dei visti Libia-Paesi Schengen: non conveniva a nessuno proseguire, il danno economico stava diventando grande anche per la Libia.
Il ministro degli Esteri libico Koussa così vuole chiarimenti, ma si sa la Svizzera non è l'Italia: ha una sua linea diplomatica dura e scarsamente elastica.
Dalla sua ha i conti correnti di dittatori e uomini politici di mezzo mondo: si può permettere il lusso di impedire la costruzione di minareti, maltrattare il figlio di Gheddafi e infischiarsi di tanti altri problemucci simili.
Chi ha le banche come la Svizzera può questo e altro.
Per ora c'è stato lo sblocco dei visti Libia-Paesi Schengen: non conveniva a nessuno proseguire, il danno economico stava diventando grande anche per la Libia.
Il ministro degli Esteri libico Koussa così vuole chiarimenti, ma si sa la Svizzera non è l'Italia: ha una sua linea diplomatica dura e scarsamente elastica.
Dalla sua ha i conti correnti di dittatori e uomini politici di mezzo mondo: si può permettere il lusso di impedire la costruzione di minareti, maltrattare il figlio di Gheddafi e infischiarsi di tanti altri problemucci simili.
Chi ha le banche come la Svizzera può questo e altro.
29/3 Primi numeri dalle elezioni: dati affluenza (Paolo Rossi)
Affluenza al voto alle 12 di domenica 27 marzo 20101: dati dal Viminale.
Alle ore 12 A.M avevano votato solo il 10%: i dati sono incompleti e mancano di Calabria e Puglia.
Alle regionali avevano votato 10,31% contro il 13,44% delle elezioni precedenti.
Alle Provinciali hanno votato solo il 9,27% , alle precedenti erano al 13,89;.
Alle Comunali hanno votato l'11,43 contro il 15,03.
In Toscana avevano votato il 9% .
Il calo è generalizzato e dovrebbe far riflettere la classe politica: la gente vuole fatti e programmi, anche opposizione e non tante liti per nulla.
Alle ore 12 A.M avevano votato solo il 10%: i dati sono incompleti e mancano di Calabria e Puglia.
Alle regionali avevano votato 10,31% contro il 13,44% delle elezioni precedenti.
Alle Provinciali hanno votato solo il 9,27% , alle precedenti erano al 13,89;.
Alle Comunali hanno votato l'11,43 contro il 15,03.
In Toscana avevano votato il 9% .
Il calo è generalizzato e dovrebbe far riflettere la classe politica: la gente vuole fatti e programmi, anche opposizione e non tante liti per nulla.
29/3 Elisa Claps, le indagini con qualche indizio in più (Arduino Rossi)
L'avvocato Mario Marinelli. Il difensore di Restivo, il principale accusato, indagato a Londra per la scomparsa e l'omicidio di una donna ha sostenuto: “Con assoluta certezza, posso dire che Danilo Restivo non conosceva il sottotetto”.
Inoltre, afferma l'avvocato, Restivo non conosceva la Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove è stata rivenuta Elisa Claps, né tanto meno il sottotetto e la via per giungere al luogo dove, probabilmente, fu uccisa Elisa Claps, o comunque venne trascinato il corpo della sfortuna ragazza.
Intanto la scientifica sta facendo dei sopralluoghi nella Chiesa, nel sottotetto, mentre da alcune indicazioni sono state ritrovate tracce organiche del probabile assassino sui resti della ragazza.
L'indagine proseguono seguendo la logica delle cose, se si vuole l'assassino è quasi individuabile dal punto di vista statistico e matematico.
Non facciamo nomi per ora.
Inoltre, afferma l'avvocato, Restivo non conosceva la Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove è stata rivenuta Elisa Claps, né tanto meno il sottotetto e la via per giungere al luogo dove, probabilmente, fu uccisa Elisa Claps, o comunque venne trascinato il corpo della sfortuna ragazza.
Intanto la scientifica sta facendo dei sopralluoghi nella Chiesa, nel sottotetto, mentre da alcune indicazioni sono state ritrovate tracce organiche del probabile assassino sui resti della ragazza.
L'indagine proseguono seguendo la logica delle cose, se si vuole l'assassino è quasi individuabile dal punto di vista statistico e matematico.
Non facciamo nomi per ora.
29/3 I pacchi bomba e il clima elettorale (Arduino Rossi)
Silvio Berlusconi ne è certo: “Il clima è quello creato da una campagna elettorale che sapete come si è sviluppata”.
Il pacco bomba contro la Lega Nord e per Silvio una conseguenza dell'odio propagato da coloro che lo istigano
Così il premier è andato a votare Cal seggio elettorale di via Scrosati, a Milano, ha dialogato con i giornalisti di politica estera, di Libia e di Ue, non potendo fare campagna elettorale nel giorno delle elezioni, come la legge comanda.
Ora il gioco è finito e si attendono gli esiti, ma all'estero lo sanno già chi ha vinto e chi ha perso: in pratica tutto è ovvio, va come deve andare.
Silvio non sarà felice, ma neppure del tutto scontento.
Il pacco bomba contro la Lega Nord e per Silvio una conseguenza dell'odio propagato da coloro che lo istigano
Così il premier è andato a votare Cal seggio elettorale di via Scrosati, a Milano, ha dialogato con i giornalisti di politica estera, di Libia e di Ue, non potendo fare campagna elettorale nel giorno delle elezioni, come la legge comanda.
Ora il gioco è finito e si attendono gli esiti, ma all'estero lo sanno già chi ha vinto e chi ha perso: in pratica tutto è ovvio, va come deve andare.
Silvio non sarà felice, ma neppure del tutto scontento.
29/3 rubava foto di giovani donne al cimitero (Angelo Ruben)
Al Verano, cimitero monumentale di Roma un 40enne si “dilettava” con questo strano hobby: collezionava le fotografie, rubate dalle lapidi, di giovani donne.
Da tre mesi scomparivano le foto di ragazze e giovani donne: dopo diverse denunce e proteste giuste e doverose i carabinieri lo hanno individuato.
Era un uomo solo, con evidenti problemi psichici.
Scoperto sul fatto ha giustificato i suoi furti con la sua ricerca della donna ideale: è stato denunciato, ma dovrebbe essere seguito da specialisti, perché soffre di qualche problema, certamente.
Da tre mesi scomparivano le foto di ragazze e giovani donne: dopo diverse denunce e proteste giuste e doverose i carabinieri lo hanno individuato.
Era un uomo solo, con evidenti problemi psichici.
Scoperto sul fatto ha giustificato i suoi furti con la sua ricerca della donna ideale: è stato denunciato, ma dovrebbe essere seguito da specialisti, perché soffre di qualche problema, certamente.
29/3 La credibilità della Chiesa (Arduino Rossi)
Padre Federico Lombardi a Radio Vaticana interviene ancora sulla questione dei preti pedofili: "Il modo in cui la Chiesa l'affronta è cruciale per la sua credibilità morale".
L'attacco mediatico del New York Times ha lasciato il suo segno, ma la morale segue una sua logica individuale: i preti singoli possoo sbagliare, i fedeli non possono giustificare il loro comportamento dagli errori dei singoli sacerdoti.
Ognuno risponde per se stesso davanti a Dio.
Poi la stampa scandalistica newyorchese continui pure a fare il suo sporco mestiere: basta mandarla a.....quel paese.
L'attacco mediatico del New York Times ha lasciato il suo segno, ma la morale segue una sua logica individuale: i preti singoli possoo sbagliare, i fedeli non possono giustificare il loro comportamento dagli errori dei singoli sacerdoti.
Ognuno risponde per se stesso davanti a Dio.
Poi la stampa scandalistica newyorchese continui pure a fare il suo sporco mestiere: basta mandarla a.....quel paese.
29/3 La stangata del nuovo anno (Paolo Rossi)
Il direttore generale dell'associazione che rappresenta le società concessionarie autostradali nega nuovi aumenti: “Nessun aumento in vista delle tariffe autostradali:gli aumenti sono contrattualizzati ed avvengono all'inizio dell'anno”..
Mentre le associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori parlano di rincari per le famiglie di 761 euro per nucleo famigliare tutto viene negato, o quasi, ufficialmente.
I servizi costano sempre di più e sono spesso scadenti, la concorrenza è spesso solo virtuale, ma soprattutto confusa tra i diversi fornitori: gas, energia elettrica, acqua rincarano e per le famiglie la vita è sempre più dura.
Altro che aiuto prospettato nel passato per le famiglie italiane, specialmente per i più poveri.
Mentre le associazioni dei consumatori, Adusbef e Federconsumatori parlano di rincari per le famiglie di 761 euro per nucleo famigliare tutto viene negato, o quasi, ufficialmente.
I servizi costano sempre di più e sono spesso scadenti, la concorrenza è spesso solo virtuale, ma soprattutto confusa tra i diversi fornitori: gas, energia elettrica, acqua rincarano e per le famiglie la vita è sempre più dura.
Altro che aiuto prospettato nel passato per le famiglie italiane, specialmente per i più poveri.
29/3 Subcomandante Marcos mostra il volto (Margherita Longhi)
Su “la riforma pubblica” appare la foto, presunta, del volto del noto Subcomandante Marcos, guida riconosciuta del Movimento Zapatista: la foto è stata fornita da un ex membro dell'Ezln (Esercito zapatista di liberazione nazionale),
Secondo il quotidiano in questione il gruppo, nato nel 1994, è foraggiato dall'Eta e da organizzazioni non governative italiane.
Si vede che per qualcuno aiutare ai Paesi poveri significa portare morte e distruzione tra popoli già miseri.
Secondo il quotidiano in questione il gruppo, nato nel 1994, è foraggiato dall'Eta e da organizzazioni non governative italiane.
Si vede che per qualcuno aiutare ai Paesi poveri significa portare morte e distruzione tra popoli già miseri.
29/3 I seggi sono aperti per le regionali (Adolfo Longhi)
Si può votare dalle 8 di domenica 28/3/2010 e sono chiamati alle urne oltre 41 milioni di cittadini.
