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10 gen 2013

Proverbi - 14 La sapienza di una massaia costruisce la casa,


Cap. 14
 1  La sapienza di una massaia costruisce la casa,
la stoltezza la demolisce con le mani.
 2  Chi procede con rettitudine teme il Signore,
chi si scosta dalle sue vie lo disprezza.
 3  Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia,
ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia.
 4  Senza buoi, niente grano,
l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro.
 5  Il testimone vero non mentisce,
quello falso spira menzogne.
 6  Il beffardo ricerca la sapienza ma invano,
la scienza è cosa facile per il prudente.
 7  Allontànati dall'uomo stolto,
e non ignorerai le labbra sapienti.
 8  La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via,
ma la stoltezza degli sciocchi è inganno.
 9  Fra gli stolti risiede la colpa,
fra gli uomini retti la benevolenza.
 10  Il cuore conosce la propria amarezza
e alla sua gioia non partecipa l'estraneo.
 11  La casa degli empi rovinerà,
ma la tenda degli uomini retti avrà successo.
 12  C'è una via che sembra diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
 13  Anche fra il riso il cuore prova dolore
e la gioia può finire in pena.
 14  Chi è instabile
si sazierà dei frutti della sua condotta,
l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere.
 15  L'ingenuo crede quanto gli dici,
l'accorto controlla i propri passi.
 16  Il saggio teme e sta lontano dal male,
lo stolto è insolente e presuntuoso.
 17  L'iracondo commette sciocchezze,
il riflessivo sopporta.
 18  Gli inesperti erediteranno la stoltezza,
i prudenti si coroneranno di scienza.
 19  I malvagi si inchinano davanti ai buoni,
gli empi davanti alle porte del giusto.
 20  Il povero è odioso anche al suo amico,
numerosi sono gli amici del ricco.
 21  Chi disprezza il prossimo pecca,
beato chi ha pietà degli umili.
 22  Non errano forse quelli che compiono il male?
Benevolenza e favore per quanti compiono il bene.
 23  In ogni fatica c'è un vantaggio,
ma la loquacità produce solo miseria.
 24  Corona dei saggi è la loro accortezza,
corona degli stolti la loro stoltezza.
 25  Salvatore di vite è un testimone vero;
chi spaccia menzogne è un impostore.
 26  Nel timore del Signore è la fiducia del forte;
per i suoi figli egli sarà un rifugio.
 27  Il timore del Signore è fonte di vita,
per evitare i lacci della morte.
 28  Un popolo numeroso è la gloria del re;
la scarsità di gente è la rovina del principe.
 29  Il paziente ha grande prudenza,
l'iracondo mostra stoltezza.
 30  Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo,
l'invidia è la carie delle ossa.
 31  Chi opprime il povero offende il suo creatore,
chi ha pietà del misero lo onora.
 32  Dalla propria malvagità è travolto l'empio,
il giusto ha un rifugio nella propria integrità.
 33  In un cuore assennato risiede la sapienza,
ma in seno agli stolti può scoprirsi?
 34  La giustizia fa onore a una nazione,
ma il peccato segna il declino dei popoli.
 35  Il favore del re è per il ministro intelligente,
il suo sdegno è per chi lo disonora.




9 gen 2013

Proverbi - 15 Una risposta gentile calma la collera,

Cap. 15
 1  Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l'ira.
 2  La lingua dei saggi fa gustare la scienza,
la bocca degli stolti esprime sciocchezze.
 3  In ogni luogo sono gli occhi del Signore,
scrutano i malvagi e i buoni.
 4  Una lingua dolce è un albero di vita,
quella malevola è una ferita al cuore.
 5  Lo stolto disprezza la correzione paterna;
chi tiene conto dell'ammonizione diventa prudente.
 6  Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni,
sulla rendita dell'empio incombe il dissesto.
 7  Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.
 8  Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore,
la supplica degli uomini retti gli è gradita.
 9  La condotta perversa è in abominio al Signore;
egli ama chi pratica la giustizia.
 10  Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero,
chi odia la correzione morirà.
 11  Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore,
tanto più i cuori dei figli dell'uomo.
 12  Lo spavaldo non vuol essere corretto,
egli non si accompagna con i saggi.
 13  Un cuore lieto rende ilare il volto,
ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso.
 14  Una mente retta ricerca il sapere,
la bocca degli stolti si pasce di stoltezza.
 15  Tutti i giorni son brutti per l'afflitto,
per un cuore felice è sempre festa.
 16  Poco con il timore di Dio
è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine.
 17  Un piatto di verdura con l'amore
è meglio di un bue grasso con l'odio.
 18  L'uomo collerico suscita litigi,
il lento all'ira seda le contese.
 19  La via del pigro è come una siepe di spine,
la strada degli uomini retti è una strada appianata.
 20  Il figlio saggio allieta il padre,
l'uomo stolto disprezza la madre.
 21  La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno;
l'uomo prudente cammina diritto.
 22  Falliscono le decisioni prese senza consultazione,
riescono quelle prese da molti consiglieri.
 23  E' una gioia per l'uomo saper dare una risposta;
quanto è gradita una parola detta a suo tempo!
 24  Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto,
per salvarlo dagli inferni che sono in basso.
 25  Il Signore abbatte la casa dei superbi
e rende saldi i confini della vedova.
 26  Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi,
ma gli sono gradite le parole benevole.
 27  Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti;
ma chi detesta i regali vivrà.
 28  La mente del giusto medita prima di rispondere,
la bocca degli empi esprime malvagità.
 29  Il Signore è lontano dagli empi,
ma egli ascolta la preghiera dei giusti.
 30  Uno sguardo luminoso allieta il cuore;
una notizia lieta rianima le ossa.
 31  L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare
avrà la dimora in mezzo ai saggi.
 32  Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso,
chi ascolta il rimprovero acquista senno.
 33  Il timore di Dio è una scuola di sapienza,
prima della gloria c'è l'umiltà.

