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Su Facebook c’è il popolo che parla troppo e piange in modo sbagliato, ovvero è abitato da chi vede nella morte di Osama Bin Laden la fine non di un periodo di terrore, bensì la fine della scaltrezza di un uomo, che ha messo in scacco gli Sati Uniti d’America.
In molti non simpatizzavano per questo criminale, ma si erano abituati all’idea che fosse possibile ingannare il sistema, quello sociale, quello economico, quello politico, quello di Internet: invece non si sono accorti, temo neppure oggi, di essere pure loro delle pedine di un gioco strano, quello che li lascia fare e li …..schiaccia quando esagerano.
La vera guerra la si combatte su Internet: le dittature e le teocrazie hanno enormi falle nel loro sistema di censura per colpa di Internet.
I terroristi e i simpatizzanti, quando usano Internet, sono schedati, identificati e sfruttati a loro insaputa..
Ormai è impossibile non utilizzare Internet anche per i terroristi e la grande guerra contro il terrore è già iniziata: le idee vanno contro i fondamentalismi, i tanti fondamentalismi.
Eppure tutto è …… controllato.
Esiste chi ci manipola?
Certamente!
Il mondo futuro passerà attraverso questo strumento e saranno inutili attentati, azioni clamorose per cambiarlo: le idee vinceranno ancora una volta, i terroristi sanno solo fare proclami e così svaniranno nell’oblio della storia, perché non hanno un pensiero, un senso critico, ma neppure il senso del ridicolo che li avvolge e li travolge.