Le regionali interessate sono 13: la mappa politica segna 11 a 2 per il centrosinistra, 11 regioni alla sinistra, tranne 2, Lombardia e Veneto alla destra.
Si vota in 4 province e 462 comuni.
Oggi i seggi rimangono aperti sino alle 22 (domenica), lunedì 29 marzo invece l'orario del seggio è dalle 7 alle 15.
Queste elezioni hanno pure una valenza politica particolare, interessante: è quasi un referendum per o contro il governo.
Non rimane che attendere, ma all'estero sanno già chi vincerà, grazie alla pubblicazione dei sondaggi: comunque no saranno sorprese, ma tutto sarà ovvio.
Le regionali interessate sono 13: la mappa politica segna 11 a 2 per il centrosinistra, 11 regioni alla sinistra, tranne 2, Lombardia e Veneto alla destra.
Si vota in 4 province e 462 comuni.
Oggi i seggi rimangono aperti sino alle 22 (domenica), lunedì 29 marzo invece l'orario del seggio è dalle 7 alle 15.
Queste elezioni hanno pure una valenza politica particolare, interessante: è quasi un referendum per o contro il governo.
Non rimane che attendere, ma all'estero sanno già chi vincerà, grazie alla pubblicazione dei sondaggi: comunque no saranno sorprese, ma tutto sarà ovvio.
29/3 I pacchi bomba pre-elettorali (Angelo Ruben)
Ora la Procura di Milano indaga per il pacco bomba inviato alla Lega Nord, ma che ha ferito un impiegato postale: la bomba è simile a quella spedita alla Bocconi nel dicembre scorso.
A seguire le indagini è procuratore aggiunto Spataro.
Invece cresce la preoccupazione che sfocia da un clima di guerra politica: gli avversari diventano nemici, così da mandargli pacchi bomba.
Le bombe dei terroristi anarchici non mai servite a intimorire i loro nemici, ma a spronarli nei loro intenti.
La stupidità della strategia del terrore è evidente solo analizzando gli anni di piombo, appena trascorsi: non rimane che sperare in un bel po' di arresti di costoro che confezionano bombe, altrimenti ci ritroveremo in un clima pesante pericoloso e repressivo per tutti.
A seguire le indagini è procuratore aggiunto Spataro.
Invece cresce la preoccupazione che sfocia da un clima di guerra politica: gli avversari diventano nemici, così da mandargli pacchi bomba.
Le bombe dei terroristi anarchici non mai servite a intimorire i loro nemici, ma a spronarli nei loro intenti.
La stupidità della strategia del terrore è evidente solo analizzando gli anni di piombo, appena trascorsi: non rimane che sperare in un bel po' di arresti di costoro che confezionano bombe, altrimenti ci ritroveremo in un clima pesante pericoloso e repressivo per tutti.
29/3 La giustizia Belga chiede rimborso dalle vittime (Arduino Rossi)
Dovrà pagare 72mila euro per le spese processuali della moglie: la donna sgozzò i loro 5 figli ed è in carcere per omicidio, condannata, ma la giustizia Belga se la prende con lui.
Sarà Bouchaib Moqadem a pagare le spese processuali della moglie mostro: così rivera il giornale LE SOIR.
L'uomo risponde semplicemente e giustamente: “ Non so cosa dire, sono disgustato e sgomento”.
E' la principale vittima di un crimine terribile di una donna sana di mente, così sembra e ora lo è dello Stato belga.
Il belgi stanno peggio di noi in Europa?
In certi casi sì, a quanto pare.
Sarà Bouchaib Moqadem a pagare le spese processuali della moglie mostro: così rivera il giornale LE SOIR.
L'uomo risponde semplicemente e giustamente: “ Non so cosa dire, sono disgustato e sgomento”.
E' la principale vittima di un crimine terribile di una donna sana di mente, così sembra e ora lo è dello Stato belga.
Il belgi stanno peggio di noi in Europa?
In certi casi sì, a quanto pare.
27 mar 2010
27/3 Il New York Times e l'effetto boomerang (Arduino Rossi)
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Lombardi,ribatte alle accuse del New York Times:: ''Fare ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia. Gli attacchi mediatici hanno provocato danni ma l'autorità del Papa non ne esce indebolita ma confermata''.
Ora l'aggressione alla Santa Sede e alla fede cattolica ha raggiunto il limite massimo: si può ben dire che il sentimento anti statunitense nel mondo crescerà.
La popolarità degli Usa è bassa, anzi l'astio anti statunitense aumenta, anche per colpa d queste aggressioni insensate, di parte e chiaramente pretestuose.
Sarebbe giusto iniziare a protestare ad alta voce contro la cultura squallida, per livelli culturali bassi, quasi nulli, che provengano dal grande Paese.
I pennivendoli del New York Times dovrebbero iniziare a provar vergogna.
Ora l'aggressione alla Santa Sede e alla fede cattolica ha raggiunto il limite massimo: si può ben dire che il sentimento anti statunitense nel mondo crescerà.
La popolarità degli Usa è bassa, anzi l'astio anti statunitense aumenta, anche per colpa d queste aggressioni insensate, di parte e chiaramente pretestuose.
Sarebbe giusto iniziare a protestare ad alta voce contro la cultura squallida, per livelli culturali bassi, quasi nulli, che provengano dal grande Paese.
I pennivendoli del New York Times dovrebbero iniziare a provar vergogna.
27/3 Assassinò il compagno, condanna a 30 anni di carcere (Adolfo Longhi)
Il Tribunale di Chiavari ha condannato una donna polacca di 60anni a 30 di carcere: le 2008 uccise il suo compagno nella villa di lui, un imprenditore varesino, a Rapallo.
Si è applicato il massimo della pena, richiesta dal Pm e ora non rimane che attendere l'appello.
La notizia lascia sorpresi, ma non troppo: l'età della signora non è giovanissima e 30 anni di carcere corrispondono alla prigione a vita.
Si è applicato il massimo della pena, richiesta dal Pm e ora non rimane che attendere l'appello.
La notizia lascia sorpresi, ma non troppo: l'età della signora non è giovanissima e 30 anni di carcere corrispondono alla prigione a vita.
27/3 Superenalotto 27 Marzo (Antonio Rossi)
Per il Superenalotto di sabato sera 27 marzo 2010 i risultati sono questi.
Non ci sono stati nuovi super milionati.
Non ci sono vincitori, nessun 6, neppure 5+.
Ecco i numeri vincenti 44 - 45 - 58 - 65 - 66 - 85.
con il numero Jolly: 16.
I 5 ricevani 45.780,00 euro
Superstar: 35.
Il jackpot, per il 6 per il prossimo concorso,è salito a 53.700.000 euro.
Non ci sono stati nuovi super milionati.
Non ci sono vincitori, nessun 6, neppure 5+.
Ecco i numeri vincenti 44 - 45 - 58 - 65 - 66 - 85.
con il numero Jolly: 16.
I 5 ricevani 45.780,00 euro
Superstar: 35.
Il jackpot, per il 6 per il prossimo concorso,è salito a 53.700.000 euro.
27/3 Sono 7 ragazzi veneti sotto processo per molestie (Mecca Elisa)
Un ragazzo di 20anni, all'epoca, cioè nel 2006 fu legato al letto e molestato sessualmente da 7 ragazzi, 5 erano minorenni.
Il branco appartengono a un gruppo di studenti delle province di Venezia, Belluno e Treviso e a giudicarli sarà il tribunale di Venezia, per i minori per i 5 minorenni.
E' un esempio di bullismo vecchio stampo, che capitava già in passato, ma oggi finalmente vengono puniti i “monelli”, per le loro ragazzate.
Il branco appartengono a un gruppo di studenti delle province di Venezia, Belluno e Treviso e a giudicarli sarà il tribunale di Venezia, per i minori per i 5 minorenni.
E' un esempio di bullismo vecchio stampo, che capitava già in passato, ma oggi finalmente vengono puniti i “monelli”, per le loro ragazzate.
27/3 Correva, travolto dal treno (Paolo Rossi)
Cremona, travolta dal treno mentre correva.
Per il jogging accato ai binari della ferrovia viene investito dal treno: è un pensionato di 65 anni, Vicino a Castelleone, lungo la linea Treviglio-Cremona.
Il pensionato decise di attraversare i binari nel momento sbagliato ed è stato travolto.
Per il jogging accato ai binari della ferrovia viene investito dal treno: è un pensionato di 65 anni, Vicino a Castelleone, lungo la linea Treviglio-Cremona.
Il pensionato decise di attraversare i binari nel momento sbagliato ed è stato travolto.
27/3 Nave affondata non da Nord Corea (Arduino Rossi)
La nave sud coreana affondata per una misteriosa esplosione ha avuto 46 i marinai dispersi, che non verranno più ritrovati.
Secondo fonti della marina militare di Seul non è stato un siluro della nave della marina nord coreana: sulla corvetta c'erano 104 marinai.
L'affondamento ha rischiato di provocare un conflitto militare tra Nord e Sud Corea.
Secondo fonti della marina militare di Seul non è stato un siluro della nave della marina nord coreana: sulla corvetta c'erano 104 marinai.
L'affondamento ha rischiato di provocare un conflitto militare tra Nord e Sud Corea.