1 gen 2013

Proverbi 16 All'uomo appartengono i progetti della mente,

Cap. 16
 1  All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta.
 2  Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi,
ma chi scruta gli spiriti è il Signore.
 3  Affida al Signore la tua attività
e i tuoi progetti riusciranno.
 4  Il Signore ha fatto tutto per un fine,
anche l'empio per il giorno della sventura.
 5  E' un abominio per il Signore ogni cuore superbo,
certamente non resterà impunito.
 6  Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa,
con il timore del Signore si evita il male.
 7  Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo,
riconcilia con lui anche i suoi nemici.
 8  Poco con onestà è meglio
di molte rendite senza giustizia.
 9  La mente dell'uomo pensa molto alla sua via,
ma il Signore dirige i suoi passi.
 10  Un oracolo è sulle labbra del re,
in giudizio la sua bocca non sbaglia.
 11  La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore,
sono opera sua tutti i pesi del sacchetto.
 12  E' in abominio ai re commettere un'azione iniqua,
poiché il trono si consolida con la giustizia.
 13  Delle labbra giuste si compiace il re
e ama chi parla con rettitudine.
 14  L'ira del re è messaggera di morte,
ma l'uomo saggio la placherà.
 15  Nello splendore del volto del re è la vita,
il suo favore è come nube di primavera.
 16  E' molto meglio possedere la sapienza che l'oro,
il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.
 17  La strada degli uomini retti è evitare il male,
conserva la vita chi controlla la sua via.
 18  Prima della rovina viene l'orgoglio
e prima della caduta lo spirito altero.
 19  E' meglio abbassarsi con gli umili
che spartire la preda con i superbi.
 20  Chi è prudente nella parola troverà il bene
e chi confida nel Signore è beato.
 21  Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina.
 22  fonte di vita è la prudenza per chi la possiede,
castigo degli stolti è la stoltezza.
 23  Una mente saggia rende prudente la bocca
e sulle sue labbra aumenta la dottrina.
 24  Favo di miele sono le parole gentili, 

dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo.
 25  C'è una via che pare diritta a qualcuno,
ma sbocca in sentieri di morte.
 26  L'appetito del lavoratore lavora per lui,
perché la sua bocca lo stimola.
 27  L'uomo perverso produce la sciagura,
sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente.
 28  L'uomo ambiguo provoca litigi,
chi calunnia divide gli amici.
 29  L'uomo violento seduce il prossimo
e lo spinge per una via non buona.
 30  Chi socchiude gli occhi medita inganni,
chi stringe le labbra ha gia commesso il male.
 31  Corona magnifica è la canizie,
ed essa si trova sulla via della giustizia.
 32  Il paziente val più di un eroe,
chi domina se stesso val più di chi conquista una città.
 33  Nel grembo si getta la sorte,
ma la decisione dipende tutta dal Signore.

24 dic 2012

Proverbi 17 Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio

Cap. 17
 1  Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia.
 2  Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato
e avrà parte con i fratelli all'eredità.
 3  Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro,
ma chi prova i cuori è il Signore.
 4  Il maligno presta attenzione a un labbro maledico,
il bugiardo ascolta una lingua nociva.
 5  Chi deride il povero offende il suo creatore,
chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito.
 6  Corona dei vecchi sono i figli dei figli,
onore dei figli i loro padri.
 7  Non conviene all'insensato un linguaggio elevato,
ancor meno al principe un linguaggio falso.
 8  Il dono è come un talismano per il proprietario:
dovunque si volga ha successo.
 9  Chi copre la colpa si concilia l'amicizia,
ma chi la divulga divide gli amici.
 10  Fa più una minaccia all'assennato
che cento percosse allo stolto.
 11  Il malvagio non cerca altro che la ribellione,
ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà.
 12  Meglio incontrare un'orsa privata dei figli
che uno stolto in preda alla follia.
 13  Chi rende male per bene
vedrà sempre la sventura in casa.
 14  Iniziare un litigio è come aprire una diga,
prima che la lite si esasperi, troncala.
 15  Assolvere il reo e condannare il giusto
sono due cose in abominio al Signore.
 16  A che serve il denaro in mano allo stolto?
Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno?
 17  Un amico vuol bene sempre,
è nato per essere un fratello nella sventura.
 18  E' privo di senno l'uomo che offre garanzie
e si dà come garante per il suo prossimo.
 19  Chi ama la rissa ama il delitto,
chi alza troppo l'uscio cerca la rovina.
 20  Un cuore perverso non troverà mai felicità,
una lingua tortuosa andrà in malora.
 21  Chi genera uno stolto ne avrà afflizione;
non può certo gioire il padre di uno sciocco.
 22  Un cuore lieto fa bene al corpo,
uno spirito abbattuto inaridisce le ossa.
 23  L'iniquo accetta regali di sotto il mantello
per deviare il corso della giustizia.
 24  L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé,
ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo.
 25  Un figlio stolto è un tormento per il padre
e un'amarezza per colei che lo ha partorito.
 26  Non sta bene multare chi ha ragione
e peggio ancora colpire gli innocenti.
 27  Chi è parco di parole possiede la scienza;
uno spirito calmo è un uomo intelligente.
 28  Anche lo stolto, se tace, passa per saggio
e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.

