31 gen 2011

Soldaggi Pdl, Pd Berlusconi e Ruby

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L'osservatorio Crespi, che pare qualcosa di serio, ci dà un po' di numeri su Silvio e tutti gli altri: Berlusconi ha perso 4 punti percentuali di fiducia da parte della gente, dopo il caso Ruby, passando dal 37 % di dicembre al 33 di gennaio.

Il Pdl è al 27%, il PD al 23%, sempre allo stesso livello di un mese fa e uguale alle solite posizioni di un anno o due fa.

Gli indecisi diventano il primo partito nazionale, con un 42%, battendo il centro destra al 41,6% e il centro sinistra al 40,4%, il terzo polo, per gli amici il terzo pollo, è al 16,2% e non sorprende né stupisce.

La popolarità dei ministri vede ai primi posti Renato Brunetta e Giulio Tremonti con il (47%) dei consensi, mentre gli ultimi, meno amati dagli italiani sono Sandro Bondi, Michela Brambilla e Raffaele Fitto con il 32%.

Siete stupiti?

Gli italiani si fanno gli affari loro e applicano, in modo un po' ipocrita, la frase evangelica che recita: “Non giudicare se non vuoi essere giudicato”.

Silvio è il nemico del popolo?

Per gli italiani gli altri non sono migliori e poi se le sinistre propongo nuove tasse, ovviamente sulle case perché i risparmi degli italiani sono quasi tutti lì, spingerà un 80% se non un 85% degli italiani a raddrizzare il naso e le orecchie, vedendosi toccati nelle loro magre risorse finanziarie e nelle loro casette, comprate a costi di sudore e di sacrifici.

Più tasse per dare lavoro ai figli e ai nipotini?

No, i padri e i nonni sanno bene che le mamme e le nonnine non mandano al lavoro i bamboccioni perché non vogliono che si sporchino le mani, come artigiani o come operai: stringere la cinghia per i bamboccioni non conviene e così la sinistra fa karakiri politico e si prepara a regalare la vittoria al Cavaliere ancora una volta.

Si vede che Bersani e company non vogliono governare,.

Hanno paura delle responsabilità?

News Ruby e fiducia in Silvio

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L'osservatorio Crespi, che pare qualcosa di serio, ci dà un po' di numeri su Silvio e tutti gli altri: Berlusconi ha perso 4 punti percentuali di fiducia da parte della gente, dopo il caso Ruby, passando dal 37 % di dicembre al 33 di gennaio.

Il Pdl è al 27%, il PD al 23%, sempre allo stesso livello di un mese fa e uguale alle solite posizioni di un anno o due fa.

Gli indecisi diventano il primo partito nazionale, con un 42%, battendo il centro destra al 41,6% e il centro sinistra al 40,4%, il terzo polo, per gli amici il terzo pollo, è al 16,2% e non sorprende né stupisce.

La popolarità dei ministri vede ai primi posti Renato Brunetta e Giulio Tremonti con il (47%) dei consensi, mentre gli ultimi, meno amati dagli italiani sono Sandro Bondi, Michela Brambilla e Raffaele Fitto con il 32%.

Siete stupiti?

Gli italiani si fanno gli affari loro e applicano, in modo un po' ipocrita, la frase evangelica che recita: “Non giudicare se non vuoi essere giudicato”.

Silvio è il nemico del popolo?

Per gli italiani gli altri non sono migliori e poi se le sinistre propongo nuove tasse, ovviamente sulle case perché i risparmi degli italiani sono quasi tutti lì, spingerà un 80% se non un 85% degli italiani a raddrizzare il naso e le orecchie, vedendosi toccati nelle loro magre risorse finanziarie e nelle loro casette, comprate a costi di sudore e di sacrifici.

Più tasse per dare lavoro ai figli e ai nipotini?

No, i padri e i nonni sanno bene che le mamme e le nonnine non mandano al lavoro i bamboccioni perché non vogliono che si sporchino le mani, come artigiani o come operai: stringere la cinghia per i bamboccioni non conviene e così la sinistra fa karakiri politico e si prepara a regalare la vittoria al Cavaliere ancora una volta.

Si vede che Bersani e company non vogliono governare,.

Hanno paura delle responsabilità?

Rubacuori Ruby e Berlusconi

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L'osservatorio Crespi, che pare qualcosa di serio, ci dà un po' di numeri su Silvio e tutti gli altri: Berlusconi ha perso 4 punti percentuali di fiducia da parte della gente, dopo il caso Ruby, passando dal 37 % di dicembre al 33 di gennaio.

Il Pdl è al 27%, il PD al 23%, sempre allo stesso livello di un mese fa e uguale alle solite posizioni di un anno o due fa.