27/3 DISCOTECHE MILANO - lettere da T a Z (Notizie utili)
DISCOTECHE DI MILANO
27/3 DISCOTECHE MILANO - lettere da T a
Tocqueville 13
Via Alessio di Tocqueville, 13 Milano - Zona Corso Como
SERATE: Giovedì - Sabato - Domenica
Villa Ca'Bianca
Via Lodovico il Moro, 117 Milano - Zona Navigli
Villa Nausicaa
Via Tirano, 14 Paderno Dugnano (Mi) - Comune limitrofo
SERATE: Venerdì - Sabato
Violet
Viale Europa, 1 - Segrate - Milano
Zero Village
Via San Francesco, 21 - Olgiate Olona (VA)
27/3 DISCOTECHE MILANO - lettere da T a
Tocqueville 13
Via Alessio di Tocqueville, 13 Milano - Zona Corso Como
SERATE: Giovedì - Sabato - Domenica
Villa Ca'Bianca
Via Lodovico il Moro, 117 Milano - Zona Navigli
Villa Nausicaa
Via Tirano, 14 Paderno Dugnano (Mi) - Comune limitrofo
SERATE: Venerdì - Sabato
Violet
Viale Europa, 1 - Segrate - Milano
Zero Village
Via San Francesco, 21 - Olgiate Olona (VA)
27/3 DISCOTECHE MILANO - lettere da P a S (Notizie Utili)
DISCOTECHE DI MILANO
DISCOTECHE MILANO - lettere da P a S
Papaya Beach Club
Circonvallazione Idroscalo, entrata 5 Milano - Zona Idroscalo
Park Cafè
Via Parco, 51 - Biassono - Milano
Pelledoca
Via Forlanini, 121 Milano - Zona Forlanini
Qin Club
Via Vincent Van Gogh, 2 Milano - Zona Parco Lambro
Saini Garden Cafè
Via Arcangelo Corelli, 136 Milano - Zona Idroscalo
Sessantacinque
Via Dante, 23 - Oggiono (Lecco)
Set Club
Via Tullo Massarani, 6 - Milano - Zona Corso Lodi
Shanghai Cafè
Via Sammartini, 124 Milano - Zona Stazione Centrale
SERATE: Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì - Sabato - Domenica
Shocking Club
Bastioni di Porta Nuova, 10 Milano - Zona Garibaldi
Sio Cafè
Viale Piero e Alberto Pirelli, 6 Milano Zona Bicocca
Solaire
Circonvallazione Idroscalo, Entrata 7 Peschiera Borromeo
Soul to Soul
Via San Marco, 33/A - Zona Moscova
DISCOTECHE MILANO - lettere da P a S
Papaya Beach Club
Circonvallazione Idroscalo, entrata 5 Milano - Zona Idroscalo
Park Cafè
Via Parco, 51 - Biassono - Milano
Pelledoca
Via Forlanini, 121 Milano - Zona Forlanini
Qin Club
Via Vincent Van Gogh, 2 Milano - Zona Parco Lambro
Saini Garden Cafè
Via Arcangelo Corelli, 136 Milano - Zona Idroscalo
Sessantacinque
Via Dante, 23 - Oggiono (Lecco)
Set Club
Via Tullo Massarani, 6 - Milano - Zona Corso Lodi
Shanghai Cafè
Via Sammartini, 124 Milano - Zona Stazione Centrale
SERATE: Martedì - Mercoledì - Giovedì - Venerdì - Sabato - Domenica
Shocking Club
Bastioni di Porta Nuova, 10 Milano - Zona Garibaldi
Sio Cafè
Viale Piero e Alberto Pirelli, 6 Milano Zona Bicocca
Solaire
Circonvallazione Idroscalo, Entrata 7 Peschiera Borromeo
Soul to Soul
Via San Marco, 33/A - Zona Moscova
27/3 L'ora legale vantaggi per un'ora di sonno in meno (Antonio Rossi)
Bisogna portare indietro le lancette dell'orologio di un'ora.
Domenica 28 marzo, alle 2 di notte inizia l'ora legale e resterà fino all'ultima settimana di settembre: si dormirà un'ora in meno, ma si guadagnerà un'ora di luce alla sera.
Ci sarà pure un risparmio 644 milioni di kwh, con l'emissione di 300 mila tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera.
Vi sembra poco per un ora di sonno in meno?
Domenica 28 marzo, alle 2 di notte inizia l'ora legale e resterà fino all'ultima settimana di settembre: si dormirà un'ora in meno, ma si guadagnerà un'ora di luce alla sera.
Ci sarà pure un risparmio 644 milioni di kwh, con l'emissione di 300 mila tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera.
Vi sembra poco per un ora di sonno in meno?
27/3 IL FOLLE (Arduino Rossi)
IL FOLLE
Era da tempo che udivo quella voce: mi risuonava nella testa con il suo parlottare continuo.
Avevo terrore: ero diventato pazzo?
Realmente Giovanni mi parlava?
Sentire la voce di un morto mi faceva star male: non dormivo più,non lavoravo.
Non mi interessavo all'esistenza: percepivo questo chiacchiericcio come se avessi nella testa sempre una radiolina accesa.
A dire il vero Giovanni o chi per lui, non parlava a me: sembrava che si rivolgesse a qualche misterioso interlocutore, ignorandomi con distacco, forse con disprezzo.
Mia moglie mi convinse che ero stanco: quello era solo un esaurimento nervoso.
Lei mi accompagnò da un medico, uno psichiatra: mi visitò, mi fece diverse domande.
Era indifferente alle mie rispose, sicuramente assurde per lui: -Chi è costui con cui le parla?-
-Giovanni! Il mio compare di stravizzi da giovane.-
Il dottore, enigmatico, avvolto nel suo camice bianco, restava tranquillo dietro il suo tavolo da lavoro: non ebbe reazioni alle mie spiegazioni irrazionali.
Giovanni, prima di morire, mi aveva promesso di darmi la prova dell'esistenza della vita dopo la morte.
Così fu di parola: mi "trasmetteva" i suoi pensieri da defunto.
Avevo perso la scommessa con lui e avrei dovuto pagare il mio debito.
Mia moglie non conobbe ragioni: mi fece internare in una clinica psichiatrica.
Potevo passeggiare ore nel vasto parco ben curato, con molti fiori, tanti uccelli canori sugli alberi secolari.
Era un paradiso, ma io vi stavo male: era stretto per me.
Desideravo la mia libertà per annunciare al mondo intero la mia novella.
Non esisteva la morte: la vita era un sogno, un incubo molte volte, ma poi ci si svegliava nell'altra vita.
Era un'antica rivelazione, ma questa volta io avevo la certezza assoluta, le prove.
Sentivo la voce di un morto, che mi faceva sapere in anticipo ciò che doveva accadere: sciagure, incidenti potevano essere evitate grazie a me.
Io conoscevo e dicevo.
Purtroppo potevo solo svelare la verità alle infermiere, che non mi ascoltavano.
Finalmente dovettero costatare l'evidenza: io prevedevo sventure e morti con assoluta precisione.
Il direttore mi fece chiamare e anche a lui più volte gli comunicai ciò che sarebbe avvenuto di grave in quei giorni: terremoti, guerre, incidenti, ero preciso in ogni dettaglio.
Non ero più considerato un pazzo, ma un pericolo.
La spiegazione data fu quella che fossi io a provocare ciò che annunciavo: il direttore psichiatrico mi fece trasferire nelle cantine della clinica, in attesa di prendere provvedimenti nei miei confronti.
In realtà i motivi erano diversi: temevano la mia chiaroveggenza.
Giovanni mi comunicò che presto l'avrei raggiunto: infatti aggiunsero del veleno alla mia minestra.
Io mangiai senza protestare e caddi a terra rantolando.
I soccorsi giunsero deliberatamente tardi, quando ero già dal mio amico fantasma.
Il giorno del funerale scoprii che mia moglie si era già consolata: era con il suo amante, che da tempo frequentava.
La gente non la biasimò: -Poverina! Il marito era da tempo malato, rinchiuso in manicomio!-
Il mio ricordo rimase, per loro sfortuna.
Avevo scritto dei memoriali, con tutti i particolari specificati: i numeri di conto in banca, tutti i falsi, le corruzioni del direttore della clinica, di mia moglie, del suo amante.
Per ultimo avevo rivelato come ero stato assassinato.
Un'infermiera trovò i miei scritti e lì spedì al magistrato inquirente.
Ora sono io che vado a far visita a Elena, mia moglie, al suo amante, al simpatico direttore psichiatrico di Villa Gioiosa.
Racconto di Arduino Rossi di genere horror edito da lulu.com nella raccolta IL FOLLE.
Non sono molto contenti della mia presenza, ma non la svelano a nessuno.
Non vogliono essere trasferiti dal carcere al manicomio criminale, dove finiscono i carcerati con turbe psichiche.
Ora pure loro pagano il debito che avevano con me, come io lo pagai a Giovanni, per averlo ingannato e tradito in vita.
Era da tempo che udivo quella voce: mi risuonava nella testa con il suo parlottare continuo.
Avevo terrore: ero diventato pazzo?
Realmente Giovanni mi parlava?
Sentire la voce di un morto mi faceva star male: non dormivo più,non lavoravo.
Non mi interessavo all'esistenza: percepivo questo chiacchiericcio come se avessi nella testa sempre una radiolina accesa.
A dire il vero Giovanni o chi per lui, non parlava a me: sembrava che si rivolgesse a qualche misterioso interlocutore, ignorandomi con distacco, forse con disprezzo.
Mia moglie mi convinse che ero stanco: quello era solo un esaurimento nervoso.
Lei mi accompagnò da un medico, uno psichiatra: mi visitò, mi fece diverse domande.
Era indifferente alle mie rispose, sicuramente assurde per lui: -Chi è costui con cui le parla?-
-Giovanni! Il mio compare di stravizzi da giovane.-
Il dottore, enigmatico, avvolto nel suo camice bianco, restava tranquillo dietro il suo tavolo da lavoro: non ebbe reazioni alle mie spiegazioni irrazionali.
Giovanni, prima di morire, mi aveva promesso di darmi la prova dell'esistenza della vita dopo la morte.
Così fu di parola: mi "trasmetteva" i suoi pensieri da defunto.
Avevo perso la scommessa con lui e avrei dovuto pagare il mio debito.
Mia moglie non conobbe ragioni: mi fece internare in una clinica psichiatrica.
Potevo passeggiare ore nel vasto parco ben curato, con molti fiori, tanti uccelli canori sugli alberi secolari.
Era un paradiso, ma io vi stavo male: era stretto per me.
Desideravo la mia libertà per annunciare al mondo intero la mia novella.
Non esisteva la morte: la vita era un sogno, un incubo molte volte, ma poi ci si svegliava nell'altra vita.