14 dic 2012

Proverbi - 18 Chi si tiene appartato cerca pretesti


Cap. 18
 1  Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe.
 2  Lo stolto non ama la prudenza,
ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti.
 3  Con l'empietà viene il disprezzo,
con il disonore anche l'ignominia.
 4  Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda,
la fonte della sapienza è un torrente che straripa.
 5  Non è bene usar riguardi all'empio
per far torto al giusto in un giudizio.
 6  Le labbra dello stolto provocano liti
e la sua bocca gli provoca percosse.
 7  La bocca dello stolto è la sua rovina
e le sue labbra sono un laccio per la sua vita.
 8  Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono in fondo alle viscere.
 9  Chi è indolente nel lavoro
è fratello del dissipatore.
 10  Torre fortissima è il nome del Signore:
il giusto vi si rifugia ed è al sicuro.
 11  I beni del ricco sono la sua roccaforte,
come un'alta muraglia, a suo parere.
 12  Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta,
ma l'umiltà viene prima della gloria.
 13  Chi risponde prima di avere ascoltato
mostra stoltezza a propria confusione.
 14  Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia,
ma uno spirito afflitto chi lo solleverà?
 15  La mente intelligente acquista la scienza,
l'orecchio dei saggi ricerca il sapere.
 16  Il dono fa largo all'uomo
e lo introduce alla presenza dei grandi.
 17  Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione,
ma viene il suo avversario e lo confuta.
 18  La sorte fa cessar le discussioni
e decide fra i potenti.
 19  Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte,
le liti sono come le sbarre di un castello.
 20  Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco,
egli si sazia con il prodotto delle labbra.
 21  Morte e vita sono in potere della lingua
e chi l'accarezza ne mangerà i frutti.
 22  Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna,
ha ottenuto il favore del Signore.
 23  Il povero parla con suppliche,
il ricco risponde con durezza.
 24  Ci sono compagni che conducono alla rovina,
ma anche amici più affezionati di un fratello.

Proverbio 19 . Meglio un povero di condotta integra


Cap. 19
 1  Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi.
 2  Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
 3  La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
 4  Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
 5  Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
 6  Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso
e tutti sono amici di chi fa doni.
 7  Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
 8  Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
 9  Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
 10  Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
 11  E' avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
 12  Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
 13  Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
 14  La casa e il patrimonio si ereditano dai padri,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
 15  La pigrizia fa cadere in torpore,
l'indolente patirà la fame.
 16  Chi custodisce il comando custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
 17  Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
 18  Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
 19  Il violento deve essere punito,
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
 20  Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
 21  Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
 22  Il pregio dell'uomo è la sua bontà,
meglio un povero che un bugiardo.
 23  Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
 24  Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
 25  Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
 26  Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
 27  Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
 28  Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
 29  Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.

2 dic 2012

Proverbi - 20 1 Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;


Cap. 20
 1  Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio.
 2  La collera del re è simile al ruggito del leone;
chiunque lo eccita rischia la vita.
 3  E' una gloria per l'uomo astenersi dalle contese,
attaccar briga è proprio degli stolti.
 4  Il pigro non ara d'autunno,
e alla mietitura cerca, ma non trova nulla.
 5  Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano,
l'uomo accorto le sa attingere.
 6  Molti si proclamano gente per bene,
ma una persona fidata chi la trova?
 7  Il giusto si regola secondo la sua integrità;
beati i figli che lascia dietro di sé!
 8  Il re che siede in tribunale
dissipa ogni male con il suo sguardo.
 9  Chi può dire: «Ho purificato il cuore,
sono mondo dal mio peccato?».
 10  Doppio peso e doppia misura
sono due cose in abominio al Signore.
 11  Gia con i suoi giochi il fanciullo dimostra
se le sue azioni saranno pure e rette.
 12  L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede:
l'uno e l'altro ha fatto il Signore.
 13  Non amare il sonno per non diventare povero,
tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà.
 14  «Robaccia, robaccia» dice chi compra:
ma mentre se ne va, allora se ne vanta.
 15  C'è oro e ci sono molte perle,
ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite.
 16  Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per un altro
e tienilo in pegno per gli estranei.
 17  E' piacevole all'uomo il pane procurato con frode,
ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia.
 18  Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti,
e fà la guerra con molta riflessione.
 19  Chi va in giro sparlando rivela un segreto,
non associarti a chi ha sempre aperte le labbra.
 20  Chi maledice il padre e la madre
vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
 21  I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine.
 22  Non dire: «Voglio ricambiare il male»,
confida nel Signore ed egli ti libererà.
 23  Il doppio peso è in abominio al Signore
e le bilance false non sono un bene.
 24  Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo
e come può l'uomo comprender la propria via?
 25  E' un laccio per l'uomo esclamare subito: «Sacro!»
e riflettere solo dopo aver fatto il voto.
 26  Un re saggio passa al vaglio i malvagi
e ritorna su di loro con la ruota.
 27  Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore
che scruta tutti i segreti recessi del cuore.
 28  Bontà e fedeltà vegliano sul re,
sulla bontà è basato il suo trono.
 29  Vanto dei giovani è la loro forza,
ornamento dei vecchi è la canizie.
 30  Le ferite sanguinanti spurgano il male,
le percosse purificano i recessi del cuore.