Gli indecisi diventano il primo partito nazionale, con un 42%, battendo il centro destra al 41,6% e il centro sinistra al 40,4%, il terzo polo, per gli amici il terzo pollo, è al 16,2% e non sorprende né stupisce.

La popolarità dei ministri vede ai primi posti Renato Brunetta e Giulio Tremonti con il (47%) dei consensi, mentre gli ultimi, meno amati dagli italiani sono Sandro Bondi, Michela Brambilla e Raffaele Fitto con il 32%.

Siete stupiti?

Gli italiani si fanno gli affari loro e applicano, in modo un po' ipocrita, la frase evangelica che recita: “Non giudicare se non vuoi essere giudicato”.

Silvio è il nemico del popolo?

Per gli italiani gli altri non sono migliori e poi se le sinistre propongo nuove tasse, ovviamente sulle case perché i risparmi degli italiani sono quasi tutti lì, spingerà un 80% se non un 85% degli italiani a raddrizzare il naso e le orecchie, vedendosi toccati nelle loro magre risorse finanziarie e nelle loro casette, comprate a costi di sudore e di sacrifici.

Più tasse per dare lavoro ai figli e ai nipotini?

No, i padri e i nonni sanno bene che le mamme e le nonnine non mandano al lavoro i bamboccioni perché non vogliono che si sporchino le mani, come artigiani o come operai: stringere la cinghia per i bamboccioni non conviene e così la sinistra fa karakiri politico e si prepara a regalare la vittoria al Cavaliere ancora una volta.

Si vede che Bersani e company non vogliono governare,.

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Caso Ruby e la fiducia per Berlusconi

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L'osservatorio Crespi, che pare qualcosa di serio, ci dà un po' di numeri su Silvio e tutti gli altri: Berlusconi ha perso 4 punti percentuali di fiducia da parte della gente, dopo il caso Ruby, passando dal 37 % di dicembre al 33 di gennaio.

Il Pdl è al 27%, il PD al 23%, sempre allo stesso livello di un mese fa e uguale alle solite posizioni di un anno o due fa.

Gli indecisi diventano il primo partito nazionale, con un 42%, battendo il centro destra al 41,6% e il centro sinistra al 40,4%, il terzo polo, per gli amici il terzo pollo, è al 16,2% e non sorprende né stupisce.

La popolarità dei ministri vede ai primi posti Renato Brunetta e Giulio Tremonti con il (47%) dei consensi, mentre gli ultimi, meno amati dagli italiani sono Sandro Bondi, Michela Brambilla e Raffaele Fitto con il 32%.

Siete stupiti?

Gli italiani si fanno gli affari loro e applicano, in modo un po' ipocrita, la frase evangelica che recita: “Non giudicare se non vuoi essere giudicato”.

Silvio è il nemico del popolo?

Per gli italiani gli altri non sono migliori e poi se le sinistre propongo nuove tasse, ovviamente sulle case perché i risparmi degli italiani sono quasi tutti lì, spingerà un 80% se non un 85% degli italiani a raddrizzare il naso e le orecchie, vedendosi toccati nelle loro magre risorse finanziarie e nelle loro casette, comprate a costi di sudore e di sacrifici.

Più tasse per dare lavoro ai figli e ai nipotini?

No, i padri e i nonni sanno bene che le mamme e le nonnine non mandano al lavoro i bamboccioni perché non vogliono che si sporchino le mani, come artigiani o come operai: stringere la cinghia per i bamboccioni non conviene e così la sinistra fa karakiri politico e si prepara a regalare la vittoria al Cavaliere ancora una volta.

Si vede che Bersani e company non vogliono governare,.

Hanno paura delle responsabilità?

Giallo - Umbria perugia - la studentessa scomparsa e uccisa

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Il cadavere di Elisa Benedetti, la studentessa di 25 anni scomparsa a Perugia, è stata ritrovata in un laghetto a un chilometro di distanza dalla auto, che era effettivamente impantanata.

La ricostruzione della vicenda sta prendendo forme differenti e dubbi forti: non si sa ancora se la ragazza sia morte per un incidente, dovuto all'alcool bevuto, oppure se realmente è stata stuprata e poi uccisa.

Si attendono altre notizie a riguardo: intanto sono stati sentiti i due magrebini che avevano incontrato le due ragazze in un bar, mentre stavano abusando di alcool.

Perugia - ragazza scomparsa - ritrovato il corpo

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Il cadavere di Elisa Benedetti, la studentessa di 25 anni scomparsa a Perugia, è stata ritrovata in un laghetto a un chilometro di distanza dalla auto, che era effettivamente impantanata.

La ricostruzione della vicenda sta prendendo forme differenti e dubbi forti: non si sa ancora se la ragazza sia morte per un incidente, dovuto all'alcool bevuto, oppure se realmente è stata stuprata e poi uccisa.