Era un'antica rivelazione, ma questa volta io avevo la certezza assoluta, le prove.
Sentivo la voce di un morto, che mi faceva sapere in anticipo ciò che doveva accadere: sciagure, incidenti potevano essere evitate grazie a me.
Io conoscevo e dicevo.
Purtroppo potevo solo svelare la verità alle infermiere, che non mi ascoltavano.
Finalmente dovettero costatare l'evidenza: io prevedevo sventure e morti con assoluta precisione.
Il direttore mi fece chiamare e anche a lui più volte gli comunicai ciò che sarebbe avvenuto di grave in quei giorni: terremoti, guerre, incidenti, ero preciso in ogni dettaglio.
Non ero più considerato un pazzo, ma un pericolo.
La spiegazione data fu quella che fossi io a provocare ciò che annunciavo: il direttore psichiatrico mi fece trasferire nelle cantine della clinica, in attesa di prendere provvedimenti nei miei confronti.
In realtà i motivi erano diversi: temevano la mia chiaroveggenza.
Giovanni mi comunicò che presto l'avrei raggiunto: infatti aggiunsero del veleno alla mia minestra.
Io mangiai senza protestare e caddi a terra rantolando.
I soccorsi giunsero deliberatamente tardi, quando ero già dal mio amico fantasma.
Il giorno del funerale scoprii che mia moglie si era già consolata: era con il suo amante, che da tempo frequentava.
La gente non la biasimò: -Poverina! Il marito era da tempo malato, rinchiuso in manicomio!-
Il mio ricordo rimase, per loro sfortuna.
Avevo scritto dei memoriali, con tutti i particolari specificati: i numeri di conto in banca, tutti i falsi, le corruzioni del direttore della clinica, di mia moglie, del suo amante.
Per ultimo avevo rivelato come ero stato assassinato.
Un'infermiera trovò i miei scritti e lì spedì al magistrato inquirente.
Ora sono io che vado a far visita a Elena, mia moglie, al suo amante, al simpatico direttore psichiatrico di Villa Gioiosa.
Racconto di Arduino Rossi di genere horror edito da lulu.com nella raccolta IL FOLLE.
Non sono molto contenti della mia presenza, ma non la svelano a nessuno.
Non vogliono essere trasferiti dal carcere al manicomio criminale, dove finiscono i carcerati con turbe psichiche.
Ora pure loro pagano il debito che avevano con me, come io lo pagai a Giovanni, per averlo ingannato e tradito in vita.
27/3 Mandano busta alla lega con esplosivo (Angelo Ruben)
La busta esplosiva è stata alla sede della Lega Nord, ma è stato ferito solo un poveretto nel centro postale a Milano.
I terroristi si sono firmati "Federazione anarchica informale": non si sa se costoro abbiano inviato la busta a un personaggio politico o a una sede del partito Lega Nord.
La sigla è la stessa che inviò un'altra busta bomba all'Università Bocconi il 15 dicembre.
Questi geni dell'azione folle e idiota, tanto inutile quanto pericolosa, lavorano per chi?
I terroristi si sono firmati "Federazione anarchica informale": non si sa se costoro abbiano inviato la busta a un personaggio politico o a una sede del partito Lega Nord.
La sigla è la stessa che inviò un'altra busta bomba all'Università Bocconi il 15 dicembre.
Questi geni dell'azione folle e idiota, tanto inutile quanto pericolosa, lavorano per chi?
27/3 L'INFILTRATO -(Arduino Rossi)
L'INFILTRATO
Eravamo giovani e pronti a tutto, ci eravamo arruolati "nell'Esercito di Liberazione Nazionale" per difendere le nostre idee e subito, dopo un lungo anno di addestramento, ci mandarono oltre le linee nemiche, con documenti falsi.
Eravamo la quinta colonna, pronta ad agire unita se il comando generale l'avesse ordinato, ma le cose non andarono così,la guerra non ci fu, ma solo lunghi snervanti anni di pace.
Rimanemmo ai nostro posti, sempre decisi a non arrenderci, tanto nessuno ci conosceva, tranne il comandante in capo e i suoi fidati amici, tutti morti in un incidente aereo.
Non ci rimase che mantenere la nostra seconda personalità, ci sposammo, avemmo figli e incominciammo a invecchiare: nessuno sapeva nulla di noi, esercito nascosto e arrugginito, senza più patria per combattere.
La tensione dei decenni precedenti era sciamata in collaborazione e la nostra causa si era sfaldata senza lasciare rimpianti che in noi, duri e sempre pronti a morire, a uccidere al semplice comando.
Quanti eravamo non lo sapevo, forse mille, forse diecimila: avevamo un'azione da compiere prima di tutto e poi continuare a creare disordine, sabotare le linee nemiche sino all'arrivo dei nostri o alla morte.
La mia esistenza era tranquilla, mia moglie era convinta che provenissi dall'entroterra e che avessi un nome comune a tutti gli originari della provincia di montagna: in realtà non avevo alcun legame con il passato di quel paese, che lo odiavo più di ogni altra cosa.
Tutto andava bene, era una domenica pomeriggio e mi dedicavo al giardinaggio come al solito.
I ragazzini giocavano, quando dalla vecchia radio, collegata in soffitta, partì un segnale acutissimo: mi precipitai per essere certo che quello era il messaggio.
Noi non avevamo più nemmeno un esercito e forse qualcuno, di là,
si stava divertendo con qualcosa che nemmeno lui sapeva cosa potesse provocare.
Tentai di collegarmi con la base o con i miei commilitoni, fu vano, tutto era stato bloccato per impedire intercettazioni.
Mia moglie mi chiese che diavolo stavo combinando, non badai a lei né ai miei figli: scesi in cantina e ruppi con una mazza il muro sigillato trent'anni prima.
Estrassi le armi e l'esplosivo, controllando l'efficienza, poi misi tutto in una borsa e partii.
La mia meta era la vicina base militare, dovevo uccidere immediatamente il comandante, uscire vivo, se riuscivo, poi continuare ad agire sino alla mia morte, visto che nessun esercito di liberazione sarebbe giunto in mio soccorso.
Fu facile entrare in caserma, la vigilanza era scarsa, essendo un giorno di festa nazionale.
Arrivai nella palazzina, dove c'era il comandante con i suoi ufficiali, ruppi un vetro e fui dentro, nella sala di attesa, bussai, sentii: -Avanti!-
Non aspettai, erano presenti tutti i principali ufficiali della caserma e fu facile scaricare il mio fucile mitragliatore su tutti.
Fuggii via prima che gli uomini di guardia mi potessero raggiungere, poi ancora agile, scavalcai il muro di cinta, mentre qualcuno mi urlava: -Si fermi o sparo!-
Non riuscì a colpirmi, perché svicolai rapido.
Avevo condotto la mia prima azione: ero meritevole di medaglia, ma certamente nessuno mi avrebbe decorato o stimato come un eroe.
Me ne infischiai: il dovere stava sopra tutto.
Ora dovevo far saltare il ponte della ferrovia: mi impossessai di una macchina e fui vicino ai binari, mi arrampicai sui tralicci e collocai il plastico nei punti prestabiliti.
Mi calai con una corda e in pochi minuti il ponte era in fondo al vallone, nell'acqua del fiume.
Ero orgoglioso di me, del mio coraggio e dell'agilità che avevo mantenuto in tutti quegli anni.
Chissà quante azioni sarebbero andate a termine in quella giornata afosa di luglio?
I miei commilitoni stavano certamente martoriando quel maledetto Paese.
Era l'ora del ritrovo di chi, nella zona, era sopravvissuto: avremmo assaltato i convogli di passaggio.
Ero stato molto veloce, perché sul "Colle Bruciato" ero solo, non importava: sarei rimasto ad attendere.
Le ore trascorsero e nessuno giunse: erano tutti morti?
Qualcuno aveva tradito?
Non potevo più rimanere allo scoperto, decisi di rischiare e tornare a casa per tentare un contatto via radio: mia moglie dormiva, sicuramente si era preoccupata, immaginando che fossi impazzito.
Riuscii a non svegliare i miei figli e lei, quella che consideravo la mia copertura e tortura: era assillante, monotona, sempre insoddisfatta.
La radio era al suo posto: i miei la consideravano un residuato bellico e non la toccavano, indifferenti.
Inviai i miei messaggi, tutto era tranquillo. Il segnale d'allarme era scomparso, poi mi venne un dubbio atroce, che presto fu confermato: mio figlio minore aveva manipolato l'apparecchio e lo aveva decodificato, quel maledetto era intelligente quanto me.
Aveva combinato un guaio terribile, facendo partire il messaggio di azione solo dal mio apparecchio.
Io avevo agito, sprecando armi ed esplosivo.
Che potevo fare ora, accesi la televisione ed ascoltai il telegiornale speciale della notte: -Un terrorista sconosciuto ha assassinato tre ufficiali nella base militare di G.. Subito dopo altri criminali hanno fatto crollare un ponte ferroviario della zona!-
Avevo agito da solo, ormai non mi rimaneva che tornare alla mia copertura, indifferente all'accaduto: se mi avessero arrestato mi sarei suicidato.
Invece nessuno venne alla mia porta a bussare.
Mia moglie mi rimproverò la mia fuga precipitosa.
Mi scusai con una bugia, ma lei si preoccupò del sole: -Quante volte ti ho detto di coprirti il capo quando lavori in giardino! Ho letto sulla rivista "Noi Donne" che un signore ebbe...-
Iniziò a raccontarmi vicende assurde lette su quelle stupide riviste di pettegolezzi e baggianate.
Dissi sempre: -Sì! Cara!-
La baciai sulla guancia per calmarla, ma lei ormai proseguiva nella sua narrazione, che inglobava fantasie, avvenimenti di ogni tipo.
Non la sentivo più e mi immaginai cosa sarebbe successo se realmente il nostro esercito avesse invaso quel Paese di stolti: saremmo caduti in combattimento tutti o avremmo preso il potere.