7 nov 2012

Proverbi - 21 1 Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:


Cap. 21
 1  Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole.
 2  Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette,
ma chi pesa i cuori è il Signore.
 3  Praticare la giustizia e l'equità
per il Signore vale più di un sacrificio.
 4  Occhi alteri e cuore superbo,
lucerna degli empi, è il peccato.
 5  I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto,
ma chi è precipitoso va verso l'indigenza.
 6  Accumular tesori a forza di menzogne
è vanità effimera di chi cerca la morte.
 7  La violenza degli empi li travolge,
perché rifiutano di praticare la giustizia.
 8  La via dell'uomo criminale è tortuosa,
ma l'innocente è retto nel suo agire.
 9  E' meglio abitare su un angolo del tetto
che avere una moglie litigiosa e casa in comune.
 10  L'anima del malvagio desidera far il male
e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà.
 11  Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio
e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere.
 12  Il Giusto osserva la casa dell'empio
e precipita gli empi nella sventura.
 13  Chi chiude l'orecchio al grido del povero
invocherà a sua volta e non otterrà risposta.
 14  Un regalo fatto in segreto calma la collera,
un dono di sotto mano placa il furore violento.
 15  E' una gioia per il giusto che sia fatta giustizia,
mentre è un terrore per i malfattori.
 16  L'uomo che si scosta dalla via della saggezza,
riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti.
 17  Diventerà indigente chi ama i piaceri
e chi ama vino e profumi non arricchirà.
 18  Il malvagio serve da riscatto per il giusto
e il perfido per gli uomini retti.
 19  Meglio abitare in un deserto
che con una moglie litigiosa e irritabile.
 20  Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio,
ma lo stolto dilapida tutto.
 21  Chi segue la giustizia e la misericordia
troverà vita e gloria.
 22  Il saggio assale una città di guerrieri
e abbatte la fortezza in cui essa confidava.
 23  Chi custodisce la bocca e la lingua
preserva se stesso dai dispiaceri.
 24  Il superbo arrogante si chiama beffardo,
egli agisce nell'eccesso dell'insolenza.
 25  I desideri del pigro lo portano alla morte,
perché le sue mani rifiutano di lavorare.
 26  Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia,
mentre il giusto dona senza risparmiare.
 27  Il sacrificio degli empi è un abominio,
tanto più se offerto con cattiva intenzione.
 28  Il falso testimone perirà,
ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre.
 29  L'empio assume un'aria sfrontata,
l'uomo retto controlla la propria condotta.
 30  Non c'è sapienza, non c'è prudenza,
non c'è consiglio di fronte al Signore.
 31  Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia,
ma al Signore appartiene la vittoria.


27 ott 2012

Proverbi 22 - Un buon nome val più di grandi ricchezze



Cap. 22
 1  Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro.
 2  Il ricco e il povero si incontrano,
il Signore ha creato l'uno e l'altro.
 3  L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
 4  Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio,
la ricchezza, l'onore e la vita.
 5  Spine e tranelli sono sulla via del perverso;
chi ha cura di se stesso sta lontano.
 6  Abitua il giovane secondo la via da seguire;
neppure da vecchio se ne allontanerà.
 7  Il ricco domina sul povero
e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore.
 8  Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria
e il bastone a servizio della sua collera svanirà.
 9  Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto,
perché egli dona del suo pane al povero.
 10  Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà
e cesseranno i litigi e gli insulti.
 11  Il Signore ama chi è puro di cuore
e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re.
 12  Gli occhi del Signore proteggono la scienza
ed egli confonde le parole del perfido.
 13  Il pigro dice: «C'è un leone là fuori:
sarei ucciso in mezzo alla strada».
 14  La bocca delle straniere è una fossa profonda,
chi è in ira al Signore vi cade.
 15  La stoltezza è legata al cuore del fanciullo,
ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui.
 16  Opprimere il povero non fa che arricchirlo,
dare a un ricco non fa che impoverirlo.

III. RACCOLTA DEI SAGGI

 17  Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti 
e applica la tua mente alla mia istruzione, 
 18  perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo 
e averle tutte insieme pronte sulle labbra. 
 19  Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore, 
voglio indicarti oggi la tua strada. 
 20  Non ti ho scritto forse trenta 
tra consigli e istruzioni, 
 21  perché tu sappia esprimere una parola giusta 
e rispondere con parole sicure a chi ti interroga? 
 22  Non depredare il povero, perché egli è povero, 
e non affliggere il misero in tribunale, 
 23  perché il Signore difenderà la loro causa 
e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. 
 24  Non ti associare a un collerico 
e non praticare un uomo iracondo, 
 25  per non imparare i suoi costumi 
e procurarti una trappola per la tua vita. 
 26  Non essere di quelli che si fanno garanti 
o che s'impegnano per debiti altrui, 
 27  perché, se poi non avrai da pagare, 
ti si toglierà il letto di sotto a te. 
 28  Non spostare il confine antico, 
posto dai tuoi padri. 
 29  Hai visto un uomo sollecito nel lavoro? 
Egli si sistemerà al servizio del re, 
non resterà al servizio di persone oscure.