Si attendono altre notizie a riguardo: intanto sono stati sentiti i due magrebini che avevano incontrato le due ragazze in un bar, mentre stavano abusando di alcool.

Il cadavere di Elisa Benedetti, la studentessa di 25 anni scomparsa a Perugia

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Il cadavere di Elisa Benedetti, la studentessa di 25 anni scomparsa a Perugia, è stata ritrovata in un laghetto a un chilometro di distanza dalla auto, che era effettivamente impantanata.

La ricostruzione della vicenda sta prendendo forme differenti e dubbi forti: non si sa ancora se la ragazza sia morte per un incidente, dovuto all'alcool bevuto, oppure se realmente è stata stuprata e poi uccisa.

Si attendono altre notizie a riguardo: intanto sono stati sentiti i due magrebini che avevano incontrato le due ragazze in un bar, mentre stavano abusando di alcool.

Canone Rai TV - scade il 31 gennaio

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Il canone Rai TV scade il 31 gennaio e sono 110 euro ed è obbligatorio per tutti.

L’Agenzia delle Entrate di Torino è responsabile del servizio, di emissione delle cartelle esattoriale e del controllo dei canoni pagati e non pagati.

Questa strana tassa pagata da non troppi, specialmente dai soliti furbi, che la evitano e non sanno neppure cosa sia, dovrebbe essere totalmente rivista.

Siamo schiavi di due poli televisivi, uno privato e l'altro pubblico, che ci schiacciano e ci impongono le loro trasmissioni, che hanno trasformato un Paese di gente semplice e onesta in telespettatori del Grande Fratello 11, di Santoro e di Emilio Fede.

Dio ci salvi!








Notizie News Egitto e la rivolta per il pane che non c'è e non ci sarà


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Miliardi di dollari sono finiti dagli Usa in Egitto per finanziare il regime di Mubarek ed alla fine tutto crolla.

Questo prova che la politica estera degli Stati Uniti è alla pari di quella europea: la mancanza di un'analisi della situazione può solo provocare guai e sperpero di denaro, che sarebbe servito per altre necessità planetarie.

I dittatori sono dei cattivi amministratori: ora l'Egitto rischia di finire sotto il tallone d'acciaio dell'esercito, che soffocherà la rivolta del pane, oppure si rischia di vedere al potere un'altra strampalata repubblica islamica, con una guerra civile contro i copti.

A quel punto le armi occidentali, regalate dagli Usa all'esercito egiziano, serviranno per sconfiggere e sterminare una popolazione innocente, da sempre vittima della repressione islamica.

Le sciagurate scelte statunitensi seguono la logica coloniale britannica, di antica data, ma non solo: si utilizzano i personaggi peggiori per governare un Paese, finanziando dittatori feroci, oppure dinastie principesche islamiche, corrotte, che finiscono per essere odiate dalla popolazione locale.

Tutto questo non porta alla vera democrazia, ma a un sistema oppressivo, che rende il popolo ignorante, da sfruttare come lavoratori a bassa specializzazione, malpagati in patria e fuori dal paese di origine.

Lo sfruttamento delle masse analfabete islamiche, delle risorse economiche, minerarie, del petrolio porta alla formazione di regimi terribili, sempre meno laici e sempre più feroci, che svendono l'economia del Paese e la portano alla fame, con la scusa della religione pura e dura.

L'Occidente o chi per esso, si arricchisce, mentre la rabbia cresce tra le popolazioni islamiche e si sfoga sulle minoranze non islamiche come in Iraq ed ora in Egitto.

Il futuro come sarà?

Se la politica estera degli Usa e dell'Europa non muta, avremo terribili olocausti, genocidi che non si sono mai visti su questa terra, peggiori di quelli nazisti e stalinisti del Novecento.

Si deve puntare sulle forze laiche o islamiche ragionevoli, facendo nomi e cognomi di chi finanzia le moschee radicali, mettendosi alle spalle di personaggi che sono islamici solo in apparenza, ma hanno vizi tutti occidentali, come alcool, sesso anche ambiguo e droga, con orge e corruzione.

I finanziatori alla fine sono tra certi personaggi “nostrani” senza scrupoli che fanno giochi sporchi.

Le oligarchie, le dittature, le teocrazie resisterebbero poche settimane senza gli..... aiuti economici degli affaristi occidentali.

La lotta per la libertà dovrebbe passare pure da noi, per prima cosa si devono combattere tutti i razzismi, specialmente quelli sotterranei, che si nascondono di paternalismo.

Tutti gli uomini e le donne dell'Egitto, del Sud del Mondo in genere, devono avere i nostri diritti di parola, di religione, di vivere come meglio credono: intendo i diritti di cambiare la propria fede, quando meglio vogliono, di esprimere i loro sentimenti e le loro idee come noi.