Io sarei diventato un eroe e non lo schiavo di una sciocca pettegola, dei suoi figli petulanti e grassi, irriverenti verso il loro padre.
Ero un eroe senza nome, avrei preferito morire in battaglia: quell'esistenza squallida era peggiore di un campo di prigionia nemico.
L'INFILTRATO è un racconto dell'orrore,nero, horror tratto dal libro IL FOLLE, edito da lulu -lulu.com
Racconto di Arduino Rossi
Eravamo giovani e pronti a tutto, ci eravamo arruolati "nell'Esercito di Liberazione Nazionale" per difendere le nostre idee e subito, dopo un lungo anno di addestramento, ci mandarono oltre le linee nemiche, con documenti falsi.
Eravamo la quinta colonna, pronta ad agire unita se il comando generale l'avesse ordinato, ma le cose non andarono così,la guerra non ci fu, ma solo lunghi snervanti anni di pace.
Rimanemmo ai nostro posti, sempre decisi a non arrenderci, tanto nessuno ci conosceva, tranne il comandante in capo e i suoi fidati amici, tutti morti in un incidente aereo.
Non ci rimase che mantenere la nostra seconda personalità, ci sposammo, avemmo figli e incominciammo a invecchiare: nessuno sapeva nulla di noi, esercito nascosto e arrugginito, senza più patria per combattere.
La tensione dei decenni precedenti era sciamata in collaborazione e la nostra causa si era sfaldata senza lasciare rimpianti che in noi, duri e sempre pronti a morire, a uccidere al semplice comando.
Quanti eravamo non lo sapevo, forse mille, forse diecimila: avevamo un'azione da compiere prima di tutto e poi continuare a creare disordine, sabotare le linee nemiche sino all'arrivo dei nostri o alla morte.
La mia esistenza era tranquilla, mia moglie era convinta che provenissi dall'entroterra e che avessi un nome comune a tutti gli originari della provincia di montagna: in realtà non avevo alcun legame con il passato di quel paese, che lo odiavo più di ogni altra cosa.
Tutto andava bene, era una domenica pomeriggio e mi dedicavo al giardinaggio come al solito.
I ragazzini giocavano, quando dalla vecchia radio, collegata in soffitta, partì un segnale acutissimo: mi precipitai per essere certo che quello era il messaggio.
Noi non avevamo più nemmeno un esercito e forse qualcuno, di là,
si stava divertendo con qualcosa che nemmeno lui sapeva cosa potesse provocare.
Tentai di collegarmi con la base o con i miei commilitoni, fu vano, tutto era stato bloccato per impedire intercettazioni.
Mia moglie mi chiese che diavolo stavo combinando, non badai a lei né ai miei figli: scesi in cantina e ruppi con una mazza il muro sigillato trent'anni prima.
Estrassi le armi e l'esplosivo, controllando l'efficienza, poi misi tutto in una borsa e partii.
La mia meta era la vicina base militare, dovevo uccidere immediatamente il comandante, uscire vivo, se riuscivo, poi continuare ad agire sino alla mia morte, visto che nessun esercito di liberazione sarebbe giunto in mio soccorso.
Fu facile entrare in caserma, la vigilanza era scarsa, essendo un giorno di festa nazionale.
Arrivai nella palazzina, dove c'era il comandante con i suoi ufficiali, ruppi un vetro e fui dentro, nella sala di attesa, bussai, sentii: -Avanti!-
Non aspettai, erano presenti tutti i principali ufficiali della caserma e fu facile scaricare il mio fucile mitragliatore su tutti.
Fuggii via prima che gli uomini di guardia mi potessero raggiungere, poi ancora agile, scavalcai il muro di cinta, mentre qualcuno mi urlava: -Si fermi o sparo!-
Non riuscì a colpirmi, perché svicolai rapido.
Avevo condotto la mia prima azione: ero meritevole di medaglia, ma certamente nessuno mi avrebbe decorato o stimato come un eroe.
Me ne infischiai: il dovere stava sopra tutto.
Ora dovevo far saltare il ponte della ferrovia: mi impossessai di una macchina e fui vicino ai binari, mi arrampicai sui tralicci e collocai il plastico nei punti prestabiliti.
Mi calai con una corda e in pochi minuti il ponte era in fondo al vallone, nell'acqua del fiume.
Ero orgoglioso di me, del mio coraggio e dell'agilità che avevo mantenuto in tutti quegli anni.
Chissà quante azioni sarebbero andate a termine in quella giornata afosa di luglio?
I miei commilitoni stavano certamente martoriando quel maledetto Paese.
Era l'ora del ritrovo di chi, nella zona, era sopravvissuto: avremmo assaltato i convogli di passaggio.
Ero stato molto veloce, perché sul "Colle Bruciato" ero solo, non importava: sarei rimasto ad attendere.
Le ore trascorsero e nessuno giunse: erano tutti morti?
Qualcuno aveva tradito?
Non potevo più rimanere allo scoperto, decisi di rischiare e tornare a casa per tentare un contatto via radio: mia moglie dormiva, sicuramente si era preoccupata, immaginando che fossi impazzito.
Riuscii a non svegliare i miei figli e lei, quella che consideravo la mia copertura e tortura: era assillante, monotona, sempre insoddisfatta.
La radio era al suo posto: i miei la consideravano un residuato bellico e non la toccavano, indifferenti.
Inviai i miei messaggi, tutto era tranquillo. Il segnale d'allarme era scomparso, poi mi venne un dubbio atroce, che presto fu confermato: mio figlio minore aveva manipolato l'apparecchio e lo aveva decodificato, quel maledetto era intelligente quanto me.
Aveva combinato un guaio terribile, facendo partire il messaggio di azione solo dal mio apparecchio.
Io avevo agito, sprecando armi ed esplosivo.
Che potevo fare ora, accesi la televisione ed ascoltai il telegiornale speciale della notte: -Un terrorista sconosciuto ha assassinato tre ufficiali nella base militare di G.. Subito dopo altri criminali hanno fatto crollare un ponte ferroviario della zona!-
Avevo agito da solo, ormai non mi rimaneva che tornare alla mia copertura, indifferente all'accaduto: se mi avessero arrestato mi sarei suicidato.
Invece nessuno venne alla mia porta a bussare.
Mia moglie mi rimproverò la mia fuga precipitosa.
Mi scusai con una bugia, ma lei si preoccupò del sole: -Quante volte ti ho detto di coprirti il capo quando lavori in giardino! Ho letto sulla rivista "Noi Donne" che un signore ebbe...-
Iniziò a raccontarmi vicende assurde lette su quelle stupide riviste di pettegolezzi e baggianate.
Dissi sempre: -Sì! Cara!-
La baciai sulla guancia per calmarla, ma lei ormai proseguiva nella sua narrazione, che inglobava fantasie, avvenimenti di ogni tipo.
Non la sentivo più e mi immaginai cosa sarebbe successo se realmente il nostro esercito avesse invaso quel Paese di stolti: saremmo caduti in combattimento tutti o avremmo preso il potere.
Io sarei diventato un eroe e non lo schiavo di una sciocca pettegola, dei suoi figli petulanti e grassi, irriverenti verso il loro padre.
Ero un eroe senza nome, avrei preferito morire in battaglia: quell'esistenza squallida era peggiore di un campo di prigionia nemico.
L'INFILTRATO è un racconto dell'orrore,nero, horror tratto dal libro IL FOLLE, edito da lulu -lulu.com
Racconto di Arduino Rossi
27/3 LIBRI (Arduino Rossi)
LIBRI
Lo scopo della mia vita era lo studio: leggere e accumulare appunti per un'opera mastodontica che avrei chiamato l'enciclopedia.
Non sarebbe stata come quella degli enciclopedici del secolo dei Lumi, ma come una nuova pietra fondamentale del sapere moderno.
Stavo accumulando dati su tutto lo scibile umano, dalla biologia all'astrologia, dal mondo delle fiabe a quello delle musiche giovanili rumoreggianti e legate al consumo delle droghe.
Ero il bibliotecario di una piccola biblioteca di periferia che aveva pochi utenti, per di più vecchi professori con le loro manie culturali, specializzati su autori latini e greci.
Avevo uno scatolone dove erano ammucchiate centinaia di quaderni con le bozze di quant'anni di impegno.
Mi mancava solo la casa editrice disposta a far stampare tutto quel materiale, anche a pagamento, ma per pubblicare il tutto mi serviva una somma enorme.
Sostenevano che non avesse valore commerciale un'edizione così rande volume di dati e date senza scopo alcuno se non quello della pura conoscenza pedante.
Non esistevano più gli amanti delle nozioni e delle informazioni senza scopo se non quello della pura divulgazione.
La ricerca del denaro per far entrare in biblioteca il mio lavoro di tutta la vita era diventata un'ossessione, io non avevo mai desiderato denaro: ero uno scapolo abitudinario, con i ritmi precisi e ripetitivi, quasi maniacali senza fantasia.
Mangiavo alla data ora, andavano sempre a letto alle venti e mi alzavo alle cinque del mattino in qualsiasi stagione: mi lavavo le miei cose, mi preparavo la mia magra colazione.
Mi sistemavo il mio vestito grigio con la cravatta intonata e il mio cappello,tenuto con religiosa precisione.
Ero stato indifferente alle mode e il mio vestiario era particolarmente antiquato: i giovani sorridevano vedendomi passare, per loro ero un rudere vivente.
Come potevo ottenere denaro?
I miei risparmi non erano sufficienti, la mia liquidazione avrebbe coperto la metà della spesa, mentre io volevo vedere pubblicato tutto al più presto.
Temevo che un malore mi avrebbe portato all'altro mondo senza poter concludere la mia opera.
Era questa la seconda ossessione che non mi lasciva dormire: dover lasciare tutto qui senza aver visto la fine del mio impegno,mi terrorizzava l'idea perché mi pareva di non dare un senso alla mia vita.
Di libri la mia biblioteca ne conteneva più di duecentomila: era un vero tesoro di antichità e di rarità.