Proverbi - 23 Quando siedi a mangiare con un potente,

Cap. 23
 1  Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti;
 2  mettiti un coltello alla gola,
se hai molto appetito.
 3  Non desiderare le sue ghiottonerie,
sono un cibo fallace.
 4  Non affannarti per arricchire,
rinunzia a un simile pensiero;
 5  appena vi fai volare gli occhi sopra,
essa gia non è più:
perché mette ali come aquila
e vola verso il cielo.
 6  Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo
e non desiderare le sue ghiottonerie,
 7  perché come chi calcola fra di sé, così è costui;
ti dirà: «Mangia e bevi»,
ma il suo cuore non è con te.
 8  Il boccone che hai mangiato rigetterai
e avrai sprecato le tue parole gentili.
 9  Non parlare agli orecchi di uno stolto,
perché egli disprezzerà le tue sagge parole.
 10  Non spostare il confine antico,
e non invadere il campo degli orfani,
 11  perché il loro vendicatore è forte,
egli difenderà la loro causa contro di te.
 12  Piega il cuore alla correzione
e l'orecchio ai discorsi sapienti.
 13  Non risparmiare al giovane la correzione,
anche se tu lo batti con la verga, non morirà;
 14  anzi, se lo batti con la verga,
lo salverai dagli inferi.
 15  Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio,
anche il mio cuore gioirà.
 16  Esulteranno le mie viscere,
quando le tue labbra diranno parole rette.
 17  Il tuo cuore non invidi i peccatori,
ma resti sempre nel timore del Signore,
 18  perché così avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà delusa.
 19  Ascolta, figlio mio, e sii saggio
e indirizza il cuore per la via retta.
 20  Non essere fra quelli che s'inebriano di vino,
né fra coloro che son ghiotti di carne,
 21  perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno
e il dormiglione si vestirà di stracci.
 22  Ascolta tuo padre che ti ha generato,
non disprezzare tua madre quando è vecchia.
 23  Acquista il vero bene e non cederlo,
la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza.
 24  Il padre del giusto gioirà pienamente
e chi ha generato un saggio se ne compiacerà.
 25  Gioisca tuo padre e tua madre
e si rallegri colei che ti ha generato.
 26  Fà bene attenzione a me, figlio mio,
e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli:
 27  una fossa profonda è la prostituta,
e un pozzo stretto la straniera.
 28  Essa si apposta come un ladro
e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi.
 29  Per chi i guai? Per chi i lamenti?
Per chi i litigi? Per chi i gemiti?
A chi le percosse per futili motivi?
A chi gli occhi rossi?
 30  Per quelli che si perdono dietro al vino
e vanno a gustare vino puro.
 31  Non guardare il vino quando rosseggia,
quando scintilla nella coppa
e scende giù piano piano;
 32  finirà con il morderti come un serpente
e pungerti come una vipera.
 33  Allora i tuoi occhi vedranno cose strane
e la tua mente dirà cose sconnesse.
 34  Ti parrà di giacere in alto mare
o di dormire in cima all'albero maestro.
 35  «Mi hanno picchiato, ma non sento male.
Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto.
Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro».

16 ott 2012

Proverbi 24 - Non invidiare gli uomini malvagi,

Cap. 24
 1  Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
 2  poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
 3  Con la sapienza si costruisce la casa
e con la prudenza la si rende salda;
 4  con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
 5  Un uomo saggio vale più di uno forte,
un uomo sapiente più di uno pieno di vigore,
 6  perché con le decisioni prudenti si fa la guerra
e la vittoria sta nel numero dei consiglieri.
 7  E' troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprir bocca.
 8  Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
 9  Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.
 10  Se ti avvilisci nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
 11  Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
 12  Se dici: «Ecco, io non ne so nulla»,
forse colui che pesa i cuori non lo comprende?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
 13  Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
 14  Sappi che tale è la sapienza per te:
se l'acquisti, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
 15  Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
 16  perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.
 17  Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
 18  perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la collera.
 19  Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
 20  perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
 21  Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
 22  perché improvvisa sorgerà la loro vendetta
e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro?

IV. APPENDICE ALLA RACCOLTA DEI SAGGI

 23  Anche queste sono parole dei saggi. 
Aver preferenze personali in giudizio non è bene. 
 24  Se uno dice all'empio: «Tu sei innocente», 
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno, 
 25  mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia, 
su di loro si riverserà la benedizione. 
 26  Dà un bacio sulle labbra 
colui che risponde con parole rette. 
 27  Sistema i tuoi affari di fuori 
e fatti i lavori dei campi 
e poi costruisciti la casa. 
 28  Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo 
e non ingannare con le labbra. 
 29  Non dire: «Come ha fatto a me così io farò a lui, 
renderò a ciascuno come si merita». 
 30  Sono passato vicino al campo di un pigro, 
alla vigna di un uomo insensato: 
 31  ecco, ovunque erano cresciute le erbacce, 
il terreno era coperto di cardi 
e il recinto di pietre era in rovina. 
 32  Osservando, riflettevo 
e, vedendo, ho tratto questa lezione: 
 33  un pò dormire, un pò sonnecchiare, 
un pò incrociare le braccia per riposare 
 34  e intanto viene passeggiando la miseria 
e l'indigenza come un accattone.


15 ott 2012

Proverbi - 25 - V. SECONDA RACCOLTA SALOMONICA

Cap. 25

V. SECONDA RACCOLTA SALOMONICA

 1  Anche questi sono proverbi di Salomone, 
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. 
 2  E' gloria di Dio nascondere le cose, 
è gloria dei re investigarle. 
 3  I cieli per la loro altezza, 
la terra per la sua profondità 
e il cuore dei re sono inesplorabili. 
 4  Togli le scorie dall'argento 
e l'orafo ne farà un bel vaso; 
 5  togli il malvagio dalla presenza del re 
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia. 
 6  Non darti arie davanti al re 
e non metterti al posto dei grandi, 
 7  perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù» 
piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore. 
Quanto i tuoi occhi hanno visto 
 8  non metterlo subito fuori in un processo; 
altrimenti che farai alla fine, 
quando il tuo prossimo ti svergognerà? 
 9  Discuti la tua causa con il tuo vicino, 
ma non rivelare il segreto altrui; 
 10  altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe 
e il tuo discredito sarebbe irreparabile. 
 11  Come frutti d'oro su vassoio d'argento 
così è una parola detta a suo tempo. 
 12  Come anello d'oro e collana d'oro fino 
è un saggio che ammonisce un orecchio attento. 
 13  Come fresco di neve al tempo della mietitura, 
è un messaggero verace per chi lo manda; 
egli rinfranca l'animo del suo signore. 
 14  Nuvole e vento, ma senza pioggia, 
tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. 
 15  Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, 
una lingua dolce spezza le ossa. 
 16  Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, 
per non esserne nauseato e poi vomitarlo. 
 17  Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, 
perché non si stanchi di te e ti prenda in odio. 
 18  Mazza, spada e freccia acuta 
è colui che depone il falso contro il suo prossimo. 
 19  Qual dente cariato e piede slogato 
tale è la fiducia dell'uomo 
sleale nel giorno della sventura, 
 20  è togliersi le vesti in un giorno rigido. 
Aceto su una piaga viva, 
tali sono i canti per un cuore afflitto. 
 21  Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, 
se ha sete, dagli acqua da bere; 
 22  perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo 
e il Signore ti ricompenserà. 
 23  La tramontana porta la pioggia, 
un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto. 
 24  Abitare su un angolo del tetto è meglio 
di una moglie litigiosa e una casa in comune. 
 25  Come acqua fresca per una gola riarsa 
è una buona notizia da un paese lontano. 
 26  fontana torbida e sorgente inquinata, 
tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio. 
 27  Mangiare troppo miele non è bene, 
né lasciarsi prendere da parole adulatrici. 
 28  Una città smantellata o senza mura 
tale è l'uomo che non sa dominare la collera.