Le donne dovrebbero essere libere di essere loro stesse, senza alcuna costrizione, tutti dovrebbero avere la possibilità di leggere e studiare ciò che desiderano.

Sì, dovrebbero essere liberi almeno quanto noi: solo così l'estremismo troverà tutte le porte chiuse e non parlo solo di quello islamico, ma anche quello politico, che da noi crea ancora fronti contrapposti, esaltati che sanno solo insultare, minacciare e sono pure incapaci di esprimere idee in un dibattito sensato, razionale e intelligente.

La libertà è una parola troppo bella per essere confusa con il …..”diritto” alla calunnia, alla bestemmia, all'insulto forsennato, all'istigazione alla violenza: combattere contro la tirannide significa lottare contro il potere assolutista dei fanatici di tutte le categorie, oso dire degli imbecilli di tutto il mondo.

Ultime notizie - Egitto - scontri durissimi con più di 150 morti


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Miliardi di dollari sono finiti dagli Usa in Egitto per finanziare il regime di Mubarek ed alla fine tutto crolla.

Questo prova che la politica estera degli Stati Uniti è alla pari di quella europea: la mancanza di un'analisi della situazione può solo provocare guai e sperpero di denaro, che sarebbe servito per altre necessità planetarie.

I dittatori sono dei cattivi amministratori: ora l'Egitto rischia di finire sotto il tallone d'acciaio dell'esercito, che soffocherà la rivolta del pane, oppure si rischia di vedere al potere un'altra strampalata repubblica islamica, con una guerra civile contro i copti.

A quel punto le armi occidentali, regalate dagli Usa all'esercito egiziano, serviranno per sconfiggere e sterminare una popolazione innocente, da sempre vittima della repressione islamica.

Le sciagurate scelte statunitensi seguono la logica coloniale britannica, di antica data, ma non solo: si utilizzano i personaggi peggiori per governare un Paese, finanziando dittatori feroci, oppure dinastie principesche islamiche, corrotte, che finiscono per essere odiate dalla popolazione locale.

Tutto questo non porta alla vera democrazia, ma a un sistema oppressivo, che rende il popolo ignorante, da sfruttare come lavoratori a bassa specializzazione, malpagati in patria e fuori dal paese di origine.

Lo sfruttamento delle masse analfabete islamiche, delle risorse economiche, minerarie, del petrolio porta alla formazione di regimi terribili, sempre meno laici e sempre più feroci, che svendono l'economia del Paese e la portano alla fame, con la scusa della religione pura e dura.

L'Occidente o chi per esso, si arricchisce, mentre la rabbia cresce tra le popolazioni islamiche e si sfoga sulle minoranze non islamiche come in Iraq ed ora in Egitto.

Il futuro come sarà?

Se la politica estera degli Usa e dell'Europa non muta, avremo terribili olocausti, genocidi che non si sono mai visti su questa terra, peggiori di quelli nazisti e stalinisti del Novecento.

Si deve puntare sulle forze laiche o islamiche ragionevoli, facendo nomi e cognomi di chi finanzia le moschee radicali, mettendosi alle spalle di personaggi che sono islamici solo in apparenza, ma hanno vizi tutti occidentali, come alcool, sesso anche ambiguo e droga, con orge e corruzione.

I finanziatori alla fine sono tra certi personaggi “nostrani” senza scrupoli che fanno giochi sporchi.

Le oligarchie, le dittature, le teocrazie resisterebbero poche settimane senza gli..... aiuti economici degli affaristi occidentali.

La lotta per la libertà dovrebbe passare pure da noi, per prima cosa si devono combattere tutti i razzismi, specialmente quelli sotterranei, che si nascondono di paternalismo.

Tutti gli uomini e le donne dell'Egitto, del Sud del Mondo in genere, devono avere i nostri diritti di parola, di religione, di vivere come meglio credono: intendo i diritti di cambiare la propria fede, quando meglio vogliono, di esprimere i loro sentimenti e le loro idee come noi.

Le donne dovrebbero essere libere di essere loro stesse, senza alcuna costrizione, tutti dovrebbero avere la possibilità di leggere e studiare ciò che desiderano.

Sì, dovrebbero essere liberi almeno quanto noi: solo così l'estremismo troverà tutte le porte chiuse e non parlo solo di quello islamico, ma anche quello politico, che da noi crea ancora fronti contrapposti, esaltati che sanno solo insultare, minacciare e sono pure incapaci di esprimere idee in un dibattito sensato, razionale e intelligente.

La libertà è una parola troppo bella per essere confusa con il …..”diritto” alla calunnia, alla bestemmia, all'insulto forsennato, all'istigazione alla violenza: combattere contro la tirannide significa lottare contro il potere assolutista dei fanatici di tutte le categorie, oso dire degli imbecilli di tutto il mondo.