Ero l'unico a sfogliare i testi più preziosi, i manoscritti più belli, miniati con gusto aristocratico.
Fu proprio in uno di questi miei tesori, come li chiamavo io, che scovai la mia fortuna o sfortuna se preferite: era la descrizione di un enigmatico covo di briganti, proprio nella parte vecchia della città è sotto un edificio che oggi non esiste più.
Lì, secondo il libro, c'era l'oro dei poveri, le pietre preziose dei miseri, l'argento della madre terra.
Poteva essere benissimo simbolico e rappresentare virtù cristiane, ma volli andare sino in fondo alla questione.
Non fu facile convincere il custode dello stabile che sorgeva al posto del monastero in parte abbattuto il secolo scorso: con una buona mancia il burbero guardiano mi lasciò scendere negli scantinati, tra topi e ragni, come diceva lui, tra reperti
archeologici come sostenevo io.
Infatti di resti di precedenti costruzioni, pre-romane e medievali ne individuai parecchi, ma non ero sceso per quello: dovevo trovare il corridoio che portava al covo, o se preferite al nascondiglio dei briganti.
La porta delle segrete era stata murata secoli prima, ma c'era ancora la traccia degli antichi cardini: non era da lì che sarei riuscito a penetrare nella sala del mio tesoro.
Avrei dovuto cercare in un altro tratto, forse dalla chiesa patronale.
Attesi la sera e mi nascosi nel confessionale, il sagrestano chiuse le porte e se ne andò, così potei uscire indisturbato.
Fu facile trovare la porta dei sotterranei, era rimasta aperta e la conoscevo benissimo, grazie alle mappe che avevo in biblioteca.
Fu facile arrivare all'imbocco degli scantinati dell'antico convento, meno facile fu penetrarvi
C'era una massiccia porta di legno, ma per fortuna la serratura si era arrugginita: forzarla fu semplice.
Da molti anni nessuno era entrato in quelle gallerie e l'aria era fetida, ma non mi importava, dovevo giungere sino al mio scopo.
L'oro c'era, pure l'argento e le pietre preziose, il libro non aveva mentito, ma pure mi sembrava troppo facile la mia scoperta: possibile che nessuno si era accorto di quella porta e non si era inoltrato in quei tratti dei sotterranei?
Il mio problema principale era quello di ritornare a casa, procurarmi i mezzi per portare con me quelle ricchezze e spenderle senza dare sospetti.
Non era un'operazione facile: cominciai a riempire la borsa di canapa che avevo con me, poi tornai sui miei passi, ma ben presto mi accorsi di essermi smarrito.
Eppure la mappa non doveva essere sbagliata: le gallerie erano lunghe solo poche centinaia di metri e nulla più.
Mi stavo facendo prendere dal panico: dovevo al più presto richiudere la porta, senza lasciare tracce di scasso e nascondermi in chiesa, per uscire indisturbato con la gente della prima Messa, all'alba.
Finalmente scovai una nuova porta, uscii all'aperto, proprio in una piazza che non avevo mai visto.
C'era un buio tenebroso, la notte era illuminata dalle stelle e da qualche bagliore che usciva dalla finestra.
Il silenzio era pesante, qualche ombra si notava in fondo alla piazza.
Non seppi riconoscere il luogo, eppure la mia città la sapevo percorrere anche a occhi chiusi: quello era un posto sconosciuto, mai visto se non in un vecchio quadro.
Era impossibile, il borgo di san Giovanni era stato abbattuto nel seicento, quando decisero di allargare la cinta muraria: quel posto non doveva più esistere.
Dei cavalli nitrivano in una stalla vicina, c'erano delle torce ai quattro angoli della piazza e il fumo saliva lieve, mentre la mia vista si stava abituando a quella notte del passato.
Dove ero finito?
I libri di negromanzia parlavano di una seconda città dentro la prima, uguale nei secoli, dove vivevano i morti.
Era assurdo: le mie letture mi avevano offuscato la ragione, non riuscivo a ritrovare altra spiegazione, benché irrazionale.
Il fetore della morte saliva dai borghi sparsi nella campagna: era proprio come nel quadro che tenevo sopra la mia testa da quarant'anni, un paesaggio lugubre che descriveva la pestilenza del seicento.
Udii i carri dei monatti percorrere le vie, i corpi abbruttiti dal morbo, i brutti musi dei porta cadaveri, ceffi sfuggiti al patibolo per la necessità di braccia disposte a sotterrare i morti.
Le torce illuminavano visi terrorizzati o straziati dal dolore, dal terrore di una morte tanto prossima quanto sicura.
Sapevo che il pittore del quadro era stato uno stregone ed era morto sul rogo, ma non sarei mai immaginato che un giorno sarei terminato in un tranello simile: la trappola dei defunti.
Tornai sui miei passi, ma non riuscivo ad orientarmi in quelle tenebre, finalmente rintracciai il convento dei frati neri: vi entrai senza chiedere permesso.
Tutte le porte erano aperte e ogni angolo era zeppo di corpi di moribondi o di cadaveri.
Scesi nella cripta, tra frati oranti, indifferenti a me e al mio abbigliamento per loro insolito.
Trovai la sala del tesoro e decisi di lasciare il mio bottino al suo posto: fu facile individuare l'uscita e attendere la fine della notte tra le colonne della chiesa.
Fuori cercai di capire cosa mi era capitato: poteva essere stato un incubo, ma era reale e mi aveva lasciato l'odore tremendo di cadaveri.
Trovare una spiegazione non fu facile, ma decisi di non tornare a casa se non con il mio oro.
Mi procurai una grande borsa e un sacco per i preziosi, l'argento l'avrei preso un'altra volta.
Mi lessi la sbiadita mappa del borgo di San Giovanni, per non perdermi e scrissi queste memorie, se per caso non dovessi tornare.
So di rischiare di non riuscire più a trovare la via di uscita da quella città celata, ma non ho altre possibilità: quell'oro mi serve.
Si dice che quello sia un limbo o un inferno, dove il tempo sia sempre uguale, una notte perpetua ti avvolge e non ti rimane che stare accanto ai moribondi e ai cadaveri per l'eternità.
Vi racconterò ogni particolare quando sarò tornato.
-Altro non scovai sul Signor Parte, scomparso l'anno scorso.
Come bibliotecario che lo ha sostituito scartabellai tra i volumi e rintracciai il foglio scritto da questo vecchio pedante di altri tempi, grazie all'accuratezza che ho nel ricercare e riordinare i volumi.
Dovrei consegnare questo foglio alla polizia, ma temo che servirebbe ad avvallare la teoria della pazzia di Parte, invece io credo all'esistenza di questa città segreta e del tesoro nascosto.
Ho deciso di avventurarmi nei sotterranei della chiesa patronale e se non tornassi pregate per me.-
Racconto di genere horror, orrore, nero trattao dalla raccolta di racconti intitolata IL FOLLE, pubblicato con lulu - lulu.com
Lo scopo della mia vita era lo studio: leggere e accumulare appunti per un'opera mastodontica che avrei chiamato l'enciclopedia.
Non sarebbe stata come quella degli enciclopedici del secolo dei Lumi, ma come una nuova pietra fondamentale del sapere moderno.
Stavo accumulando dati su tutto lo scibile umano, dalla biologia all'astrologia, dal mondo delle fiabe a quello delle musiche giovanili rumoreggianti e legate al consumo delle droghe.
Ero il bibliotecario di una piccola biblioteca di periferia che aveva pochi utenti, per di più vecchi professori con le loro manie culturali, specializzati su autori latini e greci.
Avevo uno scatolone dove erano ammucchiate centinaia di quaderni con le bozze di quant'anni di impegno.
Mi mancava solo la casa editrice disposta a far stampare tutto quel materiale, anche a pagamento, ma per pubblicare il tutto mi serviva una somma enorme.
Sostenevano che non avesse valore commerciale un'edizione così rande volume di dati e date senza scopo alcuno se non quello della pura conoscenza pedante.
Non esistevano più gli amanti delle nozioni e delle informazioni senza scopo se non quello della pura divulgazione.
La ricerca del denaro per far entrare in biblioteca il mio lavoro di tutta la vita era diventata un'ossessione, io non avevo mai desiderato denaro: ero uno scapolo abitudinario, con i ritmi precisi e ripetitivi, quasi maniacali senza fantasia.
Mangiavo alla data ora, andavano sempre a letto alle venti e mi alzavo alle cinque del mattino in qualsiasi stagione: mi lavavo le miei cose, mi preparavo la mia magra colazione.
Mi sistemavo il mio vestito grigio con la cravatta intonata e il mio cappello,tenuto con religiosa precisione.
Ero stato indifferente alle mode e il mio vestiario era particolarmente antiquato: i giovani sorridevano vedendomi passare, per loro ero un rudere vivente.
Come potevo ottenere denaro?
I miei risparmi non erano sufficienti, la mia liquidazione avrebbe coperto la metà della spesa, mentre io volevo vedere pubblicato tutto al più presto.
Temevo che un malore mi avrebbe portato all'altro mondo senza poter concludere la mia opera.
Era questa la seconda ossessione che non mi lasciva dormire: dover lasciare tutto qui senza aver visto la fine del mio impegno,mi terrorizzava l'idea perché mi pareva di non dare un senso alla mia vita.
Di libri la mia biblioteca ne conteneva più di duecentomila: era un vero tesoro di antichità e di rarità.
Ero l'unico a sfogliare i testi più preziosi, i manoscritti più belli, miniati con gusto aristocratico.
Fu proprio in uno di questi miei tesori, come li chiamavo io, che scovai la mia fortuna o sfortuna se preferite: era la descrizione di un enigmatico covo di briganti, proprio nella parte vecchia della città è sotto un edificio che oggi non esiste più.
Lì, secondo il libro, c'era l'oro dei poveri, le pietre preziose dei miseri, l'argento della madre terra.
Poteva essere benissimo simbolico e rappresentare virtù cristiane, ma volli andare sino in fondo alla questione.