Proverbi - 26 Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,

Cap. 26
 1  Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,
così l'onore non conviene allo stolto.
 2  Come il passero che svolazza, come la rondine che vola,
così una maledizione senza motivo non avverrà.
 3  La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino
e il bastone per la schiena degli stolti.
 4  Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza
per non divenire anche tu simile a lui.
 5  Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza
perché egli non si creda saggio.
 6  Si taglia i piedi e beve amarezze
chi invia messaggi per mezzo di uno stolto.
 7  Malferme sono le gambe dello zoppo,
così una massima sulla bocca degli stolti.
 8  Come chi lega il sasso alla fionda,
così chi attribuisce onori a uno stolto.
 9  Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco,
tale è una massima sulla bocca degli stolti.
 10  Arciere che ferisce tutti i passanti,
tale è chi assume uno stolto o un ubriaco.
 11  Come il cane torna al suo vomito,
così lo stolto ripete le sue stoltezze.
 12  Hai visto un uomo che si crede saggio?
E' meglio sperare in uno stolto che in lui.
 13  Il pigro dice: «C'è una belva per la strada,
un leone si aggira per le piazze».
 14  La porta gira sui cardini,
così il pigro sul suo letto.
 15  Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma dura fatica a portarla alla bocca.
 16  Il pigro si crede saggio
più di sette persone che rispondono con senno.
 17  Prende un cane per le orecchie
chi si intromette in una lite che non lo riguarda.
 18  Come un pazzo che scaglia tizzoni
e frecce di morte,
 19  così è quell'uomo che inganna il suo prossimo
e poi dice: «Ma sì, è stato uno scherzo!».
 20  Per mancanza di legna il fuoco si spegne;
se non c'è il delatore, il litigio si calma.
 21  Mantice per il carbone e legna per il fuoco,
tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti.
 22  Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi,
esse scendono in fondo alle viscere.
 23  Come vernice d'argento sopra un coccio di creta
sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno.
 24  Chi odia si maschera con le labbra,
ma nel suo intimo cova il tradimento;
 25  anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare,
perché egli ha sette abomini nel cuore.
 26  L'odio si copre di simulazione,
ma la sua malizia apparirà pubblicamente.
 27  Chi scava una fossa vi cadrà dentro
e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso.
 28  Una lingua bugiarda odia la verità,
una bocca adulatrice produce rovina.

13 ott 2012

Proverbi - 27 Non ti vantare del domani,

Cap. 27
 1  Non ti vantare del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l'oggi.
 2  Ti lodi un altro e non la tua bocca,
un estraneo e non le tue labbra.
 3  La pietra è greve, la sabbia è pesante,
ma più dell'una e dell'altra
lo è il fastidio dello stolto.
 4  La collera è crudele, l'ira è impetuosa;
ma chi può resistere alla gelosia?
 5  Meglio un rimprovero aperto
che un amore celato.
 6  Leali sono le ferite di un amico,
fallaci i baci di un nemico.
 7  Gola sazia disprezza il miele;
per chi ha fame anche l'amaro è dolce.
 8  Come un uccello che vola lontano dal nido
così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora.
 9  Il profumo e l'incenso allietano il cuore,
la dolcezza di un amico rassicura l'anima.
 10  Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre,
non entrare nella casa di tuo fratello
nel giorno della tua disgrazia.
Meglio un amico vicino che un fratello lontano.
 11  Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore
e avrò di che rispondere a colui che mi insulta.
 12  L'accorto vede il pericolo e si nasconde,
gli inesperti vanno avanti e la pagano.
 13  Prendigli il vestito
perché si è fatto garante per uno straniero
e tienilo in pegno per gli sconosciuti.
 14  Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce
gli sarà imputato come una maledizione.
 15  Il gocciolar continuo in tempo di pioggia
e una moglie litigiosa, si rassomigliano:
 16  chi la vuol trattenere, trattiene il vento
e raccoglie l'olio con la mano destra.
 17  Il ferro si aguzza con il ferro
e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno.
 18  Il guardiano di un fico ne mangia i frutti,
chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori.
 19  Come un volto differisce da un altro,
così i cuori degli uomini differiscono fra di loro.
 20  Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai,
così non si saziano mai gli occhi dell'uomo.
 21  Come il crogiuolo è per l'argento
e il fornello per l'oro,
così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda.
 22  Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio
tra i grani con il pestello,
non scuoteresti da lui la sua stoltezza.
 23  Preòccupati del tuo gregge,
abbi cura delle tue mandrie,
 24  perché non sono perenni le ricchezze,
né un tesoro si trasmette di generazione in generazione.
 25  Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova
e si raccolgono i foraggi dei monti;
 26  gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo,
 27  le capre latte abbondante per il cibo
e per vitto della tua famiglia.
e per mantenere le tue schiave.

