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Perché così poca gioia per la morte di Osama Bin Laden?
In Fondo l'assassino di migliaia di persone, che ha ammazzato più islamici che occidentali, che ha portato terrore in mezzo mondo era un pericolo per tutti.
Ha costretto le donne islamiche a chiudersi in casa, ha portato in dietro la storia di molti Paesi di mille anni.
Ha fatto lievitare nei Paesi occidentali l'odio anti-islamico e i nazisti hanno fatto capolino nella nostra società ancora una volta, nella nostra politica.
I partiti xenofobi e razzisti avanzano: ci stanno portando verso un passato che credevamo per sempre sepolto.
Non è una buona cosa festeggiare la morte di un uomo?
Forse è così, ma chi si attacca alla cultura piccolo borghese legalista e si scandalizza dello spazio territoriale pakistano violato, del cadavere del terrorista da restituire alla sua gente non si accorge che costui era un enorme pericolo per tutti.
Poi si paragone l'uccisione di Osama Bin Laden ai suoi atti terroristici, come se fossero moralmente uguali: altri simpatizzano per Osama, che voleva ucciderli tutti perché viziosi, perché immorali secondo la legge coranica, perché bevevano alcolici o altro.
La scemenza non ha confini.