Non fu facile convincere il custode dello stabile che sorgeva al posto del monastero in parte abbattuto il secolo scorso: con una buona mancia il burbero guardiano mi lasciò scendere negli scantinati, tra topi e ragni, come diceva lui, tra reperti
archeologici come sostenevo io.
Infatti di resti di precedenti costruzioni, pre-romane e medievali ne individuai parecchi, ma non ero sceso per quello: dovevo trovare il corridoio che portava al covo, o se preferite al nascondiglio dei briganti.
La porta delle segrete era stata murata secoli prima, ma c'era ancora la traccia degli antichi cardini: non era da lì che sarei riuscito a penetrare nella sala del mio tesoro.
Avrei dovuto cercare in un altro tratto, forse dalla chiesa patronale.
Attesi la sera e mi nascosi nel confessionale, il sagrestano chiuse le porte e se ne andò, così potei uscire indisturbato.
Fu facile trovare la porta dei sotterranei, era rimasta aperta e la conoscevo benissimo, grazie alle mappe che avevo in biblioteca.
Fu facile arrivare all'imbocco degli scantinati dell'antico convento, meno facile fu penetrarvi
C'era una massiccia porta di legno, ma per fortuna la serratura si era arrugginita: forzarla fu semplice.
Da molti anni nessuno era entrato in quelle gallerie e l'aria era fetida, ma non mi importava, dovevo giungere sino al mio scopo.
L'oro c'era, pure l'argento e le pietre preziose, il libro non aveva mentito, ma pure mi sembrava troppo facile la mia scoperta: possibile che nessuno si era accorto di quella porta e non si era inoltrato in quei tratti dei sotterranei?
Il mio problema principale era quello di ritornare a casa, procurarmi i mezzi per portare con me quelle ricchezze e spenderle senza dare sospetti.
Non era un'operazione facile: cominciai a riempire la borsa di canapa che avevo con me, poi tornai sui miei passi, ma ben presto mi accorsi di essermi smarrito.
Eppure la mappa non doveva essere sbagliata: le gallerie erano lunghe solo poche centinaia di metri e nulla più.
Mi stavo facendo prendere dal panico: dovevo al più presto richiudere la porta, senza lasciare tracce di scasso e nascondermi in chiesa, per uscire indisturbato con la gente della prima Messa, all'alba.
Finalmente scovai una nuova porta, uscii all'aperto, proprio in una piazza che non avevo mai visto.
C'era un buio tenebroso, la notte era illuminata dalle stelle e da qualche bagliore che usciva dalla finestra.
Il silenzio era pesante, qualche ombra si notava in fondo alla piazza.
Non seppi riconoscere il luogo, eppure la mia città la sapevo percorrere anche a occhi chiusi: quello era un posto sconosciuto, mai visto se non in un vecchio quadro.
Era impossibile, il borgo di san Giovanni era stato abbattuto nel seicento, quando decisero di allargare la cinta muraria: quel posto non doveva più esistere.
Dei cavalli nitrivano in una stalla vicina, c'erano delle torce ai quattro angoli della piazza e il fumo saliva lieve, mentre la mia vista si stava abituando a quella notte del passato.
Dove ero finito?
I libri di negromanzia parlavano di una seconda città dentro la prima, uguale nei secoli, dove vivevano i morti.
Era assurdo: le mie letture mi avevano offuscato la ragione, non riuscivo a ritrovare altra spiegazione, benché irrazionale.
Il fetore della morte saliva dai borghi sparsi nella campagna: era proprio come nel quadro che tenevo sopra la mia testa da quarant'anni, un paesaggio lugubre che descriveva la pestilenza del seicento.
Udii i carri dei monatti percorrere le vie, i corpi abbruttiti dal morbo, i brutti musi dei porta cadaveri, ceffi sfuggiti al patibolo per la necessità di braccia disposte a sotterrare i morti.
Le torce illuminavano visi terrorizzati o straziati dal dolore, dal terrore di una morte tanto prossima quanto sicura.
Sapevo che il pittore del quadro era stato uno stregone ed era morto sul rogo, ma non sarei mai immaginato che un giorno sarei terminato in un tranello simile: la trappola dei defunti.
Tornai sui miei passi, ma non riuscivo ad orientarmi in quelle tenebre, finalmente rintracciai il convento dei frati neri: vi entrai senza chiedere permesso.
Tutte le porte erano aperte e ogni angolo era zeppo di corpi di moribondi o di cadaveri.
Scesi nella cripta, tra frati oranti, indifferenti a me e al mio abbigliamento per loro insolito.
Trovai la sala del tesoro e decisi di lasciare il mio bottino al suo posto: fu facile individuare l'uscita e attendere la fine della notte tra le colonne della chiesa.
Fuori cercai di capire cosa mi era capitato: poteva essere stato un incubo, ma era reale e mi aveva lasciato l'odore tremendo di cadaveri.
Trovare una spiegazione non fu facile, ma decisi di non tornare a casa se non con il mio oro.
Mi procurai una grande borsa e un sacco per i preziosi, l'argento l'avrei preso un'altra volta.
Mi lessi la sbiadita mappa del borgo di San Giovanni, per non perdermi e scrissi queste memorie, se per caso non dovessi tornare.
So di rischiare di non riuscire più a trovare la via di uscita da quella città celata, ma non ho altre possibilità: quell'oro mi serve.
Si dice che quello sia un limbo o un inferno, dove il tempo sia sempre uguale, una notte perpetua ti avvolge e non ti rimane che stare accanto ai moribondi e ai cadaveri per l'eternità.
Vi racconterò ogni particolare quando sarò tornato.
-Altro non scovai sul Signor Parte, scomparso l'anno scorso.
Come bibliotecario che lo ha sostituito scartabellai tra i volumi e rintracciai il foglio scritto da questo vecchio pedante di altri tempi, grazie all'accuratezza che ho nel ricercare e riordinare i volumi.
Dovrei consegnare questo foglio alla polizia, ma temo che servirebbe ad avvallare la teoria della pazzia di Parte, invece io credo all'esistenza di questa città segreta e del tesoro nascosto.
Ho deciso di avventurarmi nei sotterranei della chiesa patronale e se non tornassi pregate per me.-
Racconto di genere horror, orrore, nero trattao dalla raccolta di racconti intitolata IL FOLLE, pubblicato con lulu - lulu.com
27/3 IL PRINCIPE (Arduino Rossi) racconto
Racconto horror, nero, fantastico scritto da Arduino Rosssi, appartenente alla raccolta IL FOLLE - edito da Lulu - lulu.com.
IL PRINCIPE
Il fieno era fresco e profumava di primavera.
Dormire nella stalla con i cavalli mi era sempre piaciuto e da ragazzo passavo le notti estive nelle stalle.
Ero considerato un pazzo dalla mia famiglia, ricchi mercanti di bestiame e di terreni, gente pratica con le idee chiare e il senso del denaro nella testa, anzi nelle vene.
Spesso mi prendevo un cavallo, dei più bizzosi e selvaggi.
Cavalcavo sotto il cielo stellato in cerca di non so che, forse un po' di natura libera e violenta, senza alcun limite, tra blu, rosa e viola dei prati inselvatichiti delle radure tra le rocce delle colline brulle, tra la macchia della terra di nessuno.
Mi inoltravo sin dentro la selva del castello, così denominata perché la proprietà era ancora in mano ai vecchi principi di Norbo, gente fiacca e senza intelligenza.
Era una stirpe nobiliare ormai imbastardita e priva di animo umano: si diceva che fossero delle vere bestie nei modi, nell'atteggiamento, nel parlare.
Possedevano vaste terre che erano rimaste incolte per negligenza,per stoltezza, per la disonestà dei fattori.
L'ultimo dei Norbo aveva poco da campare e io ero deciso ad acquistare le sue proprietà, nonostante i miei fratelli mi sconsigliassero: -E' terra cattiva, che non darà mai frutto! E'arida o boschiva, ma non si riesce a strappar nulla da quelle
zolle: il Diavolo ci ha messo di mezzo la zampa!-
I miei fratelli erano superstiziosi come donnicciole e nonostante la loro mentalità pratica non si alzavano mai al di sopra della credulità dei rustici.
Io invece non credevo ai detti, alle leggende, ai pregiudizi del popolino: ero l'unico della mia famiglia ad avere studiato.
Ero l'unico che se ne infischiava di affari, di compravendite, di cavalli e vacche: dicevano che fossi nato signore e per i miei compaesani questo non era un complimento.
Divenni così il proprietario di un castellaccio mezzo diroccato, di tante ortiche e di alberi curvi e secchi, o nodosi come quelle di un dannato sotto le bastonate del diavolo.
Avevo come rendita unicamente il magro pedaggio dei pastori, che transitavano e pascolavano in estate, mentre il taglio dei boschi mi rendeva così poco che li feci sospendere.
Comunque quel poco mi bastava e mi accontentavo di pane e formaggio, di un po' di legna per l'inverno e di quattro assi per sistemare qualche muro pericolante.
Facevo anche il muratore e trascorrevo il mio tempo a chiudere crepe, a ricomporre parti crollate, a rinforzare pavimenti instabili.
Infondo quella era la mia reggia, grande quanto inutile, ma stupenda quanto rustica: mi sentivo il nuovo signore di Sassiduri, così l'avevano richiamato, ma in realtà era il feudo di San Lorenzo.
Presto mi feci passare come ultimo erede della stirpe del Norbo e i passanti incuriositi si chiedevano come era possibile che quella gente così corrotta e lasciva avesse potuto generare un uomo alto, robusto, deciso come me.
Infatti avevo la nobiltà dei feudatari di un tempo, quando essere signore significava essere un guerriero ardito e senza tante remore.
La gente del posto sapeva chi fossi, ma stavano al gioco e presto si scordarono chi fossi realmente confondendomi con un nobile.
Tra le rovine della cappella ritrovai vecchie corazze e mi immedesimai nella parte di un cavaliere di venduta coraggioso,leale, pronto a difendere la sua terra e il suo Re.