12 ott 2012

Proverbi 28 L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,

Cap. 28
 1  L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone.
 2  Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni,
ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene.
 3  Un uomo empio che opprime i miseri
è una pioggia torrenziale che non porta pane.
 4  Quelli che violano la legge lodano l'empio,
ma quanti osservano la legge gli muovono guerra.
 5  I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.
 6  Meglio un povero dalla condotta integra
che uno dai costumi perversi, anche se ricco.
 7  Chi osserva la legge è un figlio intelligente,
chi frequenta i crapuloni disonora suo padre.
 8  Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse,
lo accumula per chi ha pietà dei miseri.
 9  Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge,
anche la sua preghiera è in abominio.
 10  Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada,
cadrà egli stesso nella fossa,
mentre gli integri possederanno fortune.
 11  Il ricco si crede saggio,
ma il povero intelligente lo scruta bene.
 12  Grande è la gioia quando trionfano i giusti,
ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde.
 13  Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo;
chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza.
 14  Beato l'uomo che teme sempre,
chi indurisce il cuore cadrà nel male.
 15  Leone ruggente e orso affamato,
tale è il malvagio che domina su un popolo povero.
 16  Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni,
ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni.
 17  Un uomo perseguitato per omicidio
fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre.
 18  Chi procede con rettitudine sarà salvato,
chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto.
 19  Chi lavora la sua terra si sazierà di pane,
chi insegue chimere si sazierà di miseria.
 20  L'uomo leale sarà colmo di benedizioni,
chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa.
 21  Non è bene essere parziali,
per un pezzo di pane si pecca.
 22  L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire
e non pensa che gli piomberà addosso la miseria.
 23  Chi corregge un altro troverà in fine più favore
di chi ha una lingua adulatrice.
 24  Chi deruba il padre o la madre e dice: «Non è peccato»,
è compagno dell'assassino.
 25  L'uomo avido suscita litigi,
ma chi confida nel Signore avrà successo.
 26  Chi confida nel suo senno è uno stolto,
chi si comporta con saggezza sarà salvato.
 27  Per chi dà al povero non c'è indigenza,
ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni.
 28  Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono,
se essi periscono, sono potenti i giusti.

Proverbi 29 L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice


Cap. 29
 1  L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice
sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio.
 2  Quando comandano i giusti, il popolo gioisce,
quando governano gli empi, il popolo geme.
 3  Chi ama la sapienza allieta il padre,
ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio.
 4  Il re con la giustizia rende prospero il paese,
l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina.
 5  L'uomo che adula il suo prossimo
gli tende una rete per i suoi passi.
 6  Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto,
mentre il giusto corre ed è contento.
 7  Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri,
ma l'empio non intende ragione.
 8  I beffardi mettono sottosopra una città,
mentre i saggi placano la collera.
 9  Se un saggio discute con uno stolto,
si agiti o rida, non vi sarà conclusione.
 10  Gli uomini sanguinari odiano l'onesto,
mentre i giusti hanno cura di lui.
 11  Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo,
il saggio alla fine lo sa calmare.
 12  Se un principe dà ascolto alle menzogne,
tutti i suoi ministri sono malvagi.
 13  Il povero e l'usuraio si incontrano;
è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due.
 14  Un re che giudichi i poveri con equità
rende saldo il suo trono per sempre.
 15  La verga e la correzione danno sapienza,
ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre.
 16  Quando governano i malvagi, i delitti abbondano,
ma i giusti ne vedranno la rovina.
 17  Correggi il figlio e ti farà contento
e ti procurerà consolazioni.
 18  Senza la rivelazione il popolo diventa sfrenato;
beato chi osserva la legge.
 19  Lo schiavo non si corregge a parole,
comprende, infatti, ma non obbedisce.
 20  Hai visto un uomo precipitoso nel parlare?
C'è più da sperare in uno stolto che in lui.
 21  Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia,
alla fine costui diventerà insolente.
 22  Un uomo collerico suscita litigi
e l'iracondo commette molte colpe.
 23  L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione,
l'umile di cuore ottiene onori.
 24  Chi è complice del ladro, odia se stesso,
egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla.
 25  Il temere gli uomini pone in una trappola;
ma chi confida nel Signore è al sicuro.
 26  Molti ricercano il favore del principe,
ma è il Signore che giudica ognuno.
 27  L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.



Proverbi 30 VI. DETTI DI AGUR

Cap. 30

VI. DETTI DI AGUR

 1  Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa. 
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio, 
sono stanco, o Dio, e vengo meno, 
 2  perché io sono il più ignorante degli uomini 
e non ho intelligenza umana; 
 3  non ho imparato la sapienza 
e ignoro la scienza del Santo. 
 4  Chi è salito al cielo e ne è sceso? 
Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? 
Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? 
Chi ha fissato tutti i confini della terra? 
Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? 
 5  Ogni parola di Dio è appurata; 
egli è uno scudo per chi ricorre a lui. 
 6  Non aggiungere nulla alle sue parole, 
perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. 
 7  Io ti domando due cose, 
non negarmele prima che io muoia: 
 8  tieni lontano da me falsità e menzogna, 
non darmi né povertà né ricchezza; 
ma fammi avere il cibo necessario, 
 9  perché, una volta sazio, io non ti rinneghi 
e dica: «Chi è il Signore?», 
oppure, ridotto all'indigenza, non rubi 
e profani il nome del mio Dio. 
 10  Non calunniare lo schiavo presso il padrone, 
perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena. 
 11  C'è gente che maledice suo padre 
e non benedice sua madre. 
 12  C'è gente che si crede pura, 
ma non si è lavata della sua lordura. 
 13  C'è gente dagli occhi così alteri 
e dalle ciglia così altezzose! 
 14  C'è gente i cui denti sono spade 
e i cui molari sono coltelli, 
per divorare gli umili eliminandoli dalla terra 
e i poveri in mezzo agli uomini.