Divenni così il Pazzo di Sassiduri e mi beffarono per questa mia mania: mi presentavo in corazze ai forestieri e pretendevo di essere ossequiato come un feudatario di altre epoche.
Invece folle non lo ero, sapevo ciò che facevo e ben presto i miei compaesani ebbero bisogno di me: il colera colpì le campagne basse e calde, una gran folla di profughi giunse sino a noi,ultimo paese delle terre alte, prima della frontiera, era un
popolo di disperati che non sapeva cosa fare né dove andare.
Sarebbero stati respinti dalle guardie di confine e la mia gente invece li avrebbe affrontato a fucilate se avessero tentato di superare il ponte che conduceva al villaggio.
Ne sarebbe nato un feroce scontro con altri morti e feriti, oltre a quelli del morbo: come nobile e coraggioso signore decisi di offrire la mia modesta dimora ai fuggiaschi, evitando un inutile spargimento di sangue.
In quei giorni mi prodigai per soccorrere moribondi e malati, non disdegnando il contatto da Buon infermiere, ma rimanendo in salute sino alla fine della moria.
I superstiti se ne tornarono alle loro case ringraziandomi e benedicendomi: ero matto, ma sicuramente un buono e generoso.
Anche tra la mia gente ci fu chi riconobbe i miei meriti, ma nessuno volle ringraziarmi, anzi mi accusarono di essere stato dalla parte della gente della piana, da sempre loro rivali.
Non mi preoccupai delle loro opinioni e proseguii a fare il signore di quella fortezza senza soldati, senza importanza.
Gli anni passarono e i miei capelli divennero bianchi, la mia voce roca, i miei occhi stanchi: la morte non era ancora arrivata ad annunciarmi quale destino mi attendeva e io rimanevo lì,pronto ad ospitare qualche viandante, qualche vagabondo o
pellegrino che fosse.
Non chiedevo dove andavano né dove venivano, ma solo per quale motivo si erano rifugiati in quel posto così arroccato e lontano dalle grandi strade di comunicazione del regno: -Siamo dei poveracci e non possiamo pagare i pedaggi del sovrano. Siamo briganti! Siamo eremiti!-
Erano queste le solite risposte che ottenevo, ma una mi confuse e mi riempì di dubbi: -Sono tornato per vedere chi era rimasto così nobile da continuare la mia missione!-
Chi fosse costui non lo sapevo, forse era un vecchio mercenario,sicuramente un vecchio soldato con molte battaglie alle spalle: aveva l'aria marziale e molte cicatrici di arma bianca sul viso e sulle braccia.
Era forte e dai modi di chi era abituato a comandare e non ricevere mai rifiuti o disubbidienze ai suoi ordini.
Gli chiesi: -Chi sei?-
-Sono il fondatore, il costruttore del castello!-
Era più folle di me, il rudere era stato costruito secoli prima.
Invece quello proseguì: -Ai miei tempi nessuno si sarebbe permesso di alzare lo sguardo su me, quando alzavo la voce. Questo conta molto! Sei un mio pari!-
Scomparve come era arrivato e al suo posto trovai una croce,scavai. Rinvenni i resti mortali di un signore in una grande armatura dorata: aveva in una mano scheletrica una pergamena con scritto chiaramente il mio nome: era la dichiarazione a nuovo
Signore di Sassiduri, Principe di diritto, erede legittimo.
IL PRINCIPE
Il fieno era fresco e profumava di primavera.
Dormire nella stalla con i cavalli mi era sempre piaciuto e da ragazzo passavo le notti estive nelle stalle.
Ero considerato un pazzo dalla mia famiglia, ricchi mercanti di bestiame e di terreni, gente pratica con le idee chiare e il senso del denaro nella testa, anzi nelle vene.
Spesso mi prendevo un cavallo, dei più bizzosi e selvaggi.
Cavalcavo sotto il cielo stellato in cerca di non so che, forse un po' di natura libera e violenta, senza alcun limite, tra blu, rosa e viola dei prati inselvatichiti delle radure tra le rocce delle colline brulle, tra la macchia della terra di nessuno.
Mi inoltravo sin dentro la selva del castello, così denominata perché la proprietà era ancora in mano ai vecchi principi di Norbo, gente fiacca e senza intelligenza.
Era una stirpe nobiliare ormai imbastardita e priva di animo umano: si diceva che fossero delle vere bestie nei modi, nell'atteggiamento, nel parlare.
Possedevano vaste terre che erano rimaste incolte per negligenza,per stoltezza, per la disonestà dei fattori.
L'ultimo dei Norbo aveva poco da campare e io ero deciso ad acquistare le sue proprietà, nonostante i miei fratelli mi sconsigliassero: -E' terra cattiva, che non darà mai frutto! E'arida o boschiva, ma non si riesce a strappar nulla da quelle
zolle: il Diavolo ci ha messo di mezzo la zampa!-
I miei fratelli erano superstiziosi come donnicciole e nonostante la loro mentalità pratica non si alzavano mai al di sopra della credulità dei rustici.
Io invece non credevo ai detti, alle leggende, ai pregiudizi del popolino: ero l'unico della mia famiglia ad avere studiato.
Ero l'unico che se ne infischiava di affari, di compravendite, di cavalli e vacche: dicevano che fossi nato signore e per i miei compaesani questo non era un complimento.
Divenni così il proprietario di un castellaccio mezzo diroccato, di tante ortiche e di alberi curvi e secchi, o nodosi come quelle di un dannato sotto le bastonate del diavolo.
Avevo come rendita unicamente il magro pedaggio dei pastori, che transitavano e pascolavano in estate, mentre il taglio dei boschi mi rendeva così poco che li feci sospendere.
Comunque quel poco mi bastava e mi accontentavo di pane e formaggio, di un po' di legna per l'inverno e di quattro assi per sistemare qualche muro pericolante.
Facevo anche il muratore e trascorrevo il mio tempo a chiudere crepe, a ricomporre parti crollate, a rinforzare pavimenti instabili.
Infondo quella era la mia reggia, grande quanto inutile, ma stupenda quanto rustica: mi sentivo il nuovo signore di Sassiduri, così l'avevano richiamato, ma in realtà era il feudo di San Lorenzo.
Presto mi feci passare come ultimo erede della stirpe del Norbo e i passanti incuriositi si chiedevano come era possibile che quella gente così corrotta e lasciva avesse potuto generare un uomo alto, robusto, deciso come me.
Infatti avevo la nobiltà dei feudatari di un tempo, quando essere signore significava essere un guerriero ardito e senza tante remore.
La gente del posto sapeva chi fossi, ma stavano al gioco e presto si scordarono chi fossi realmente confondendomi con un nobile.
Tra le rovine della cappella ritrovai vecchie corazze e mi immedesimai nella parte di un cavaliere di venduta coraggioso,leale, pronto a difendere la sua terra e il suo Re.
Divenni così il Pazzo di Sassiduri e mi beffarono per questa mia mania: mi presentavo in corazze ai forestieri e pretendevo di essere ossequiato come un feudatario di altre epoche.
Invece folle non lo ero, sapevo ciò che facevo e ben presto i miei compaesani ebbero bisogno di me: il colera colpì le campagne basse e calde, una gran folla di profughi giunse sino a noi,ultimo paese delle terre alte, prima della frontiera, era un
popolo di disperati che non sapeva cosa fare né dove andare.
Sarebbero stati respinti dalle guardie di confine e la mia gente invece li avrebbe affrontato a fucilate se avessero tentato di superare il ponte che conduceva al villaggio.
Ne sarebbe nato un feroce scontro con altri morti e feriti, oltre a quelli del morbo: come nobile e coraggioso signore decisi di offrire la mia modesta dimora ai fuggiaschi, evitando un inutile spargimento di sangue.
In quei giorni mi prodigai per soccorrere moribondi e malati, non disdegnando il contatto da Buon infermiere, ma rimanendo in salute sino alla fine della moria.
I superstiti se ne tornarono alle loro case ringraziandomi e benedicendomi: ero matto, ma sicuramente un buono e generoso.
Anche tra la mia gente ci fu chi riconobbe i miei meriti, ma nessuno volle ringraziarmi, anzi mi accusarono di essere stato dalla parte della gente della piana, da sempre loro rivali.
Non mi preoccupai delle loro opinioni e proseguii a fare il signore di quella fortezza senza soldati, senza importanza.
Gli anni passarono e i miei capelli divennero bianchi, la mia voce roca, i miei occhi stanchi: la morte non era ancora arrivata ad annunciarmi quale destino mi attendeva e io rimanevo lì,pronto ad ospitare qualche viandante, qualche vagabondo o
pellegrino che fosse.
Non chiedevo dove andavano né dove venivano, ma solo per quale motivo si erano rifugiati in quel posto così arroccato e lontano dalle grandi strade di comunicazione del regno: -Siamo dei poveracci e non possiamo pagare i pedaggi del sovrano. Siamo briganti! Siamo eremiti!-
Erano queste le solite risposte che ottenevo, ma una mi confuse e mi riempì di dubbi: -Sono tornato per vedere chi era rimasto così nobile da continuare la mia missione!-
Chi fosse costui non lo sapevo, forse era un vecchio mercenario,sicuramente un vecchio soldato con molte battaglie alle spalle: aveva l'aria marziale e molte cicatrici di arma bianca sul viso e sulle braccia.
Era forte e dai modi di chi era abituato a comandare e non ricevere mai rifiuti o disubbidienze ai suoi ordini.
Gli chiesi: -Chi sei?-
-Sono il fondatore, il costruttore del castello!-
Era più folle di me, il rudere era stato costruito secoli prima.
Invece quello proseguì: -Ai miei tempi nessuno si sarebbe permesso di alzare lo sguardo su me, quando alzavo la voce. Questo conta molto! Sei un mio pari!-
Scomparve come era arrivato e al suo posto trovai una croce,scavai. Rinvenni i resti mortali di un signore in una grande armatura dorata: aveva in una mano scheletrica una pergamena con scritto chiaramente il mio nome: era la dichiarazione a nuovo
Signore di Sassiduri, Principe di diritto, erede legittimo.