VII. PROVERBI NUMERICI

 15  La sanguisuga ha due figlie: «Dammi! Dammi!». 
Tre cose non si saziano mai, 
anzi quattro non dicono mai: «Basta!»: 
 16  gli inferi, il grembo sterile, 
la terra mai sazia d'acqua 
e il fuoco che mai dice: «Basta!». 
 17  L'occhio che guarda con scherno il padre 
e disprezza l'obbedienza alla madre 
sia cavato dai corvi della valle 
e divorato dagli aquilotti. 
 18  Tre cose mi sono difficili, 
anzi quattro, che io non comprendo: 
 19  il sentiero dell'aquila nell'aria, 
il sentiero del serpente sulla roccia, 
il sentiero della nave in alto mare, 
il sentiero dell'uomo in una giovane. 
 20  Tale è la condotta della donna adultera: 
mangia e si pulisce la bocca 
e dice: «Non ho fatto niente di male!». 
 21  Per tre cose freme la terra, 
anzi quattro cose non può sopportare: 
 22  uno schiavo che diventi re, 
uno stolto che abbia viveri in abbondanza, 
 23  una donna gia trascurata da tutti che trovi marito 
e una schiava che prenda il posto della padrona. 
 24  Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, 
eppure sono i più saggi dei saggi: 
 25  le formiche, popolo senza forza, 
che si provvedono il cibo durante l'estate; 
 26  gli iràci, popolo imbelle, 
ma che hanno la tana sulle rupi; 
 27  le cavallette, che non hanno un re, 
eppure marciano tutte insieme schierate; 
 28  la lucertola, che si può prender con le mani, 
ma penetra anche nei palazzi dei re. 
 29  Tre esseri hanno un portamento maestoso, 
anzi quattro sono eleganti nel camminare: 
 30  il leone, il più forte degli animali, 
che non indietreggia davanti a nessuno; 
 31  il gallo pettoruto e il caprone 
e un re alla testa del suo popolo. 
 32  Se ti sei esaltato per stoltezza 
e se poi hai riflettuto, 
mettiti una mano sulla bocca, 
 33  poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, 
premendo il naso ne esce il sangue, 
spremendo la collera ne esce la lite.

11 ott 2012

Proverbi - 31 - VIII. PAROLE DI LEMUEL

Cap. 31

VIII. PAROLE DI LEMUEL

 1  Parole di Lemuèl, re di Massa, 
che sua madre gli insegnò. 
 2  E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere! 
E che, figlio dei miei voti! 
 3  Non dare il tuo vigore alle donne, 
né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re. 
 4  Non conviene ai re, Lemuèl, 
non conviene ai re bere il vino, 
né ai principi bramare bevande inebrianti, 
 5  per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti 
e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti. 
 6  Date bevande inebrianti a chi sta per perire 
e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore. 
 7  Beva e dimentichi la sua povertà 
e non si ricordi più delle sue pene. 
 8  Apri la bocca in favore del muto 
in difesa di tutti gli sventurati. 
 9  Apri la bocca e giudica con equità 
e rendi giustizia all'infelice e al povero.

IX. LA PERFETTA PADRONA DI CASA

 10  Una donna perfetta chi potrà trovarla? 
Ben superiore alle perle è il suo valore. 
 11  In lei confida il cuore del marito 
e non verrà a mancargli il profitto. 
 12  Essa gli dà felicità e non dispiacere 
per tutti i giorni della sua vita. 
 13  Si procura lana e lino 
e li lavora volentieri con le mani. 
 14  Ella è simile alle navi di un mercante, 
fa venire da lontano le provviste. 
 15  Si alza quando ancora è notte 
e prepara il cibo alla sua famiglia 
e dà ordini alle sue domestiche. 
 16  Pensa ad un campo e lo compra 
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. 
 17  Si cinge con energia i fianchi 
e spiega la forza delle sue braccia. 
 18  E' soddisfatta, perché il suo traffico va bene, 
neppure di notte si spegne la sua lucerna. 
 19  Stende la sua mano alla conocchia 
e mena il fuso con le dita. 
 20  Apre le sue mani al misero, 
stende la mano al povero. 
 21  Non teme la neve per la sua famiglia, 
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. 
 22  Si fa delle coperte, 
di lino e di porpora sono le sue vesti. 
 23  Suo marito è stimato alle porte della città 
dove siede con gli anziani del paese. 
 24  Confeziona tele di lino e le vende 
e fornisce cinture al mercante. 
 25  Forza e decoro sono il suo vestito 
e se la ride dell'avvenire. 
 26  Apre la bocca con saggezza 
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. 
 27  Sorveglia l'andamento della casa; 
il pane che mangia non è frutto di pigrizia. 
 28  I suoi figli sorgono a proclamarla beata 
e suo marito a farne l'elogio: 
 29  «Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, 
ma tu le hai superate tutte!». 
 30  Fallace è la grazia e vana è la bellezza, 
ma la donna che teme Dio è da lodare. 
 31  Datele del frutto delle sue mani 
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.